PISTOIA_ Quanti posti di lavoro
ha perso il settore olivicolo toscano e pistoiese 'grazie' al sistema
truffaldino e illecito che emerge dalle indagini della magistratura? L'arresto
di un funzionario della sede fiorentina dell'Ispettorato per la tutela della
Qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero della
Politiche agricole, è la conferma di una evidenza empirica che Coldiretti
denuncia da anni: il vero olio italiano, come tanti altri prodotti del made in
Italy agroalimentare, sono 'sputtanati', oltre che all'estero, anche in patria.
A rimetterci migliaia di aziende agricole, in Toscana ed in Italia, che hanno
chiuso perché il prezzo pagato agli agricoltori per il vero olio di oliva
italiano è crollato del 15% ad agosto, soprattutto per effetto delle
importazioni di prodotto straniero che viene spacciato come italiano e che
trova preoccupanti coperture, anche in funzionari dell’amministrazione pubblica
che dovrebbero invece controllare le frodi.
Il paesaggio a rischio |
Purtroppo basta uno per portare
discredito sul lavoro proficuo di tanti funzionari che assieme alle aziende
serie conducono una battaglia di legalità. Una battaglia difficile che si può
vincere anche grazie alla competenza di tanti funzionari specializzati, oltre
che alle forze dell'ordine.
Le ultime indagini sulla falsificazione di olio e altri prodotti
hanno riguardato da vicino anche la provincia di Pistoia.
Una rete di
convenienze che ha danneggiato o compromesso la redditività di tante aziende,
che al contrario sono un baluardo contro l'abbandono delle campagne, evitando
ulteriori danni al sistema idrogeologico.
L'export di cibo italiano ha superato nei primi mesi del 2012 in
valore quello di veicoli Fiat. Purtroppo, l'agricoltura viene considerata da
alcuni la cenerentola dello sviluppo, non solo economico.
“Tutelando i prodotti tipici, si preserva economia, posti di
lavoro, innovazione che non possono essere delocalizzati -commenta Coldiretti
Pistoia-”.
Coldiretti Pistoia e le aziende agricole pistoiesi saranno
presenti in modo massiccio a Firenze il 2 ottobre 2012,
al
convegno
Extravergine
toscano ETICHETTA SENZA INGANNO
a cui parteciperà Sergio Marini, Presidente Nazionale
Coldiretti,
Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana,
il Dottor Giuseppe Quattrocchi, Procuratore Capo della Procura
della Repubblica a Firenze,
l'Ingegner Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato,
il Generale Cosimo Piccinno, Comandante dei Carabinieri per la
Tutela della Salute,
il colonnello Fabrizio Martinelli, Capo Ufficio Tutela Uscite e
Mercati della Guardia di Finanza.
Fonte: Comunicato Stampa-Coldiretti Pistoia
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