PISTOIA- Riceviamo e volentieri pubblichiamo la risposta del circolo territoriale di Pistoia de "La Manif Pour Touts" alla presa di posizione del segretario comunale del Pd di Pistoia Giovannelli:
Il circolo territoriale di
Pistoia de "La Manif Pour Tous" condanna ogni offesa e ogni tipo di
violenza che possano essere arrecati ai danni di persone omosessuali o
transessuali.
Questo concetto è espresso chiaramente nello statuto dell'associazione ed è stato ribadito più volte nel corso della "Veglia per la libertà di opinione" contro l’approvazione definitiva della proposta di legge “Scalfarotto”, che si è tenuta in piazza Duomo a Pistoia, lo scorso Sabato 21 Dicembre.
Questo concetto è espresso chiaramente nello statuto dell'associazione ed è stato ribadito più volte nel corso della "Veglia per la libertà di opinione" contro l’approvazione definitiva della proposta di legge “Scalfarotto”, che si è tenuta in piazza Duomo a Pistoia, lo scorso Sabato 21 Dicembre.
Per questo motivo risulta
sorprendente la recente presa di posizione del segretario comunale del PD
Giovannelli sulle tematiche che la Veglia stessa ha voluto portare
all'attenzione del pubblico.
La nostra legislazione, fin
dall'enunciato costituzionale (art. 3, richiamato dallo stesso segretario),
proclama la piena dignità e uguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzione
di sesso e di altre condizioni personali o sociali.
Infatti il diritto vigente già si
preoccupa di tutelare contro ogni ingiusta discriminazione qualsiasi persona,
anche prevedendo eventualmente le opportune aggravanti, come i "motivi
abietti", che si possono applicare ai casi di cosiddetta “omofobia”.
Non esiste quindi affatto, come
afferma il segretario, un «vuoto» normativo «che deve essere colmato in maniera
rapidissima». Il numero assoluto di casi di omofobia realmente riscontrati,
seppur deprecabili e degni di condanna, e desumibile da dati ufficiali e
consultabili, non configura affatto una situazione né di emergenza né di
priorità per il Paese. Quindi la proposta di legge Scalfarotto risulta inutile,
non urgente e non necessaria.
Quali sono allora i reali intenti
che sottostanno alla presentazione di questo disegno di legge? È sufficiente
leggere il comunicato dello stesso segretario per capirlo, nel momento in cui
tenta di giustificare il ddl adducendo «che il nostro Paese è in
posizione imbarazzante nella classifica europea del riconoscimento dei diritti
civili LGBT».
Quali siano questi presunti
diritti è noto a tutti: quanto affermato da Giovannelli ha quindi il pregio di
rendere palese che il fine ultimo di questa normativa è in realtà quello di
fare da apripista all'approvazione di unioni civili gay, matrimonio gay,
adozioni da parte di coppie dello stesso sesso, fecondazione eterologa per
coppie gay anche per mezzo di uteri in affitto.
La dichiarazione è del resto
perfettamente in linea con quanto fatto intendere dallo stesso Scalfarotto e
non fa che confermare una strategia e un'agenda politiche ben consolidate e già
testate con successo in altri paesi europei.
Questo è in effetti ciò che
abbiamo pubblicamente denunciato in piazza e rappresenta uno dei motivi che ci
vede contro questa legge.
Giovannelli arriva ad affermare
che con la nostra manifestazione abbiamo incitato «alla discriminazione». Ciò è
palesemente falso, come può testimoniare chiunque fosse in piazza del Duomo e
chiunque abbia avuto la bontà di parlare con noi e ascoltare le nostre ragioni.
A meno che il segretario non ritenga discriminatorio affermare ad esempio, come
abbiamo fatto e continuiamo a fare, che un bambino ha bisogno di una mamma e di
un papà (anziché di un "genitore 1" e un "genitore 2" dello
stesso sesso).
La «Pistoia largamente
maggioritaria» di cui poi egli parla, in realtà, non è affatto a conoscenza né
della legge in oggetto, né delle sue reali implicazioni, come abbiamo
chiaramente appurato parlando con la gente durante la nostra manifestazione.
Questo ddl mette seriamente in pericolo la libertà di espressione (art. 21
della Costituzione), istituendo un reato indefinito (contro l'art 25 della
Costituzione) in cui potrà ricadere , secondo la discrezionalità del singolo
magistrato, qualsiasi opinione difforme dall'agenda politica strutturata
secondo la teoria “gender” che si va insinuando nel nostro ordinamento
giuridico e sociale. Sarà per questo che i nostri parlamentari si stanno
affannando in sedute notturne e in “sordina” per la sua approvazione?
Paradossalmente, proprio il caloroso appello di Giovannelli
ai parlamentari e a tutto il mondo politico a che questa legge finalmente venga
approvata dimostra l’intenzione liberticida di mettere a tacere posizioni come
quella di argomentare pacificamente in favore della famiglia naturale,
rendendola passibile di denuncia per omofobia. Non poteva essere fornita una
migliore dimostrazione delle conseguenze antidemocratiche della legge, una
volta che venisse approvata.
LA MANIF POUR TOUS PISTOIA
responsabile Maria Teresa Parrino
1 commento:
quando si dice .... contraddizioni. Nel PD, alla ricerca di un' identità dopo che si sono fuse a freddo diversità valoriali non conciliabili, in attesa di una sperata - mai realizzata - sintesi, il Giovannelli dipana la matassa indicando la strada. Ben lungi da me pensare che i temi etici siano gli unici su cui imbastire il confronto politico, ma coinvolgono comunque una visione antropologica, mi urge, laicamente, un chiarimento: è la linea abbracciata dal responsabile del Movimento per la Vita pistoiese e dagli altri amici che insistono a dire che il PD è la loro casa? e essere "cattolici adulti" (bruttissima espressione) significa forse essere indifferenti alle varie opzioni? Tanto per capire .... laicamente, perché, proprio non ci arrivo.
Renata Fabbri
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