martedì 10 maggio 2011

Termovalorizzatore di Montale: "Valori nettamente inferiori alla soglia di attenzione". Lo attestano le campionature effettuate dopo la riaccensione dell'impianto. I risultati dell'Arpat


QUARRATA-AGLIANA-MONTALE. Si è conclusa positivamente la fase di controllo sulla linea 3 dell’inceneritore di Montale.
Come risulta da nota scritta di Arpat, le analisi effettuate dai tecnici del dipartimento il 19 aprile scorso, dopo gli interventi di manutenzione e la riaccensione dell’impianto di via Tobagi, hanno evidenziato un valore di diossine e di furani pari a 0,0062 ng, ovvero nettamente inferiore, non solo al limite di legge, ma soprattutto alla soglia di attenzione (0,05 ng), imposta dall’Autorizzazione Integrata Ambientale e pari alla metà del
valore limite. Si considera pertanto conclusa la procedura di Istruzione Lavoro n.19 avviato il 2 febbraio 2011.
“A seguito delle analisi compiute da Arpat, a dicembre scorso, che evidenziavano un superamento del livello di attenzione, valore stabilito dalla Provincia nell’ ottica di una ulteriore tutela della salute pubblica, è stata attivata la regolare procedura, che prevede una prima fase di verifiche a impianto funzionante e, se l’anomalia persiste, una seconda
fase a impianto spento – spiega l’assessore all’Ambiente della Provincia di Pistoia, Rino Fragai – dopo lo spegnimento della linea 3, il 7 marzo scorso, sono state compiute tutte le verifiche necessarie e in data 31 marzo l’Arpat ha espresso parere favorevole sulla riattivazione dell’impianto”.
Le nuove analisi, effettuate a impianto acceso, per rilevare la corretta messa in atto delle misure previste e la scomparsa delle condizioni responsabili dell’incremento dei valori, danno atto che “il parametro sommatoria dei PCCDD + PCF espresso in ng ITEQ/Nm3 risulta conforme ai limiti del Dlgs 133/2005 e inferiore al livello di attenzione previsti nell’ A.I.A. di cui all’Ordinanza della Provincia di Pistoia n.2069 del 30/10/2007”.
“Si considera, così, definitivamente concluso il processo di Istruzione Lavoro n.19 – continua Fragai

- l’applicazione di questa procedura si attua nel caso di superamento della soglia di attenzione e rappresenta una misura di prevenzione che la Provincia ha voluto mettere in campo, proprio con l’obiettivo di realizzare una maggiore sicurezza per la comunità e una tutela più efficace dell’ambiente ”.
“Stiamo procedendo nell’ottica del controllo preventivo e della assoluta trasparenza -conclude l’assessore - in questo senso va letta anche la diffida che come Provincia abbiamo formulato alla ditta che gestisce l’impianto, la Ladurner, per avere un rendiconto dettagliato di tutti gli aspetti gestionali, sia formali che procedurali, dopo i controlli svolti
dall’Arpat. Non solo, mi preme in questo contesto ricordare che, per dare valore e condividere il lavoro di indagine e di monitoraggio finora effettuato dalla Provincia, con il contributo prezioso di Asl e di Arpat, durante l’ultimo tavolo istituzionale sul termovalorizzatore abbiamo chiesto alla Regione Toscana, di istituire un comitato scientifico, per l’organizzazione di un convegno ad hoc, che si terrà nel prossimo autunno. Un ulteriore passo avanti che ci permetterà, con tutti i dati alla mano, sia sanitari che ambientali, di confrontarci con realtà ed esperienze analoghe e di ampliare le conoscenze finora raggiunte”.
“Credo che in questo settore sia quanto mai necessaria una cabina di regia a livello regionale e lo sviluppo di un sistema di sorveglianza ambientale di valutazione epidemiologica che possa funzionare da punto di riferimento, di condivisione e di crescita”.

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Pistoia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dai e ridai, finalmente l'analisi buona l'hanno ottenuta! Ma che i superamenti della soglia di attenzione fossero stati più di due mica lo dicono ... e neppure i "black out" ai carboni attivi alla linea 1 (di cui nessuno sembra interessarsi)! L'inceneritore, per loro, è come lo spettacolo: deve andare avanti, sempre e comunque."
Giovanni Malatesta