lunedì 27 gennaio 2014

La Pietra sulle dichiarazioni di Eleanna Ciampolini , la chiusura dell'inceneritore di Montale e l'assetto idrogeologico."In questi 5 anni ha tenuto sempre un atteggiamento ambihuo".



PISTOIA-AGLIANA.  Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
 
Leggendo sulla stampa i punti programmatici per il prossimo mandato dell’attuale sindaco di Agliana Ciampolini, non posso esimermi nell’entrare nel merito di almeno due dei temi toccati e che coinvolgono anche competenze provinciali. La chiusura dell’inceneritore di Montale, peraltro visto che siamo in campagna elettorale, il Sindaco Ciampolini lo ha declassato da termovalorizzatore a inceneritore, e l’assetto del territorio.
Adesso la Ciampolini promette di chiudere l’impianto ma durante il suo mandato quando poteva prendere degli impegni precisi e mettere dei paletti fermi, in diverse occasioni non  lo ha fatto.

Ad esempio non si è espressa in maniera netta, come il Comune di Montale, contro l’ampliamento previsto dal piano interprovinciale. Ma con vari se (realizzazione case Passerini – risultati indagini epidemiologica) ne ha condizionato l’ampliamento, il
che significa che se tutto ciò si evolvesse in senso positivo si poteva ampliare.
Questo un anno fa, oggi lo vuole chiudere.

Un’altra occasione mancata fu quando l’Ato propose l’acquisto dell’impianto per sottrarne ai Comuni il controllo. Anche qui tenne una posizione ambigua e comunque distinta dal Comune di Montale che era nettamente contrario e che propose, con un Odg congiunto da votare nei tre consigli comunali di Agliana, Montale e Quarrata, una data precisa per la dismissione dell’impianto e che il consiglio aglianese non approvò.
In sostanza in questi 5 anni ha sempre tenuto un atteggiamento ambiguo dando apparentemente un colpo al cerchio (sensibilità ambientale dei cittadini) e un colpo alla botte (ragioni di partito).
Per l’assetto idrogeologico la Ciampolini dichiara che non ci saranno mai più alluvioni nel territorio di Agliana. Sarei curioso di capire come. Forse sarà sfuggito al Sindaco che l’autorità di bacino nell’aggiornare il piano idrico ha innalzato i valori dei battenti,
portando le zone classificate P2 a P4, cioè al massimo rischio di alluvione.
Bene, il comune di Agliana si è opposto agli studi dell’Autorità di Bacino dell’Arno, con la conseguenza di creare un contenzioso con l’autorità stessa e conseguentemente si è ben guardato nell’adeguare, a queste nuove disposizioni, il suo piano strutturale e il regolamento urbanistico, continuando a dare la possibilità di costruire la dove c’è un concreto ed alto rischio di inondazioni.
Se è vero che in passato si è costruito dove già il rischio di alluvione era certo, sbagliando, continuare a sbagliare sapendo di sbagliare è irresponsabile.
E questa responsabilità è tutta sua.

Patrizio La Pietra
Capogruppo Pdl Provincia di Pistoia
 

1 commento:

Anonimo ha detto...

La Pietra dovrebbe informarsi di più e scrivere di meno. Parlano gli atti

Guido Del Fante (da Facebook)