QUARRATA_“ Finita l’alluvione faremo i conti dei danni e poi faremo i conti con i politici e i tecnici che hanno permesso questo ulteriore disastro”.
Non le manda a dire dietro Daniele Manetti (Comitato di Olmi/Vignole e rappresentante locale di Legambiente) che rincara la dose il giorno dopo la nuova calamità naturale che ha colpito il territorio.
“L’acqua che è entrata nelle case, nei giardini e negli stanzoni di diversi abitanti di Olmi e Vignole – ha aggiunto – è inoltre inquinata da fitofarmaci (come da analisi Arpat disponibili fino al 2006)”.
Manetti ha inviato dopo quella di ieri mattina una nuova comunicazione agli enti responsabili del rischio idrogeologico e a tutti gli amici di Quarrata.
Parlando della situazione di via Carducci ad Olmi, la strada dove risiede, aggiunge: “Stamani c’era acqua a sfare per tutti i residenti. L’idrovora promessa sul fosso Quadrelli in via IV Novembre non è stata messa e l’idrovora dietro il Parco Verde, che getta acqua nella cassa di espansione di Olmi è completamente insufficiente e sottodimensionata”.
Nel febbraio scorso i Comitati civici – di cui fa parte Manetti – denunciarono pubblicamente la mancanza di risorse per gli interventi prioritari per la messa in sicurezza idraulica del territorio stimati nel Comune di Quarrata attorno ai 2 milioni e 700 mila euro.
Oltre dei ritardi registrati si parlò anche della cassa di espansione della Querciola, attesa oramai da 12 anni. C’è già il progetto definitivo in fase di ultimazione. Il cantiere dovrebbe aprire ad ottobre-novembre per un investimento di 4 milioni di cui 3,8 della Regione Toscana già disponibili.
Di questo e di altro si parlerà stasera all’assemblea indetta presso i locali del Circolo Arci di Caserana.
A.B.
Nessun commento:
Posta un commento