sabato 16 febbraio 2013

Il Gruppo Misto presenta la sua mozione sulla sicurezza urbana e l'ordine pubblico. Anna Ciervo: "Ecco le nove misure che proponiamo per una Quarrata più sicura e vivibile"

 
QUARRATA_ A seguito dei recenti eventi criminosi verificatisi sul territorio quarratino e dopo il consiglio comunale aperto ai cittadini durante il quale erano assenti le autorità preposte all'ordine pubblico, Anna Ciervo, capogruppo consiliare del Gruppo Misto di Quarrata ha posto di nuovo al centro della politica quarratina la questione della Sicurezza urbana attraverso la presentazione al prossimo consiglio comunale di una mozione che come abbiamo ricevuto volentieri pubblichiamo:

GRUPPO MISTO    Quarrata -Capo Gruppo Anna Ciervo

 
AL SINDACO DI QUARRATA

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

AL SEGRETARIO COMUNALE

DOTT. PAOLO CAMPIOLI

 
OGGETTO :- MOZIONE -SICUREZZA URBANA ED ORDINE PUBBLICO

PREMESSA
Il nostro capoluogo, come tutti i maggiori centri urbani, è soggetto a pressioni nuove e inaspettate fino a qualche anno fa:  criminalita’, crisi economica, crisi del lavoro, precarieta’, nuove esigenze di lavoro , una crescente domanda dei servizi nei diversi settori, i mutamenti sociali legati principalmente all’immigrazione, rischi di porre in difficolta’ lo standard di qualita’ della vita raggiunto in questi anni.



Di fronte a questi mutamenti, la politica non puo’ abdicare al proprio ruolo ma anzi, deve ora piu’ che mai adoperarsi affinchè la citta’ sia luogo  dove è desiderabile vivere, trascorrere il proprio tempo, crescere i nostri figli.
Gli intollerabili fatti di violenza, avvenuti a Quarrata in quest’ultimo periodo, rappresentano l’apice di una serie di episodi di criminalità,  che sollecitano nuovamente l’intervento della politica su questi temi con maggiore determinazione, dato il susseguirsi di gravi episodi e un clima di allarme generale dei cittadini, che nella politica ricercano risposte e rassicurazioni.
Alla luce di quanto successo dopo la morte del parroco don Mario del Becaro.
 
CONSIDERATO CHE
 
Altri episodi criminosi sono seguiti dopo il CONSIGLIO COMUNALE aperto ai cittadini, e che le forze dell’ordine,  LE AUTORITA’ CUI COMPETE LA SICUREZZA ERANO ASSENTI ANCHE SE INVITATI DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, e dal momento che  si sono verificati - un grave ed altrettanto efferato episodio di rapina, sfociato in una violenza tale da ridurre una giovane persona di 35 anni in gravi condizioni di vita, nella frazione di Buriano.
- Il tentativo di rapina a scapito di una giovane donna nel pieno centro cittadino, fortunatamente sventato dall’arrivo  casuale di persone .
Il Gruppo MISTO, ritiene che la sicurezza urbana dei cittadini, sia un obiettivo importante, che merita di essere di nuovo riesaminato  in un ‘ottica complessiva :-
Non solo nella ricerca di misure che favoriscano la convivenza con le comunità degli stranieri, ma anche attraverso diverse strategie che tengano conto delle diverse problematiche che possono minare la vivibilità del territorio e della città.
Il GRUPPO MISTO propone l’adozione di strumenti specifici alcuni dei quali si pongono in linea con il Piano per l’Integrazione nella sicurezza “ identità e incontro “ approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 giugno 2010
A tali misure , mirate ad agire primariamente nel contesto ambientale e sociale, al fine di evitare l’esclusione,l’isolamento e la vulnerabilita’, si affianca naturalmente, la necessità di presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine e dei corpi di polizia municipale, al fine di contrastare, con decisione, forme di criminalità: un territorio soggetto a  sistematici controlli nelle diverse frazioni della citta’, scoraggia le attività illecite e incrementa il senso di sicurezza dei cittadini.
Tuttavia, si deve tenere presente che un territorio non diventa piu’ sicuro solo perchè si installano nuove telecamere o recinzioni; anzi, poiché uno spazio è pubblico, in quanto accessibile a tutte/i, probabilmente la citta’ completamente sicura non esiste, pur potendo attuare misure come quelle esposte che riducono i rischi e la percezione degli stessi.
Il GRUPPO MISTO vuol ribadire che la qualità urbana esige una piu’ ampia visione, come sottolineato da alcuni interventi nell’ambito del Consiglio Comunale aperto ai cittadini. Le varie linee di condotta urbanistiche, sociali, economiche, culturali, commerciali, della mobilità della sicurezza richiedono nuovi linguaggi e soprattutto di trovare una visione integrata: non esistono ricette valide in ogni tempo e in ogni luogo- ogni citta’ ha la propria storia e le proprie caratteristiche- ma è sicuramente da intraprendere la strada di una ricerca di sviluppo, sia nel progettare che nel vivere gli spazi, fondata su una rinnovata e piu’ intensa capacità di dialogo tra le istituzioni, le forze dell’ordine e le diverse agenzie educative e associazioni ed  operatori presenti sul territorio.
Per quanto detto
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
1-Sensibilizzare ed intervenire per quanto possibile nel mondo dell’educazione; la formazione, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado a partire dalla scuola dell’infanzia poiché essa ricopre un ruolo fondamentale per la costruzione del “cittadino" rispettoso delle regole.
La scuola è il luogo dove attraverso l’insegnamento di alcune specifiche materie legate alla cittadinanza e costituzione, si possono trasferire conoscenze non solo in termini di apprendimento della lingua , ma anche delle tradizioni e delle norme vigenti.. La scuola puo’ diventare il luogo dell’inclusione delle famiglie straniere, in particolare delle madri , per consentire un’alfabetizzazione piu’ ampia con la collaborazione di associazioni presenti sul territorio, con proposte formative mirate all’integrazione, sottolineando con programmi appositi la conoscenza culturale del territorio che ospita, tradizioni, usi e costumi, regole, convivenza sociale, norme .
In questo quadro si reputa opportuna la limitazione dei numeri di stranieri presenti nelle classi, misura particolarmente utile ai fini della qualità degli interventi.
2-sensibilizzare, per quanto possibile, intervenire nel mondo del lavoro al fine di migliorare i meccanismi di incontro di domanda-offerta di lavoro, in particolare in quei settori in cui maggiormente è impiegata la manodopera di stranieri. Questo al fine di controllare il flusso migratorio che non puo’ trovare sbocco occupazionale o forme di lavoro ”sommerso“ collaborando in tal senso con le istituzioni preposte e dando seguito ad adeguate forme di prevenzione e controllo sul territorio, in particolare nei settori piu’ a rischio.
3-proporre, almeno inizialmente, e in via sperimentale, ma comunque organizzata, alla popolazione adulta che beneficia di sussidi a vario titolo, affinché contribuisca ad una maggiore vivibilità della città e del territorio, impegnandosi in servizi diversi e riducendo conseguentemente i costi a carico della collettività (es. assistenza e vigilanza nei luoghi di maggiore esposizione a rischi, assistenza e vigilanza ad edifici pubblici, giardini pubblici, piccole manutenzione di spazi pubblici, servizi utili alla collettività: in caso di  eventi atmosferici  particolarmente avversi, acqua, ghiaccio, neve, …)
4- revocare e/o sospendere  i benefici concessi a vario titolo da parte dell’amministarzione comunale, ai soggetti che hanno commesso reati o  che in qualche modo non si attengono alle regole vigenti.
5-introdurre un approccio ambientale ai temi della sicurezza, partendo dall’assunto che un territorio è tanto piu’ sicuro quanto piu’ è vitale e vissuto dalle persone, e tanto piu’ queste si identificano con il territorio che abitano.
Evitare la presenza di edifici fatiscenti e abbandonati di aree isolate non frequentate o scarsamente illuminate che danno  sensazione di degrado e di luoghi facilmente usufruibili da chi è senza dimora o sprovvisti di permessi regolari. Realizzazione di interventi che sollecitino relazioni con il vicinato e la creazione di legami sociali, come luoghi di aggregazione dei giovani  e degli anziani. Realizzazione di progettazioni partecipate dalla cittadinanza, sono alcuni esempi di buone prassi che si possono adottare. In particolare in quest’ottica emerge la necessità di dare ampio sostegno all’associazionismo, anche mettendo a disposizione gli spazi pubblici, al fine di sostenere ogni forma di attivita’ di socializzazione che rappresenta uno dei modi di superare il rischio dell’individualismo e della solitudine , rischio presente nel nostro territorio a seguito dei mutamenti sociali .
6-promuovere una maggior presenza sul territorio della polizia municipale per la prevenzione dei comportamenti illeciti. Utilizzare le competenze della polizia municipale per attività di sensibilizzazione e formazione alla legalità all’interno delle scuole con specifici progetti formativi.
Invertire la tendenza di ridurre l’organico del corpo di polizia e valutare la possibilità di impiegare gli addetti sempre meno in attività amministrative e sempre più di presidio del territorio , con piani di utilizzo e fattibilità concordati .
7- Attivare in collaborazione con la Provincia, scuola, Usl , percorsi di prevenzione dell’uso dell’alcol per i minori di 16 anni. Nonostante la somministrazione dell’alcol sia vietata ai minori in questa fascia di età, come previsto dal codice penale, il fenomeno ha raggiunto dimensioni significative da non sottovalutare. Aumentare misure di prevenzione con accordi mirati, se possibili, con gli esercenti, puntando alla consapevolezza delle responsabilità e coinvolgere famiglie, insegnanti, educatori ed operatori dei centri socio-educativi . Cio’ consente di tutelare la salute e la sicurezza delle ragazze  e dei ragazzi, responsabilizzando in tal modo tutto il contesto sociale di appartenenza.
8- promuovere azioni atte a tutelare la sicurezza dei giovani da fenomeni quali la dipendenza e il bullismo.  Quest’ultimo molto spesso sottovalutato, da insegnanti, famiglia e contesto relazionale di appartenenza, se non arginato tempestivamente, nel tempo e’ destinato a diventare devianza e a rischio di comportamenti finalizzati alla micro -criminalita’, con conseguenze rilevanti per chi esercita il bullismo e chi lo subisce. Tali azioni devono mirare al rispetto dell’altro e alla costruzione di soggetti consapevoli .Promuovere ogni attivita’ in accordo con i soggetti competenti di sicurezza stradale.
9- incentivare, migliorare ed integrare  percorsi di contrasto e prevenzione della violenza nei confronti delle donne, che rappresenta un fenomeno sempre piu’ diffuso sul territorio nazionale  , che sbocca in gravi atti di violenza, fino ad arrivare spesso  alla soppressione della vita della donna.
Questa è, per usare le parole di KOFI ANNAN, “La violazione dei diritti umani piu’ vergognosa“ in quanto “non conosce confini, né geografia, cultura o ricchezza “.
In tal senso oltre ad azioni di disseminazione culturale, di diffusione di una visione che sia rispettosa dei generi, anche presso la popolazione straniera , al fine di  far conoscere i principi del nostro ordinamento in materia, sono necessari meccanismi strutturati di collaborazione  tra i diversi soggetti coinvolti: forze dell’ordine, servizi ospedalieri, centri antiviolenza, associazioni….., sia nella fase dell’emergenza, sia successivamente. La politica  puo' fare questo e molto di piu' , voglio cutare parole  di chi si è speso tanto per gli altri: A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell’altro.- don Giovanni Bosco – Nel sostegno e nella presenza della politica si possono abbattere quei muri che alzandosi fra gli uomini ne impediscono relazioni umane importanti e costruttive per il proprio benessere e quello della comunità in cui si vive.
 
 
Quarrata  8 febbraio 2013                                               

GRUPPO MISTO
Anna Ciervo





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