ROMA_ L'onorevole Caterina Bini (Pd) dopo il collega Edoardo Fanucci interviene sulle dichiarazioni rilasciate dall'A.d. di Finmeccanica Pansa a proposito di Ansaldobreda.
"Ieri l'amministratore delegato di Finmeccanica Pansa è venuto a riferire in Commissione Attività Produttive, commissione della quale faccio parte. L'amministratore delegato ha confermato a chiare lettere quello che aveva avuto modo di dire già a mezzo stampa precedentemente.
La commissione, che doveva proseguire con gli interventi dei commissari, è stata aggiornata ad una nuova seduta (causa lavori in aula) per consentire le domande da parte dei deputati. La seduta dovrebbe tenersi quanto prima e in quella sede, essendomi già iscritta a parlare, ho intenzione di porre con grande nettezza alcune questioni.
Pansa parla di nanismo dell'azienda. Questione senz'altro vera rispetto a tutti i principali competitors europei e mondiali.
Pansa parla di nanismo dell'azienda. Questione senz'altro vera rispetto a tutti i principali competitors europei e mondiali.
Come mai, visto che dieci anni fa circa eravamo tra i principali players a livello internazionale, le altre aziende sono cresciute a dismisura e noi siamo rimasti fermi facendo crescere solo il debito? Di chi sono le responsabilità? Degli operai o di chi l'azienda l'ha guidata?
Per anni abbiamo visto management susseguirsi, sostenere che la colpa era dei precedenti e lasciare le cose peggio di come le avevano trovate. Perché Finmeccanica, al netto dell'amministratore delegato Manfellotto che pare di altra qualità, ha mandato sempre alla guida di questa azienda persone a fine carriera, non dando la sensazione di investire realmente in questa impresa e limitandosi in modo assistenzialistico a ripianare il debito, solo per tenere un ramoscello di civile per abbellire il vero business, quello militare?
Pansa ha detto che non esiste distinzione tra settore civile e settore militare perché i due settori sono misti all'interno di quasi tutti le imprese di Finmeccanica. Se è così come mai allora si lavora per disfarsi degli unici rami che sono totalmente "civili"?
Pansa ha dichiarato che Finmeccanica è partecipata dal governo per il 35% e per la parte restante da investitori esteri che ovviamente guardano anche ai profitti. Ci si dimentica forse che il governo detiene la golden share? È una semplice dimenticanza?
Pansa ha dichiarato che Finmeccanica è partecipata dal governo per il 35% e per la parte restante da investitori esteri che ovviamente guardano anche ai profitti. Ci si dimentica forse che il governo detiene la golden share? È una semplice dimenticanza?
In questi anni abbiamo visto susseguirsi governi di vari colori politici e nessuno ha mai dato con nettezza la sensazione che questo settore potesse avere un peso nella strategia industriale del Paese. Parole tante, fatti pochi.
Il settore dei trasporti cresce a livello mondiale. Possiamo permetterci, vista la crisi che stiamo vivendo, di disfarci di questo settore senza colpo ferire come se si vendesse una proprietà a “Monopoli”?
Finmeccanica sente di dover guardare anche alla politica industriale del paese nelle sue strategie oppure solo ai profitti degli azionisti esteri?
Finmeccanica sente di dover guardare anche alla politica industriale del paese nelle sue strategie oppure solo ai profitti degli azionisti esteri?
E il governo cosa pensa?
In questi ultimi anni abbiamo letto a più riprese dichiarazioni da parte di Finmeccanica che hanno parlato di vendita, di partnership, di bad e new company, di holding con il settore dell'energia e con Fincantieri, di polo nazionale dei trasporti.
In questi ultimi anni abbiamo letto a più riprese dichiarazioni da parte di Finmeccanica che hanno parlato di vendita, di partnership, di bad e new company, di holding con il settore dell'energia e con Fincantieri, di polo nazionale dei trasporti.
Per ora nessuna risposta precisa. Pansa si limita a dire che questa azienda è piccola, che non guadagna e che quindi Finmeccanica se ne vuole disfare.
Ma come? È lecito saperlo? Si può vedere un piano industriale? Si può chiedere che ci sia un confronto con le istituzioni e che non si parli solo a mezzo stampa? Si può chiedere se prima di vendere si vuole risanare o se si vuole svendere? Noi non pensiamo che le cose possano rimanere così. Sarebbe follia. Chiediamo però un po' di chiarezza e di approfondimento, se è lecito. A Finmeccanica e al governo. Queste cose le chiederò a Pansa in commissione appena sarà riconvocata. Spero di avere delle risposte".
Fonte: Ufficio Stampa On. Caterina Bini
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