PISTOIA_ Nel corso dei lavori del Consiglio
Permanente della Cei monsignor Mansueto Bianchi (Vescovo di Pistoia) è stato
nominato vicepresidente del Comitato Preparatorio del V Convegno ecclesiale nazionale
in programma nel 2015 a Firenze.
Il Vescovo di Pistoia sarà “espressione” per
il Centro Italia. Sarà affiancata da altri due vicepresidenti – mons Gianni
Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio per il Nord e da monsignor Antonino
Raspanti, vescovo di Acireale per il Sud.
Il Consiglio permanente della Cei in vista di
questo importante appuntamento ha eletto alla presidenza di questo Comitatato .
Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo
di Torino.
Il Convegno Ecclesiale Nazionale sarà dedicato al tema della fede, criterio veritativo d’interpretazione
del vivere umano e si svolgerà come
detto a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015.
Mons. Mansueto Bianchi |
Il compito affidato al Comitato concerne la presentazione alla prossima
Assemblea Generale non solo della proposta del titolo del Convegno, ma del
programma del percorso preparatorio e delle modalità più idonee a favorire il
coinvolgimento e la partecipazione del popolo cristiano nelle sue varie
articolazioni.
I Vescovi, dopo aver fissato la data dell’assise (9 - 13 novembre 2015), ne
hanno richiamato la funzione di approfondimento della tematica del decennio
nella sua proiezione culturale e sociale.
In particolare, hanno raccomandato
che venga evidenziata la natura cristiana dell’umanesimo, a dire quanto il Cristianesimo
sia indispensabile per la storia, la cultura e l’attualità del Paese, e come
l’erosione di tali radici comprometta la base su cui è fondata la comunità
nazionale.
L’attenzione a rilanciare le fonti dell’umanesimo sociale, in un contesto che
vede il declino dell’ambizioso progetto della modernità, si completa nella
consapevolezza di essere, come credenti, portatori di una parola decisiva circa
l’umano, quindi la libertà, la responsabilità e le relazioni, vissute in chiave
trinitaria: con l’Apostolo, i Vescovi annunciano che «se uno è in Cristo, è una
nuova creatura» (2Cor 5,17).
Andrea Balli
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