sabato 16 marzo 2013

"Si rivedano gli accordi di programma già sottoscritti dagli enti istituzionali con la società Repower". Anche il Comune di Quarrata è contrario alla Centrale di Canapale. La dichiarazione del sindaco Mazzanti e la presa di posizione della segreteria comunale del Pd.



QUARRATA_ “La realizzazione della Centrale a gas naturale da parte della Società Repower a Canapale nel Comune di Pistoia, può creare problemi di criticità nel territorio della piana pistoiese. Auspichiamo quindi che si rivedano gli accordi di programma già sottoscritti dagli Enti istituzionali con la Società Repower, al fine di tutelare il nostro territorio e la salute dei cittadini”.
La posizione ufficiale della direzione comunale del Partito Democratico di Quarrata espressa ieri da Giovanni Malentacchi a nome della segreteria del Pd di Quarrata, giunta poco dopo l’atteso intervento del sindaco Marco Mazzanti intervenuto all’assemblea pubblica organizzata al Polo Tecnologico dal Comitato Cittadini di Quarrata per il No” è stata la chiara anticipazione di un ordine del giorno sulla centrale Repower che sarà discusso – come ribadito dallo stesso sindaco di Quarrata- nel prossimo consiglio comunale in programma il 25 marzo

Da quando nel gennaio scorso il gruppo consiliare Udc aveva presentato un emendamento (poi respinto da Pd, lista Per Quarrata e Gruppo Misto) e dopo la costituzione a Quarrata di un attivo gruppo di cittadini preoccupati per l’impatto e le ricadute del progetto di costruzione della centrale elettrica turbogas Repower a pochi chilometri di distanza dal territorio comunale, è cambiato l’orientamento del Partito Democratico su questo progetto “sponsorizzato” dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Pistoia e dallo stesso Comune di Pistoia anche attraverso la stipula di un protocollo di intesa risalente al 2010/2011 motivato dalla difficile situazione occupazionale.

Il Comune di Quarrata già nel 2011 – come anticipato dal nostro blog- e ribadito durante l’assemblea di ieri, aveva rilasciato un proprio parere favorevole a firma del funzionario Battaglieri (alle dipendenze stesse dell’allora sindaco Sabrina Sergio Gori). Evidentemente con superficialità e in assenza di validi supporti tecnici in fatto di conseguenze su salute (incidenza di tumori e problematiche perinatali) e ambiente (qualità dell’aria e rischio idrogeologico).
Di questo parere l’attuale sindaco Marco Mazzanti (nel 2011 vicesindaco di Quarrata e assessore all’ambiente, ndr) non ne avrebbe conosciuto l’esistenza.
L’amministrazione quarratina dietro anche la spinta dell’emendamento presentato dall’Udc durante il consiglio comunale del gennaio scorso sulla qualità dell’aria e soprattutto dopo la richiesta convinta dei cittadini guidati da Marianna Gestri che in mancanza di informazioni si sono organizzati pubblicizzando le ragioni delle proprie preoccupazioni con banchini, coinvolgendo con questo anche alcune delle parrocchie del territorio (senza dimenticare poi il vento di cambiamento emerso dalle recenti Elezioni Politiche), hanno cercato di correre ai ripari e di recuperare il tempo perduto. Ponendo ora - a livello politico ed istituzionale - i primi dubbi sull’intera operazione Repower.
Nella sala del Polo Tecnolgico, gremita da circa 250 persone, insieme al sindaco – seduto in prima fila – c’erano alcuni degli assessori comunali, consiglieri di maggioranza e di opposizione, rappresentanti della segreteria comunale del Pd e di altre forze politiche. In disparte si sono notati anche i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle.

 
La serata per quanto lunga è stata ricca di interventi mirati e di autorevoli spiegazioni da parte dei rappresentanti del Comitato di Agliana- Badia a Pacciana-Bottegone. Sono intervenuti oltre ai rappresentanti del comitato di Quarrata, Daniele Manetti (Legambiente), Paolo Paolieri, Luciana Giovannnetti, Lugi Colangelo, Anna Biancalani (Legambiente), il dottor Magrini, Marianna Gestri, Anna Ciervo, Giorgio Innocenti, Antonio Ginetti ed altri.  
Tutto si è svolto “serenamente”, in un clima disteso e partecipato. Ben diverso dai precedenti incontri svoltisi a Bottegone, merito del lavoro da parte del comitato quarratino e da una presa di coscienza dei cittadini sempre più attenti ai problemi dell'ambiente e della salute.
La sala del Polo Tecnologico "Libero Grassi" oltre ad essere piena di gente era stata tappezzata di striscioni con esplicitati alcuni slogan ricorrenti, gli stessi per intendersi presenti nelle altre assemblee che hanno preceduto l'incontro di ieri sera.

Il Comitato "Cittadini di Quarrata per il No" aveva promosso l'incontro sopratutto per conoscere la posizione del sindaco Marco Mazzanti, rimasto fino ora in "silenzio", il tempo evidentemente necessario per un confronto aperto all'interno dell'amministrazione e dei partiti di maggioranza per arrivare a decisioni condivise anche con le amministrazioni comunali limitrofe.

Il sindaco Marco Mazzanti ha dichiarato: “Non entro nella mia analisi sulle questioni di tipo tecnico perché non sono in grado di farlo. Faccio però una analisi di tipo politico per la quale occorre partire da alcuni presupposti: si vive in una area metropolitana vasta che considero la meno adatta per costruire una centrale di questo tipo (per le dimensioni, la struttura, per il fatto che si va a creare nel cuore dell’attività vivaistica qualcosa che riporterebbe indietro quanto finora fatto). La politica deve dare questo tipo di risposta. Come Comune di Quarrata ci stiamo muovendo in modo diverso cercando di sviluppare una produzione di energia, ma di energia verde. Stiamo lavorando per cercare di portare pannelli fotovoltaici su tutti i tetti pubblici; abbiamo poi intenzione di promuovere il progetto Un tetto in Comune che veda coinvolte almeno 500 abitazioni (sulle quali potranno essere installati pannelli fotovoltaici) e che permetterebbe di gestire poi i guadagni della vendita di energia elettrica per iniziative sociali. Come maggioranza abbiamo anche noi notato il problema dell’inquinamento delle Pm10 e per questo abbiamo chiesto di conoscere a fondo la situazione attuale dell’inquinamento dell’aria. Per quanto riguarda la Repower ci sembra piuttosto marginale la situazione delle persone che potrebbero essere inserite nel ciclo produttivo della centrale di Canapale rispetto alle tantissime contraddizioni. Frequentando le stanze delle istutuzioni locali e della politica sto avvertendo che le posizioni finora assunte stanno cominciando a cambiare e c’è l’intenzione di lavorare per arrivare all’obiettivo comune. Confermo stasera che la mia amministrazione comunale si adopererà per lavorare nell’interesse di tutte le comunità di Pistoia e della Piana

A conferma di quanto ribadito dal sindaco è arrivata la presa di posizione della segreteria comunale del Pd di Quarrata. Ecco cosa si legge nell’intervento fatto durante la serata:

"
I componenti della Segreteria Comunale del Partito Democratico di Quarrata hanno partecipato all’ incontro organizzato da alcuni cittadini per ascoltare discutere e confrontarsi sulle problematiche relative al progetto di costruzione della Centrale a gas da parte della Società “REPOWER” a Canapale nel Comune di Pistoia.
La Direzione del Partito Democratico si è riunita per approfondire le problematiche che i cittadini hanno evidenziato negli incontri pubblici, al fine di potere prendere una posizione politica.
Nella suddetta riunione, dopo avere effettuato un’analisi sullo stato attuale della situazione di allarmismo che si è venuta a creare nella cittadinanza, analizzato i vantaggi economici e gli eventuali problemi di impatto ambientale che il suddetto intervento può generare nel territorio della piana Pistoiese, abbiamo elaborato le seguenti risultanze:

1) La Direzione del Partito Democratico di Quarrata, ritiene che la realizzazione della Centrale a gas naturale da parte della Società “REPOWER” a Canapale nel Comune di Pistoia, può creare problemi di criticità nel territorio della piana pistoiese, in quanto per potere funzionare necessità di una grande quantità di acqua che deve essere pompata dalle falde acquifere esistenti nel sottosuolo.


2) Nel nostro territorio esistono diverse aziende vivaistiche che sono parte integrante del sistema economico Pistoiese, poiché vi lavorano tantissime persone ed esportano piante in tutto il mondo.
3) Il prelievo intensivo e la grande quantità di acqua prelevata dal sottosuolo può creare problemi di approvigionamento idrico per gli impianti di irrigazione delle aziende vivaistiche e quindi può mettere in seria difficoltà le suddette aziende con grave danno all’economia locale e perdita di posti di lavoro.
4) Un altro aspetto importante è quello legato all’impatto ambientale, in quanto è prevista l’installazione di ciminiere di elevata altezza, lo smaltimento di fanghi per il raffreddamento delle acque di scarico e l’emissione nell’aria di sostanze inquinanti, che potrebbero fare innalzare, nell’area interessata, a causa di concentrazioni di inquinanti attualmente già elevate, i livelli di inquinamento dell’aria che respiriamo e mettere in serio pericolo la salute dei cittadini. 
5) Riteniamo inoltre, che la centrale non può essere realizzata in una zona come quella di Canapale con alta densità di popolazione, ma potrebbe essere collocata in un’area idonea, distante dai centri abitati, dove non crea problemi a livello idrogeologico, paesaggistico e di impatto ambientale per la cittadinanza e comunque in alternativa ad altre centrali più obsolete.
Pertanto auspichiamo che si rivedano gli accordi di programma già sottoscritti dagli Enti istituzionali con la Società “REPOWER”, al fine di tutelare il nostro territorio e la salute dei cittadini.
A nostro parere la produzione dell’energia dovrà essere effettuata sempre più tramite lo sviluppo delle fonti rinnovabili, mediante la ricerca e l’innovazione della “Green Economy”, nel rispetto dell’ambiente.
Lo sviluppo economico, energetico dovrà sempre più tenere conto del benessere della società e garantire un futuro migliore ai nostri figli".
 
 
Nel corso della serata è stata resa nota dal Comitato Bottegone-Badia-Agliana  la somma raggiunta dalla raccolta volontaria di fondi per il ricorso al Tar contro la Via (Valutazione Impatto Ambientale) regionale sul progetto di centrale a metano Repower. La raccolta (pari a 1.845 euro) si è conclusa il 12 marzo scorso ed ha visto coinvolte 369 persone.
 
 
Andrea Balli

 

 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Era l'ora che anche il Pd quarratino si rendesse indipendente dalle logiche del palazzo dirigenziale..sulle questioni del nostro territorio, e non attuare le mere politiche del partito.Continuare così..caro Mazzanti tutto verso la cittadinanza. E ben venga l'incremento sperato della "green economy " via a" ruota libera" al fotovoltaico con incentivi com.li da scalare eventualmente sulla produzione di energia..(Mi domando però..dove erano con la testa..(e con il cuore..) il vecchio sindaco e i suoi dirigenti, quando ne fù discussa la fattibilità dell'intervento dico repower .?? Almeno Voi forse, attuale giunta,Si spera che diate inizio alla considerazione del potere sovrano dei cittadini è cosa indiscuibile! Vediamo i dati di fatto..con la convizione di "non predicare bene e razzolare poi male..!"

Luciano Barsotti

Anonimo ha detto...

a me inquieta, e assai, un sindaco che quando era vice, nonché assessore all'ambiente, non si è accorto di quanto stesse accadendo.... dando poi la responsabilità ad altri. A me gli ignavi preoccupano, più di chi prende decisioni che poi non sono all'altezza delle aspettative: o sono in malafede o non sono all'altezza. Brutta cosa comunque.