mercoledì 25 maggio 2011
Tre richiedenti asilo dalla Libia da oggi ospitati nella foresteria del Comitato Piana Pistoiese della Croce Rossa Italiana a Quarrata
QUARRATA_ Nella tarda serata di ieri martedì 24 maggio sono arrivati a Pistoia dieci richiedenti asilo dalla Libia a seguito della ripartizione di un contingente più ampio della Regione Toscana sotto il coordinamento delle operazioni della responsabile della protezione civile regionale dottoressa Maria Sargentini.
Tre profughi da oggi alloggeranno presso la Foresteria del Comitato Locale Piana Pistoiese della Croce Rossa Italiana nella sede di via Bocca di Gora e Tinaia a Quarrata. Altre due persone saranno ospitate a Spazzavento (Pistoia) e cinque a Monsummano Terme.
L’accoglienza locale è organizzata dalla Provincia, Prefettura e Questura in collaborazione con i comuni di Pistoia, Quarrata e Monsummano.
L’accoglienza segue l’iter già sperimentato recentemente per gli analoghi arrivi, iter che si è rivelato efficace grazie anche alla importante collaborazione del mondo del volontariato e della comunità locale.
“Questo tipo di accoglienza a piccoli gruppi – si legge in una nota della provincia di Pistoia - è quella che si è dimostrata più valida per l’impatto sul territorio, nel rispetto delle reciproche esigenze e per favorire anche occasioni di conoscenza”.
A Quarrata i tre profughi avranno a disposizione una camera con servizi privati. La camera è dotata anche di Tv, linea telefonica e possibilità di connessione WI-Fi.
Il 21 maggio scorso intanto due volontari del comitato locale della Cri – Tiziana Biagini e Vincenzo De Luca (nella foto, ndr)– sono partiti per la missione di accoglienza a Lampedusa in Sicilia.
I volontari quarratini insieme ad altri colleghi italiani ma anche medici, infermieri, logisti e soccorritori garantiscono 24 ore su 24 soccorso sul molo commerciale durante le operazioni di sbarco e assistenza sanitaria presso il Posto Medico Avanzato (PMA) allestito alla stazione marittina ma sono anche presenti a Mineo (Catania) dove proseguono le attività di assistenza sanitaria, distribuzione pasti, mediazione culturale, interpretariato linguistico al “Villaggio della Solidarietà” (dove sono ospitati 1736 migranti tra cui 108 minori).
a.b.
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