mercoledì 29 gennaio 2014

In via Baco a Casalguidi una delle due Residenze Socio Sanitarie abusive scoperte dai Nas.



CASALGUIDI-PISTOIA – A conclusione di una attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Pistoia i Carabinieri del Nas di Firenze diretti dal capitano Fedele Verzola, insieme alla Polizia Municipale di Pistoia hanno scoperto nei giorni scorsi (precisamente il 20 gennaio) due immobili di civile abitazione adibiti a residenza sanitaria assistita, entrambe prive di tutti i permessi del caso. 
Una delle strutture è stata individuata a Casalguidi in via Baco nel comune di Serravalle Pistoiese (qui erano ospitate tre persone non autosufficienti) e l’altra a Pistoia in via Zanzotto (8 anziani) . 


Nei due  appartamenti al momento dell’arrivo dei Carabinieri dei Nas sono state trovate una sola persona per struttura dedita alle cure delle persone assistite ma secondo le indagini in corso prive entrambe dell’abilitazione necessaria a svolgere sia l’assistenza alla persona che quella infermieristica.
Gli anziani sarebbero stati accuditi in maniera corretta e non avrebbero subito alcun maltrattamento da parte del personale in servizio.

L’attività – in base a quanto illustrato in una conferenza stampa - sarebbe stata gestita da due sorelle gemelle e la proprietaria degli immobili (una pistoiese di 54 anni) che nel 2011 aveva già ricevuto una diffida per una attività simile gestita a Pistoia, è stata denunciata all’autorità giudiziaria per abbandono di persone incapaci ed esercizio abusivo della professione sanitaria.
Inoltre, sarebbero in corso accertamenti per quanto concerne i profili fiscali e contributivi. E’ stato accertato che oltre ai requisiti richiesti al funzionamento di una residenza socio sanitaria i due immobili erano privi dei requisiti strutturali, dimensionali ed organizzativi come fissati dalla normativa della Regione Toscana.
Come riferito dai rappresentanti dell’Arma gli ospiti delle due strutture abusive pagavano cifre diverse in base alla gravità della loro salute e alla non autosufficienza. L’intervento dei Nas è avvenuto dopo che era giunta alla polizia municipale di Pistoia una segnalazione da parte di un cittadino che si era visto rifiutare l’accesso per un proprio congiunto. Il pm Francesco Sottosanti aveva pertanto disposto una indagine sui due immobili di civile abitazione. Ora non è escluso che l’indagine possa allargarsi anche su qualche familiare degli anziani sui quali potrebbe configurarsi l’ipotesi di abbandono di incapace.
 
A.B.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Se quelle pubbliche funzionassero a dovere non ci sarebbe bisogno di quelle abusive e irregolari. Inoltre c'è ancora da capire perchè fu chiusa la RSA al Caselli a Quarrata portando tutti i degenti al Villone a Pistoia. Chiaramente nessuno pensò a quale disagio si sarebbero sottoposte le famiglie.

Roberto Trinci (da Facebook)

Anonimo ha detto...

ahhhhh.... il Caselli Roberto. A Quarrata è tutto un dissolversi di servizi nel silenzio assordante delle istituzioni e nell'ignavia dei cittadini. Bello andare, per far prima, a San marcello o a Pescia per una radiografia, vero???

Renata Fabbri (da Facebook)

Anonimo ha detto...

SE GLI ANZIANI VENIVANO TENUTI BENE ED IN ORDINE BEN VENGANO TALI INIZIATIVE. DOV'E' IL REATO? FORSE CONTRAVVENZIONE PER MANCANZA DI TIMBRI?

Anonimo ha detto...

Se una famiglia ha una persona anziana e malata da accudire in Pistoia non si trova assolutamente nulla. Il Comune, la USL n° 3 e la Regione Toscana se ne infischiano altamente.
Ben vengano questo tipo di strutture,
Per gli Enti che dovrebbero essere preposti per l'aiuto ai malati anziani, un bel "vergognatevi" ci sta bene.