martedì 19 febbraio 2013

Rischia di battere la testa a terra per una spinta davanti al Fontanello d'acqua pubblica a Valenzatico. Necessario un regolamento che fissi regole per l'approvvigionamento d'acqua e sanzioni i comportamenti scorretti. La denuncia di un cittadino.


QUARRATA_ Una donna di 58 anni ha rischiato di battere la testa in terra e di ferirsi per un episodio avvenuto ieri in piazza Giorgio Ambrosoli a Valenzatico proprio di fronte alla fontanella pubblica della frazione.

“Oggi – ci scrive la donna che preferisce mantenere l’anonimato - sono andata a prendere l’acqua alla fontanella pubblica di Valenzatico e dato che prima di me c’era un signore con la bauliera piena di fiaschette da 5 litri da riempire, mi sono permessa di far notare il cartello con scritto che ogni persona non può prendere più di 10 litri di acqua. Il signore (che non lo era affatto e dichiarava di essere invalido e depresso) ha reagito con parole offensive, rivolte sia a me che ad un'altra signora che era arrivata dopo di me. Inizialmente mi ha dato una spinta, facendomi cadere per terra, poi ha iniziato a tirare bottiglie verso di me e l'altra signora, con il rischio di ferirci”.

“Quando dal Circolo Mcl di Valenzatico sono uscite diverse persone - continua - l'uomo è scappato e purtroppo non sono riuscita a prendere il numero di targa”.

Ho voluto segnalarti questo episodio, perchè non è la prima volta che al fontanello capitano discussioni perchè ci sono persone che si sentono padrone di prendere litri e litri di acqua, facendo aspettare gli altri. Se poi credi di dire che non è giusto, si arrabbiano anche. Ma si può rischiare di farsi uccidere da persone che dichiarano di essere invalide? Magari- conclude - lo sono di testa! “.

La fontanella pubblica di Valenzatico è stata inaugurata nel giugno 2012. Da allora eroga acqua naturale e gasata per uso potabile, di alta qualità e gratuitamente ed ogni giorno è frequentata da decine di persone.
Il progetto, realizzato dal Comune di Quarrata, ha ottenuto il finanziamento da parte della Regione, tramite la Provincia di Pistoia.
L'impianto è gestito nella parte tecnologica da Publiacqua.

A differenza del comune di Serravalle Pistoiese a Quarrata- a quanto ci risulta – non è stato approvato alcun regolamento che fissi le regole per l’approvvigionamento dell’acqua. Non sempre infatti – come l’episodio segnalatoci – i cittadini spontaneamente seguono le norme di buon senso. In assenza di un regolamento non risultano quindi possibili sanzioni a comportamenti scorretti e neppure i cittadini che usufruiscono del servizio hanno la possibilità di chiedere il rispetto delle norme.
L’affissione di un cartello di per sé non impedisce che si ripetano comportamenti scorretti che oltre ad eccessivi approvvigionamenti di acqua portano a lunghe attese da parte delle persone in fila.
Come per Serravalle Pistoiese sarebbe più che necessario anche per le fontanelle pubbliche presenti sul territorio comunale stabilire sanzioni pecuniarie e norme igienico-sanitarie.
 
Andrea Balli

3 commenti:

Francesco ha detto...

Siamo alla follia, oltre che all'inciviltà: Leggere certe notizie riguardanti una cittadina, ma mi piace di più chiamarlo un paesone, come Quarrata fa male; io ci arrivai nel "lontano" 1992 e quello che mi piacque subito fu il clima che si respirava: tutti conoscevano tutti, gente semplice e dal sorriso sincero, tutti amici e disposti a aiutare che si trovava in difficoltà, senza pretendere contropartite, ma con la consapevolezza che "se mai avrò bisogno io toccherà a loro aiutarmi". Tempi passati, a quanto pare e a quanto si legge anche su questo blog, ma questo non fa onore a Quarrata e neppure ai suoi abitanti (o almeno a una parte di loro)....

Anonimo ha detto...

Confermo la maleducazione.
Domenica ero in fila, anzi, in realtà sarebbe toccato a me prendere l'acqua, ma dato che una signora aveva pensato bene di parteggiare nel posto riservato ai disabili, mi era passata avanti.
Ha riempito ben 18 bottiglie da un litro e mezzo, alla faccia di chi stava aspettando.
Non gli ho detto niente, come non avrei detto niente a un cane randagio che fa i bisogni sul marciapiede, ho deciso di non parlare con le bestie.
Quando è andata via gli ho augurato di cuore di buscarsi un bel handicap così la prossima volta non è in divieto di sosta.

Luigi Catalano

Anonimo ha detto...

bisogna" riaffermare" il rispetto reciproco... e la sana "fondamentale educazione" ..ma comunque di questi fontanelli ne occorre di più..eventualmente... siamo di più di ventiquattromila in questo Comune (anche se ad alcuni manca ancora l'acquedotto ed è roba da non credere) e uguali per tutti sia per la liscia che gassata...e serve per bere non per rigovernare.....

Luciano Barsotti (da Facebook)