mercoledì 20 marzo 2013

Per precauzione rimane aperto fino a stasera il Coc a Quarrata. Ieri animata assemblea pubblica a Caserana. Il sindaco: "Stiamo lavorando con le altre Istituzioni per mitigare i rischi a livello idrogeologico". Chiesto dalla Regione lo stato di emergenza nazionale. La prima stima dei danni in Toscana ammonta a 30 milioni di euro.


QUARRATA_ A distanza di due giorni dalla alluvione permane ancora un po' di acqua in alcuni punti critici, ma la viabilità è stata ripristinata quasi del tutto. Anche oggi rimane attivo, per precauzione, fino alle ore 20 il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile.  

 “Resta aperta anche la sala operativa del comitato Cri Piana Pistoiese nel caso al Comune serva personale” ha dichiarato Umberto Colaone (delegato alle attività di emergenza). “I nostri interventi sono terminati ieri sera a mezzanotte ed erano mirati nel Comune di Agliana. Da questa mattina non sono stati richiesti altri interventi ma continuiamo a mantenere pronte delle squadre in pronta partenza”.
La strada maggiormente interessata dagli allagamenti risulta via di Mezzo da Vignole a Caserana e in parte il tratto della stessa da Vignole verso Barba.
“La situazione – spiegano dal Comune – è migliorata nelle ultime ore ma ancora è consigliabile (per i residentei) un transito a velocità minima in via di Mezzo, strada peraltro ancora chiusa al transito a causa dell’acqua che non è andata via”.
 
 “Sono in funzione – ha detto il sindaco Marco Mazzantitre idrovore in località Querciola, in via Nuova (tra Casini e Caserana) e a Vignole”.
Un sincero grazie – ha aggiunto il sindaco – va a tutti coloro che in questi giorni hanno lavorato duramente e stanno ancora lavorando sulle strade nonché al Coc”.
Ieri sera intanto al Circolo Arci di Caserana si è svolta una assemblea pubblica sul rischio idrogeologico. La gente presente ha esternato la propria rabbia e esasperazione per i ritardi dei vari interventi da tempo previsti, in primis, la cassa di espansione della Querciola e il ripristino degli argini dello Stella. “Per lungaggini burocratiche – ci ha detto il consigliere comunale Pd Lisa Innocenti- questi interventi sono ancora sulla carta e come si è visto in questi giorni si paga le conseguenze di questi continui ritardi”.
I Comitati e i  cittadini presenti hanno rivolto un invito al sindaco Marco Mazzanti, al presidente della Provincia Federica Fratoni e al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a risolvere quanto prima la situazione e porre rimedio ai tanti interventi in programma.
Come posso io che abito a Olmi ritenermi un cittadino di serie A – ha scritto su Facebook Marco Campominosicome i quarratini normali quando respiro l’aria più inquinata dell’incrocio più trafficato del Comune, pago le tasse (una a caso è quella del Consorzio Ombrone) ed ho la fortuna di trovarmi nella più grande cassa di espansione naturale della Piana? Mi limito a parlare di Olmi senza tirare in ballo le frazioni limitrofe altrettanto disagiate.. La sofferenza e il disagio di vedere, ogni volta che la pioggia cade continuativamente per più di un giorno, il livello delle acque sommergere il proprio giardino e sfiorare il gradino di cucina è imparagonabile! Frustrante e irrispettoso è dover sperare che il servizio di volontariato (fiore all’occhiello delle campagne elettorali) provveda a salvare ogni volta le nostre abitazioni dalle falle di Comune, Provincia e Regione. Concludo ringraziando Daniele Manetti da sempre portavoce con la schiena dritta di tutto il nostro sdegno”.
“Purtroppo – ha risposto il sindaco Marco Mazzanti - il nostro territorio è soggetto per conformazione ad eventi di carattere alluvionale. Stiamo lavorando, di concerto con le altre istituzioni, per mitigare i rischi a livello idrogeologico. Ci siamo mossi anche riguardo alla qualità dell'aria e speriamo di ottenere dei risultati concreti su entrambi i fronti”.
I danni dell’ultima ondata di maltempo in Toscana da una prima stima ammonterebbero a 30 milioni di euro. Il presidente della Regione ieri ha annunciato che chiederà lo stato di emergenza nazionale perché il Governo si faccia carico dei danni e di escludere gli investimenti per gli interventi di messa in sicurezza idraulica e idrogeologica dal Patto di Stabilità. “Chiederò a tutti i nostri parlamentari – ha dichiarato Rossidi essere al nostro fianco in questa battaglia che siamo pronti a portare avanti con proteste forti se necessario”. Lunedì prossimo , insieme all’elenco delle esigenze già programmate in Toscana necessarie per la riduzione del rischio e che la Regione chiede siano escluse dal Patto di Stabilità, sarà portata nella giunta regionale anche la delibera più dettagliata con i danni subiti Comune per Comune con la stima effettiva e allora la cifra potrebbe salire a 50 milioni di euro.

Andrea Balli

La foto (fonte La Nazione) è stata scattata da Linda Meoni

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