PRATO-QUARRATA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo la "Lettera aperta a Copit e Cap" di Mauro Banchini sulla situazione del servizio di trasporto pubblico locale sulla linea Pistoia-Quarrata-Firenze.
"Quanto accade ai pendolari tra Pistoia-Quarrata-Poggio-Firenze e ritorno è intollerabile. E’ infatti aumentato il costo del biglietto (tra Firenze e Poggio a Caiano – biglietto extraurbano per 20 km – ormai si paga 2 euro e 20 cent; sono diminuite le corse (nei giorni festivi addirittura zero corse CAP e solo 6 corse COPIT; nei giorni non scolastici girano solo i mezzi COPIT, peraltro molto ridotti); da giugno sparirà la CAP.
Ma c’è pure la ciliegina sulla torta: da lunedì scorso, COPIT ha cancellato gli autobus extraurbani (quelli che almeno consentivano di stare seduti in un tempo che, fra Poggio e Firenze, può durare perfino 60 minuti. Un’ora e più su una ventina di km! Per non parlare dei tempi per Quarrata e Pistoia) e li ha sostituiti con mezzi da città. In altri termini: le tariffe sono extraurbane, ma i mezzi sono … urbani: ci stanno seduti appena fra le 15 e le 25 persone. Gli altri in piedi con forti disagi per un’utenza numerosa costretta su autobus rumorosi e non adatti al traffico extraurbano: chissà cosa accadrà con il caldo, visto che quei mezzi non sono climatizzati.
Presumo che ciò sia illegittimo rispetto alle norme di settore: in caso di incidenti, chi ci va di mezzo? E’ legale far pagare biglietti extraurbani su autobus urbani? Un autobus urbano può viaggiare su tratte extraurbane?
Colpa dei tagli di Berlusconi, ma viene da chiedere se COPIT e CAP (oltretutto sulle linee più redditizie) stiano facendo davvero il possibile per garantire ai cittadini un servizio degno di questo nome.
Siamo già molti - pendolari verso Firenze - che dal Poggio siamo passati al trasporto ferroviario raggiungendo con l’auto privata Signa, davvero bene collegata via treno a Firenze. Ciò significa spendere di più in automobile (oltre che avere un’auto da lasciare parcheggiata a Signa): ma chi non ha questa possibilità? Davvero è tollerabile far pagare tariffe nord-europee per offrire servizi così scadenti e pericolosi? E a che serve sbandierare “carte dei servizi” dove è sancito il “diritto a viaggiare in condizioni di sicurezza e tranquillità”? E dove, tra i fattori di qualità, viene anche indicato “il comfort del viaggio a bordo"? Ma quale sicurezza? Quale tranquillità? Quale comfort? Perché offendere in questo modo i pendolari?
Mauro Banchini
Poggio a Caiano (Po)
3 commenti:
Non abito più a Quarrata da un anno, ormai, ma già da diversi anni gli utenti COPIT hanno dovuto assistere al progressivo peggioramento del servizio di trasporto, a fronte di aumenti di tariffe altrettanto progressive; sarà colpa di Berlusconi, di Rossi (e prima di lui di Martini), ma questa è la realtà. Corse tagliate, ritardi cronici, mezzi spesso non in perfette condizioni, in alcuni orari superaffollati: sembra che il cittadino utente non conti niente, ma serva solo a pagare.
infatti da Quarrata la domenica è impossibile muovrsi se non per andare a pranzo da qualcuno - si parla tanto che c'è poco turismo e che quel poco è mangia e fuggi ora i quarratini senza machina non possono più fare neppure quello.
Maria Elisabetta Giusti
Sabato scorso, l'autista Copit della corsa partita alle 18.30 da Firenze, arrivato ad Olmi alle 19.30 ha tirato dritto verso Pistoia, senza nulla proferire, invece di girare verso Quarrata, contravvenendo alle regole di esercizio e costringendo 6-7 persone a scendere ad Olmi ed aspettare che arrivasse il bus dopo, che partiva alle 19.30 da Firenze, dopo circa 1 ora. Sicuramente essendo sabato avrà lasciato a piedi anche le non poche persone che si servono della linea (l'unica dal 9 maggio) per il collegamento Quarrata-Via Europa-Valenzatico-Barba-Pistoia.
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