lunedì 9 maggio 2011

Il giornalista Accattoli a Bonistallo in ricordo di Armando Drago, l'uomo dei "pizzini di Dio"


PISTOIA-PRATO. “Il più naif e il più bello dei libri sulla fede cristiana che io abbia letto negli ultimi dieci anni”. Così Luigi Accattoli - già vaticanista per “Il Corriere della Sera”, scrittore, titolare di un frequentatissimo blog http://www.luigiaccattoli.it/blog/ – scriveva del libro di Armando Drago (“Credo in Dio perché è il più bravo”, EDB 2009) lo scorso 12 gennaio: il giorno del funerale di Armando.
Accattoli aveva recensito il volume su “Il Regno”, importante rivista bolognese. E lo aveva fatto – ricorda - “con entusiasmo” e senza conoscere la persona chi si era imbarcato in questa incredibile avventura (tempestare migliaia di persone con i suoi famosi bigliettini – i “pizzini di Dio”, li avevano chiamati - chiedendo perché mai uno o una credesse o non credesse in Dio; in Dio e nell'Aldilà.
Poi, nell'Aldilà, aveva finito, molto prematuramente causa malattia, per andarci lo stesso Armando ritrovando così la sua amata moglie, colei che gli aveva ispirato l'avventura.
Uno degli ultimi atti del factotum nel “barrino del prete” di Bonistallo, fu quello di prendere carta e penna scrivendo proprio ad Accattoli. Una deliziosa lettera (“io non ti conosco, ma tu mi conosci perché hai scritto bene di me”) per invitare il famoso giornalista in quel di Bonistallo.
Accattoli, nel blog di gennaio, prosegue il racconto. “Bonistallo dev'essere un luogo bellissimo e io avevo detto subito di si e aspettavo che Armando mi indicasse una data.
Ma ecco che mi arriva la notizia della sua morte, avvenuta lunedì a 61 anni. In questo momento – prosegue il blog del 12 gennaio – si sta celebrando a Bonistallo la sua messa d'addio. Era più giovane di me. Piango e lo prego di tenermi d'occhio”.
Luigi Accattoli è a Bonistallo questo martedì 10 maggio, nel quarto mese esatto dalla morte di una persona semplice a cui in tanti hanno voluto bene. Alle ore 21, nella antica chiesa di Santa Maria in Bonistallo, si parlerà, con Accattoli, di fede e dell'Aldilà. Anche nel ricordo di quanto scrisse Armando. “Ho conosciuto e conosco l'amore di mia moglie per me, per i miei figli, per la mia famiglia, per gli altri, per i fiori, per la natura. Vivo con la speranza di rivederla un giorno e di restare per sempre con lei”.

Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia

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