martedì 17 maggio 2011

La fontana di Buren: le precisazioni del sindaco.

QUARRATA_ Sabato scorso a Villa La Magia è stata inaugurata come noto l’opera di Daniel Buren Muri fontane a 3 colori per un esagono”. Se da una parte ci sono stati lusinghieri giudizi su questa nuova realizzazione, dall'altra non sono mancate critiche soprattutto sulla scelta di collocarla nel contesto di una struttura di grande valore storico ed artistico come lo è la villa medicea quarrattina. Tra le prese di posizione anche quella "autorevole" del critico d'arte Vittorio Sgarbi - che dalle colonne de "La Nazione" ha definito tale installazione "un monumento all'inutile".
Per completezza e chiarezza di informazione oggi dal suo sito web il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, dopo le tante domande e sollecitazioni raccolte, è tornata sull’argomento con alcune precisazioni.
“La collocazione dell’opera, all’esterno della parte monumentale della Villa, nei pressi del parco giochi per bambini che si trova sul viale esterno, dove tanti quarratini vanno a camminare e a correre ogni giorno – scrive il sindaco di Quarrata - è stata scelta dall’artista e approvata dalla Sovrintendenza, come ha confermato la stessa Sovrintendente dott.ssa Alessandra Marino in occasione dell’inaugurazione di sabato scorso”.
“L’intera spesa per la realizzazione dell’opera (450 mila euro, ndr) – continua - è stata sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che l’ha poi donata all’Amministrazione comunale. Le spese a nostro carico sono quindi limitate alla realizzazione dell’impianto di videosorveglianza, che non è funzionale solo al controllo dell’opera d’arte ma anche dell’area circostante, e alla realizzazione del catalogo che avverrà nei prossimi mesi. La Fondazione Caript, come praticamente tutte le fondazioni private, non erogano contributi per realizzazioni di strade e asfaltature, ma solo per attività e progetti specifici a carattere straordinario per lo più in campo culturale e sociale. Questo per dovere di cronaca e di informazione. Il bello e il brutto poi è un fatto così soggettivo e personale che ognuno è libero di esprimere i propri giudizi, anche in base alle emozioni che l’opera riesce o meno a trasmettere”.
“Invito comunque tutti- conclude Gori - almeno ad andare a vederla, ma soprattutto a entrarvi, per poter capire se e quali sensazioni e suggestioni l’opera d’arte riesce a suscitare. E’ questa poi in fondo la “ricchezza” dall’arte: trasmettere qualcosa provocando emozioni profonde”.
a.b.

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