PISTOIA_ Con un messaggio sul proprio profilo Facebook il Presidente della Provincia di Pistoia, Federica Fratoni, è intervenuto oggi sull’assemblea svoltasi ieri sera al circolo Arci di Bottegone. L’ incontro era stato organizzato dal Comune di Pistoia, in accordo con la Provincia e la Regione Toscana, allo scopo di informare i cittadini sulle risultanze della procedura di VIA per il progetto della centrale a ciclo combinato Repower:
Ecco cosa ha scritto a proposito Federica Fratoni:
“Due parole sull’assemblea di ieri sera al circolo Arci di Bottegone, organizzata dal Comune, in accordo con la Provincia e la Regione Toscana, al fine di informare i cittadini sulle risultanze della procedura di VIA per il progetto della centrale a ciclo combinato Repower.
L’intento era quello di offrire un’ occasione di confronto nel merito, alla presenza dei tecnici regionali che si sono occupati del procedimento, per rispondere correttamente e in maniera il più esauriente possibile alle preoccupazioni e ai dubbi, comunque legittimi, della comunità.
Occasione che è stata vanificata da un clima troppo acceso, forse accentuato anche dall’ imminente campagna elettorale, nel quale, purtroppo, non è stato possibile condurre una discussione pacata e approfondita sui temi di interesse.
Nonostante la difficoltà, credo comunque che quello di ieri sia stato un passaggio necessario, perché gli amministratori non possono prescindere dalle proprie responsabilità e dal confrontarsi con la sensibilità locale.
Una volontà questa, mi piace sottolinearlo in risposta alle accuse di mancata trasparenza, che non è mai venuta meno nella vicenda Repower e che ha visto, dall’inizio, le istituzioni impegnate in un percorso condiviso, sia incontrando i rappresentanti dei comitati, che organizzando assemblee pubbliche per informare sul progetto e rendere conto delle varie procedure in corso.
Ecco cosa ha scritto a proposito Federica Fratoni:
“Due parole sull’assemblea di ieri sera al circolo Arci di Bottegone, organizzata dal Comune, in accordo con la Provincia e la Regione Toscana, al fine di informare i cittadini sulle risultanze della procedura di VIA per il progetto della centrale a ciclo combinato Repower.
L’intento era quello di offrire un’ occasione di confronto nel merito, alla presenza dei tecnici regionali che si sono occupati del procedimento, per rispondere correttamente e in maniera il più esauriente possibile alle preoccupazioni e ai dubbi, comunque legittimi, della comunità.
Occasione che è stata vanificata da un clima troppo acceso, forse accentuato anche dall’ imminente campagna elettorale, nel quale, purtroppo, non è stato possibile condurre una discussione pacata e approfondita sui temi di interesse.
Nonostante la difficoltà, credo comunque che quello di ieri sia stato un passaggio necessario, perché gli amministratori non possono prescindere dalle proprie responsabilità e dal confrontarsi con la sensibilità locale.
Una volontà questa, mi piace sottolinearlo in risposta alle accuse di mancata trasparenza, che non è mai venuta meno nella vicenda Repower e che ha visto, dall’inizio, le istituzioni impegnate in un percorso condiviso, sia incontrando i rappresentanti dei comitati, che organizzando assemblee pubbliche per informare sul progetto e rendere conto delle varie procedure in corso.
Detto ciò, come emerso anche nell'incontro di ieri, non c’è dubbio che la comunità di Bottegone viva una situazione complessa, indipendente dal progetto Repower e alla quale concorrono più fattori, dalla vicinanza dell’autostrada, alle opere di urbanizzazione, al rischio idrogeologico, alle necessità di controllo e sviluppo del territorio; in veste di amministratori, Provincia e Comune insieme, è nostro compito interrogarci, cercare di capire e operare in modo efficace per il bene comune.
Stiamo lavorando in questa direzione e non esistono esiti scontati nella vicenda. L’impegno che gli Enti si sono assunti con la sottoscrizione del Protocollo è quello di valutare attentamente l’unica proposta imprenditoriale giunta per quel sito, che ha un una destinazione industriale, allo scopo di rimettere in moto il sistema produttivo e di reintegrare quanti più lavoratori possibile.
Un impegno questo da non confondere con l’interesse primario ai temi della salute e della tutela dell’ambiente, che non possono essere oggetto di negoziazione.
Stiamo lavorando in questa direzione e non esistono esiti scontati nella vicenda. L’impegno che gli Enti si sono assunti con la sottoscrizione del Protocollo è quello di valutare attentamente l’unica proposta imprenditoriale giunta per quel sito, che ha un una destinazione industriale, allo scopo di rimettere in moto il sistema produttivo e di reintegrare quanti più lavoratori possibile.
Un impegno questo da non confondere con l’interesse primario ai temi della salute e della tutela dell’ambiente, che non possono essere oggetto di negoziazione.
Fonte: Profilo Facebook Federica Fratoni
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