QUARRATA_
Nell’ordine del giorno della seduta n. 681 della Camera dei Deputati in
discussione oggi arriva anche una interpellanza urgente sul piano di
ristrutturazione organizzativa del servizio postale universale per il quale lo
Stato riconosce i relativi contributi proprio per assicurare la capillarità e
la qualità del recapito postale.
L’ordine del giorno era stato presentato dagli
onorevoli Velo, Realacci, Ventura, Albini, Bindi, Cenni, Cuoperlo, De Pasquale,
Fluvi, Fontanelli, Gatti, Giacomelli, Lulli, Mariani, Mattesini, Nannicini,
Rigoni, Sani e Scarpetti il 1 agosto scorso.
Lo rende noto la Flp-Federazione
Italiana Lavoratori Postali.
Nel testo i deputati toscani del Pd si fanno
carico delle segnalazioni dei disservizi postali e dei disagi raccolti dagli
utenti dei 174 uffici inseriti nell’elenco ufficiale di razionalizzazione del
servizio che Poste Italiane Spa redatto l’11 luglio scorso e che interessa
anche il territorio quarratino con la chiusura dell’ufficio postale di Montemagno.
In particolare al Governo viene chiesto di conoscere gli orientamenti in merito
alle iniziative annunciate dalla società Poste Italiane Spa in materia di
riorganizzazione del servizio di recapito e se tale piano sia considerato
compatibile con gli obiettivi del contratto di programma e con il principio
dell’universalità del servizio.
Dalle
risposte date in aula si conosceranno anche gli interventi previsti “al fine di
scongiurare che gli effetti di tale piano possano tradursi in un ulteriore
aggravarsi delle tensioni occupazionali del nostro Paese” e le iniziative “al
fine di consentire l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni
sindacali, con le Regioni e le amministrazioni locali volto a individuare le
soluzioni più opportune per la definizione delle strategie future di una
società pubblica che svolge un ruolo cruciale sul piano economico e sociale”.
I
deputati toscani del Pd chiedono inoltre al Governo “come intenda intervenire,
anche favorendo una concertazione fra la direzione regionale toscana di Poste
Italiane Spa e le istituzioni coinvolte, per evitare che decisioni unilaterali
assunte dall’azienda arrechino seri disagi agli abitanti dei comuni della
Toscana, al fine di garantire l’effettiva erogazione di un servizio pubblico di
qualità nel rispetto del contratto di servizio postale universale”.
Nei mesi
scorsi il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti aveva espresso la propria
contrarietà alla chiusura dello sportello di Montemagno.
"Siamo in un momento in cui è doveroso ripensare alla
distribuzione della spesa e ritengo che la strada più semplice sia quella di
fare scelte drastiche. E' più semplice ma non sempre questo risponde al
criterio di equità. I cittadini che vivono in centri minori, lontani dalle
città, sono soprattutto anziani e non si può tagliare drasticamente dei servizi
utilizzati da persone che si trovano in situazioni di fragilità. Da quest'anno,
anche in seguito alle disposizioni sulla tracciabilità delle spese, tante
persone utilizzano lo sportello postale anche per gli espletamenti di pagamenti
e riscossione di pensioni, e quindi è necessario tutelare chi vive lontano dal
centro e, spesso, con difficoltà negli spostamenti. Poste Italiane potrebbe
ripensare magari ad un adeguamento degli orari ed auspico che questo appello
venga accolto con lo scopo di riuscire a garantire ai residenti della collina
un servizio così importante".
Andrea Balli
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