giovedì 6 settembre 2012

Piano di ristrutturazione organizzativa del servizio postale. In discussione oggi alla Camera una interpellanza urgente del Pd. Al provvedimento è interessato anche lo sportello postale di Montemagno.


QUARRATA_ Nell’ordine del giorno della seduta n. 681 della Camera dei Deputati in discussione oggi arriva anche una interpellanza urgente sul piano di ristrutturazione organizzativa del servizio postale universale per il quale lo Stato riconosce i relativi contributi proprio per assicurare la capillarità e la qualità del recapito postale.
L’ordine del giorno era stato presentato dagli onorevoli Velo, Realacci, Ventura, Albini, Bindi, Cenni, Cuoperlo, De Pasquale, Fluvi, Fontanelli, Gatti, Giacomelli, Lulli, Mariani, Mattesini, Nannicini, Rigoni, Sani e Scarpetti il 1 agosto scorso.
Lo rende noto la Flp-Federazione Italiana Lavoratori Postali.
Nel testo i deputati toscani del Pd si fanno carico delle segnalazioni dei disservizi postali e dei disagi raccolti dagli utenti dei 174 uffici inseriti nell’elenco ufficiale di razionalizzazione del servizio che Poste Italiane Spa redatto l’11 luglio scorso e che interessa anche il territorio quarratino con la chiusura dell’ufficio postale di Montemagno.
In particolare al Governo viene chiesto di conoscere gli orientamenti in merito alle iniziative annunciate dalla società Poste Italiane Spa in materia di riorganizzazione del servizio di recapito e se tale piano sia considerato compatibile con gli obiettivi del contratto di programma e con il principio dell’universalità del servizio. 
Dalle risposte date in aula si conosceranno anche gli interventi previsti “al fine di scongiurare che gli effetti di tale piano possano tradursi in un ulteriore aggravarsi delle tensioni occupazionali del nostro Paese” e le iniziative “al fine di consentire l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, con le Regioni e le amministrazioni locali volto a individuare le soluzioni più opportune per la definizione delle strategie future di una società pubblica che svolge un ruolo cruciale sul piano economico e sociale”.
I deputati toscani del Pd chiedono inoltre al Governo “come intenda intervenire, anche favorendo una concertazione fra la direzione regionale toscana di Poste Italiane Spa e le istituzioni coinvolte, per evitare che decisioni unilaterali assunte dall’azienda arrechino seri disagi agli abitanti dei comuni della Toscana, al fine di garantire l’effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità nel rispetto del contratto di servizio postale universale”.
 
Nei mesi scorsi il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti aveva espresso la propria contrarietà alla chiusura dello sportello di Montemagno.
 
"Siamo in un momento in cui è doveroso ripensare alla distribuzione della spesa e ritengo che la strada più semplice sia quella di fare scelte drastiche. E' più semplice ma non sempre questo risponde al criterio di equità. I cittadini che vivono in centri minori, lontani dalle città, sono soprattutto anziani e non si può tagliare drasticamente dei servizi utilizzati da persone che si trovano in situazioni di fragilità. Da quest'anno, anche in seguito alle disposizioni sulla tracciabilità delle spese, tante persone utilizzano lo sportello postale anche per gli espletamenti di pagamenti e riscossione di pensioni, e quindi è necessario tutelare chi vive lontano dal centro e, spesso, con difficoltà negli spostamenti. Poste Italiane potrebbe ripensare magari ad un adeguamento degli orari ed auspico che questo appello venga accolto con lo scopo di riuscire a garantire ai residenti della collina un servizio così importante".
 

Andrea Balli


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