QUARRATA_ Come richiesto da più voci durante la
presentazione del 5 luglio scorso al teatro Nazionale sarà riproposto mercoledì 19 settembre alle ore 21 nell’ambito
del “Settembre”- questa volta in piazza Agenore Fabbri, nello stesso luogo che un tempo ospitava il noto mobilificio Lenzi, il documentario
“Quarrata in bianco e nero. Cronache quotidiane di un passato non recente
raccontate da Luciano Michelozzi”. Con il materiale documentario girato nel corso di quarant’anni, da Luciano Michelozzi, cineamatore e fondatore di Tele Quarrata Luca Paolieri e Andrea Pecchioli, titolari dello Studio VideoProject avvalendosi del prezioso contributo di Carlo Rossetti e della direttrice dell’Istituto di storia locale Emanuela Galli (che ne hanno curato i testi) hanno realizzato un interessante documentario che ha ripercorso alcuni decenni della storia di Quarrata, dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Settanta evidenziando i momenti più significativi della storia della città e i conseguenti cambiamenti avvenuti con l’evolversi della società.
Oltre a dare visibilità ad un documentario ben fatto la scelta del luogo della proiezione settembrina può essere considerata "significativa" in quanto buona parte del documento è dedicato all'economia degli anni 50-60 con particolare riferimento proprio alla vicenda del noto mobilificio attorno al quale si era sviluppata Quarrata.
Proprio per questo sono da non perdere i filmati che riguardano i successi commerciali e il declino del mobilificio dovuto al disastroso incendio che distrusse completamente tutto il reparto produttivo.
I filmati
d’epoca sono stati ulteriormente arricchiti da contributi visivi attuali, come
interviste e filmati della Quarrata di oggi.
Tutto il materiale entrato in
possesso di Paolieri era stato poi donato all’inizio del 2012 alla Fondazione
entrando a far parte in pieno di un progetto più ampio che vedrà nei prossimi
mesi la realizzazione di altri due documentari.
“Lo scopo del progetto – ebbe a dire
il presidente della Fondazione Franco Benesperi - è essenzialmente quello di
mantenere vive, attraverso le immagini, la consapevolezza e la memoria
dell’identità e delle radici culturali del territorio, invitando le comunità
locali, e non solo, a rileggere i luoghi e la storia con occhio attento e
curioso. Ciò costituirà uno stimolo per la tutela e la salvaguardia del
patrimonio culturale locale”.
In caso di maltempo la proiezione si
terrà presso il Teatro Nazionale.
A.B.
Nessun commento:
Posta un commento