“Questa area pubblica, nata
per divenire un luogo di incontro per i cittadini di Quarrata- spiega Canigiani
– è in disuso e in progressivo declino”.
Nata come “Casa
delle Culture” questo spazio negli anni ha visto varie destinazioni. Durante le due
amministrazioni Gori gli spazi interni sono stati messi a disposizione delle
associazioni che qui si riuniscono “senza sostenere alcun costo”.
Negli ultimi
due anni circa i locali sono stati utilizzati per circa 700 riunioni, incontri,
appuntamenti culturali e ricreativi.
Nonostante ciò – soprattutto dopo la
chiusura del bar – la parte esterna è
poco utilizzata dai cittadini e versa in pessime condizioni.
Il gruppo consiliare del Pdl quarratino ha
accompagnato l’interrogazione con una ricca documentazione fotografica dove
emerge una generale trascuratezza degli spazi esterni.
“E’ ormai sotto gli occhi
di tutti” - afferma Canigiani - che
questa bizzarra struttura, avendo perso buona parte delle funzioni e servizi
originariamente insediati, è ormai in declino. Dopo la chiusura del bar
avvenuta alcuni anni fa, il 70% della struttura è inutilizzato. Gli spazi
esterni appaiono trascurati, ci sono ovunque scritte a bomboletta, il gatto ha perso pezzi di intonaco ed è
ricoperto di graffiti, nel piazzale adiacente si trova un quadro volante per
l’energia elettrica sorretto pericolosamente da una struttura rugginosa e quasi
divelta, le luci notturne segna passo sono per la metà spente da tempo e
ovunque il manto erboso è inesistente e ricoperto dalle deiezioni dei cani
(nonostante un cartello di divieto)”.
“ Come non
bastasse, in alcuni punti della pavimentazione dei vialetti di accesso che si
snodano lungo il torrente Fermulla- continua il capogruppo Pdl - al posto delle pietre è stato gettato del
bitume e le ringhiere poste a protezione sono totalmente mancanti su di un lato”.
“ Se poi ci
si affaccia per osservare il letto del Fermulla - rimarca Canigiani- nella
stagione secca appare come una foresta inestricabile di erbacce e rovi e negli
altri mesi dell’anno è per lo più maleodorante”.
“Ritenendo
quindi, come molti cittadini che un’area come quella denominata “La Civetta ” debba essere una
risorsa da impiegare meglio e che una buona parte degli interventi necessari per
il suo recupero potrebbero essere realizzati in economia con una squadra di
“pronto intervento” del Comune, abbiamo presentato una interrogazione per
conoscere le intenzioni del Sindaco Mazzanti”.
“Oltre al necessario
intervento estetico – conclude Ennio Canigiani - occorrerà ripensare in modo
utile tutti gli spazi de La Civetta. Un suggerimento potrebbe essere questo:
dare finalmente vita a un vero punto informazioni per i turisti, magari
affidandone la gestione a qualche associazione cittadina e utilizzare gli spazi
esterni per realizzare un piccolo parco giochi per i bambini e le famiglie,
ovviamente demolendo quella bruttura che passa sotto il nome di gatto”.
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