PISTOIA_ Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
A supporto delle giuste istanze degli artigiani carrozzieri della nostra provincia, penalizzati dal decreto "Destinazione Italia", ho presentato un ordine del giorno che impegna il presidente e la giunta ad intervenire presso il Governo affinché, in fase di conversione, il decreto legge possa essere modificato.
Il decreto legge, di fatto impedisce ad ogni automobilista, che subisce un danno alla propria auto a seguito di un sinistro, di poterla far riparare al proprio carrozziere di fiducia, ma impone la riparazione solo presso aziende convenzionate con l'assicurazione che deve pagare il danno.
Ecco di seguito il testo presentato:
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Al Presidente della Provincia
Alla Giunta Provinciale
da parte del Ministro dello Sviluppo Economico è stato presentato al Consiglio dei Ministri il decreto legge concernente disposizioni urgenti per lo sviluppo economico e per l’avvio del piano “Destinazione Italia”;
L’obbligo del risarcimento in forma
specifica presenta margini di incostituzionalità in quanto parrebbe aggirare la
sentenza della Corte Costituzionale 19 giugno 2009, n. 180 con cui viene
confermato che il sistema del risarcimento diretto è facoltativo e che in tale
sistema non può e non deve essere considerato e7o utilizzato come se fosse
“obbligatorio”, quanto piuttosto quale alternativa rispetto al sistema
tradizionale (risarcimento corrisposto dalla compagnia del responsabile);
ad attivarsi tempestivamente nei confronti del Governo e del Parlamento affinché modifichino, nel senso di cui sopra, il decreto legge in sede di conversione;
a trasmette il presente ordine del
giorno ai Consigli delle province toscane affinché ne prendano visione e
attivino le necessarie procedure a supporto della categoria interessata.
IL CAPOGRUPPO PDL
La Pietra Patrizio
Il decreto legge, di fatto impedisce ad ogni automobilista, che subisce un danno alla propria auto a seguito di un sinistro, di poterla far riparare al proprio carrozziere di fiducia, ma impone la riparazione solo presso aziende convenzionate con l'assicurazione che deve pagare il danno.
Questo provvedimento non solo danneggia il libero mercato, ma non garantisce nemmeno che il danno sarà riparato al meglio,purtroppo, troppo spesso succede che in fase di convenzione prevalga la logica del risparmio a spese della qualità con tariffe non congrue alle lavorazioni.
Le aziende di carrozzeria, spesso aziende artigiane a gestione familiare, rappresentano un comparto economico e occupazionale di notevole importanza per il nostro territorio con quasi 150 aziende e oltre 800 addetti in provincia, quasi una mezza Breda in termini di posti di lavoro.
Non possiamo permettere che ci sia un ulteriore impoverimento occupazionale a causa della chiusura di queste aziende per difendere, non la trasparenza, ma gli interessi lobbistici della assicurazioni. Con questo spirito spero che il consiglio approvi all'unanimità il documento presentato.
Patrizio La Pietra - Capogruppo PDL provincia Pistoia
Le aziende di carrozzeria, spesso aziende artigiane a gestione familiare, rappresentano un comparto economico e occupazionale di notevole importanza per il nostro territorio con quasi 150 aziende e oltre 800 addetti in provincia, quasi una mezza Breda in termini di posti di lavoro.
Non possiamo permettere che ci sia un ulteriore impoverimento occupazionale a causa della chiusura di queste aziende per difendere, non la trasparenza, ma gli interessi lobbistici della assicurazioni. Con questo spirito spero che il consiglio approvi all'unanimità il documento presentato.
Patrizio La Pietra - Capogruppo PDL provincia Pistoia
Ecco di seguito il testo presentato:
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Al Presidente della Provincia
Alla Giunta Provinciale
Pistoia, 4 Gennaio
2013
ORDINE
DEL GIORNO
Oggetto:
CARROZZERIE
PREMESSO CHE
da parte del Ministro dello Sviluppo Economico è stato presentato al Consiglio dei Ministri il decreto legge concernente disposizioni urgenti per lo sviluppo economico e per l’avvio del piano “Destinazione Italia”;
l’art.
8 (“disposizioni in materia di assicurazione r.c. auto”) del su citato decreto
legge apporta, tra le altre, modificazioni al decreto legislativo 7 settembre 2005,
n. 209 recante il Codice delle assicurazioni private;
il
punto c) del comma 1 del richiamato articolo 8 inserisce all’interno del
decreto legislativo 209/2005 un nuovo articolo, numero 147-bis, denominato
“Risarcimento in forma specifica”;
il
punto e) del comma 2 del richiamato articolo 8 inserisce all’interno del
decreto legislativo 209/2005 un nuovo articolo, numero 150-bis, denominato
“Divietro di cessione del diritto al risarcimento”.
RILEVATO CHE TALE NORMATIVA
Rende, senza motivazione, di fatto
obbligatorio il risarcimento “in forma specifica”, vale a dire far riparare il
veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate
con l’assicurazione;
prevede, altresì senza alcuna
giustificazione, la facoltà per l’assicurazione di prevedere all’atto della
stipula del contratto di assicurazione medesima e in occasione delle scadenze
successive, che il diritto al risarcimento dei danni derivanti dalla
circolazione dei veicoli a motore e dei natanti non sia cedibile a terzi senza
il consenso dell’assicuratore tenuto al risarcimento;
lede la libertà di scelta dei
consumatori impedendo ai cittadini di esercitare l’opzione sia di essere
risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dalla propria officina di
fiducia sia di lasciare il credito di risarcimento assicurativo al proprio
carrozziere affinché quest’ultimo possa effettuare la riparazione.
CONSIDERATO CHE
l’effetto di tale provvedimento del
Governo metterebbe fuori gioco molte migliaia di carrozzerie che hanno
individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di
mercato;
la norma crea un chiaro conflitto di
interesse in cui ricadono le Assicurazioni che, per legge, sono obbligate a
risarcire il danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione;
tale norma non inciderebbe
assolutamente le liberalizzazioni perché indirizza tutto il mercato della
riparazione verso carrozzerie convenzionate abolendo, di fatto, la logica del
libero mercato mettendo in ginocchio moltissime carrozzerie.
RILEVATO ALTRESI’ CHE
la provincia di Pistoia, con oltre 150
aziende e 800 addetti e la regione Toscana con oltre 1.000 aziende e 6.000
addetti, stanno vivendo un forte stato di crisi dovuto ad una crisi più
generale del comparto nazionale e che rappresentano un importante settore
produttivo e occupazionale del territorio provinciale e regionale.
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA
PROVINCIALE
ad attivarsi tempestivamente nei confronti del Governo e del Parlamento affinché modifichino, nel senso di cui sopra, il decreto legge in sede di conversione;
ad attivarsi nei confronti della
regione Toscana affinché, per quanto di competenza regionale, si adoperi per la
salvaguardia di questo importante comparto dell’artigianato regionale;
IMPEGNA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PROVINCIALE
IL CAPOGRUPPO PDL
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