venerdì 1 febbraio 2013

Approvata ad unanimità dal Consiglio Comunale una "impegnativa" mozione sulla qualità dell'aria. Si chiede uno studio per individuare le fonti inquinanti e l'installazione di una centralina di rilevamento sul territorio comunale ma non si prende nessuna posizione sulla Repower. Respinto un emendamento dell'Udc



QUARRATA_ E’ noto da tempo il problema dei continui sforamenti registrati dalla centralina di rilevamento della qualità dell’aria installata nella frazione di Stazione a Montale ma sopratutto la “battaglia” combattuta a suon di petizioni, assemblee, incontri - dai comitati dei cittadini di Olmi, da Legambiente da circa 10 anni per chiedere un monitoraggio del livello di smog con particolare riferimento all’incrocio di Olmi sulla ex Statale 66.
Le richieste di analisi ambientali ebbero inizio nel 2004 e da allora le promesse fatte ai vari gruppi di centrodestra ma anche di sinistra che si sono alternati sui banchi del consiglio comunale di Quarrata non hanno prodotto i risultati sperati.
Se da una parte si è riusciti a meglio regolamentare il traffico in attesa di una soluzione definitiva che dovrebbe arrivare con l’apertura del tratto di prolungamento di via Firenze verso il casello dell’Autostrada dall’altro lato la qualità dell’aria (e l’inquinamento ) ha lasciato sempre a desiderare.

Non sono bastate le mozioni, le interrogazioni anche perché di analisi vere e proprie sul territorio comunale non ne sono state fatte.
  E’ stato nel frattempo stilato un Piano da parte della Regione contro il superamento dei livelli delle polveri sottili che ha imposto ai Comuni una serie di provvedimenti per l’abbassamento dei valori di Pm10 ma Quarrata non è mai stata inserita nell’elenco così come è stata sempre rifiutata dalla Provincia la richiesta di installazione di una centralina di rilevamentoanche perché la misura della qualità dell’aria risultava essere superflua in quanto non apportava informazioni ulteriori a quelle già in possesso alle pubbliche amministrazioni”.
Alla luce dei dati recenti rilevati a Montale sulla concentrazione per le Pm10 e le Pm 2,5 che risultano in assoluto i peggiori di tutta la Regione Toscana e fra i peggiori a livello nazionale con punte di 170 nanogrammi/Nm3 (oltre tre volte cioè il limite ammesso) e dopo i 64 sforamenti del 2011 rispetto al limite di 35 annui ammessi dalla normativa vigente e quelli registrati nel 2012 (46 tra il mese di gennaio e il 6 dicembre 2012) con punte di concentrazione dei Pm oltre 150 nanogrammi/Nm3 a Quarrata anche grazie alla spinta propositiva dei comitati e dei cittadini legati a Daniele Manetti ma anche alla mancanza di dati precisi sulle principali cause/sorgenti responsabili delle anomale concentrazioni di Pm10 nella zona della Piana Pistoiese nonostante gli studi progettati ( sia dall’Arpat che dall’Usl ) allo stato attuale manca una vera valutazione ambientale. 

Nel consiglio comunale di mercoledì sera a Quarrata su proposta dei gruppi consiliari del Pd, lista Per Quarrata e Gruppo Misto ad unanimità è stata così approvata una mozione sulla qualità dell’aria dando mandato al sindaco e alla giunta di “rappresentare in ogni sede istituzionale la volontà del consiglio comunale di Quarrata sulla necessità di provvedere con la massima urgenza ad uno studio della qualità dell’aria della zona, atto ad individuare le fonti inquinanti”.
In base alla mozione saranno avviate anche “le azioni necessarie al fine di promuovere un accordo per intrampedere una collaborazione con gli altri Comuni dell’area mirate a sviluppare una maggiore sensibilità sulla qualità dell’aria”.
Saranno per questo coinvolti i soggetti che hanno un ruolo principale nella verifica della qualità dell’aria (Regione Toscana, Provincie, Arpat e Usl) con l’obiettivo di sviluppare diverse azioni in parallelo per ottenere risultati concreti sull’effettiva incidenza delle azioni”. Sarà inoltre richiesto alla Regione Toscana e all’Arpat di installare una nuova centralina di rilevamento nel territorio comunale di Quarrata (scelta questa sempre negata, ndr) e di integrare ed ampliare la centralina di Montale con il rilevamento dell’anidrite solforosa, dell’anidrite carbonica e delle polveri PM 2,5.


I gruppi consiliari hanno anche impegnato il sindaco a “richiedere alla Regione Toscana di adottare un piano che contenga e preveda uno studio approfondito per individuare l’insieme delle sorgenti di emissione, puntuali e diffuse e a pretendere successivamente tutte le misure necessarie atte ad agire sulle principali sorgenti aventi influenza sulla qualità dell’aria della Piana per ridurre l’inquinamento ai valori minimi di legge nel più breve tempo possibile”.

Lisa Innocenti (Pd)

Di particolare importanza è sicuramente il punto 6 che stabilisce di “richiedere alle autorità competenti, di subordinare le nuove autorizzazioni e/o ampliamenti delle attività esistenti con alte emissioni in atmosfera e soggette a valutazione di impatto ambientale Via, alle risultanze del suddetto studio sulla qualità dell’aria”: il riferimento in questo caso- pur sottointeso e volutamente non inserito- è riferito alla questione della Centrale Repower che dovrebbe sorgere alle porte di Pistoia.


Tutto quanto abbiamo menzionato nella premessa della mozione – ha detto Lisa Innocenti (Pd) – indicano problematiche ambientali che vogliamo siano chiarite e risolte prima che si intervenga sul territorio con nuove fonti di inquinamento e/o ampliamenti delle fonti esistenti. Riteniamo urgente approfondire lo stato della qualità dell’aria che è comunque pessimo e quindi riteniamo che la Regione, la provincia di Pistia e di Prato e le amministrazioni comunali interessate eseguano uno studio approfondito che indichi con certezza le fonti puntiformi e/o territoriali che provocano l’inquinamento e prendano di conseguenza dei provvedimenti tendenti a ovviare il problema e raggiungere in tempi brevi gli obiettivi di legge”.

Il gruppo consiliare dell’Udc ,prima di votare a favore della mozione, aveva proposto un emendamento perché si potesse inserire nel corpo del documento un riferimento alla questione della centrale a gas prevista nell’area dell’ex Radicifil.
 
Dopo una sospensione del consiglio comunale e dopo l’invito dei gruppi di maggioranza al ritiro dell’emendamento fatto da Anna Ciervo (Gruppo Misto) “proprio perché la questione della centrale Repower è così importante da non essere sminuita e perché non vogliamo sottrarci alle nostre responsabilità senza esserci prima documentati e confrontati insieme in una sede diversa e con dati oggettivi” si è passati alla votazione dell’emendamento (che non essendo stato ritirato) è stato respinto da Pd, lista Per Quarrata e Gruppo Misto.
 
“La questione sollevata dal consigliere Udc Giorgio Innocenti – ha detto il presidente del consiglio comunale Giovanni Dalì – mi sembra talmente rilevante che non è giusto che si risolva con un emendamento. E’ una situazione – quella della Repower da approfondire, è una questione seria dal punto di vista ambientale e potrebbe essere attinenti anche al problema della qualità dell’aria nelle nostre zone e proprio per questo mi impegno sin d’ora a ripresentare la questione”. Sempre mercoledì Daniele Manetti ha richiesto una riunione con l'amministrazione comunale e i consiglieri comunale sull'argomento delle analisi ambientali del Comune di Quarrata avendo lo stesso a disposizione i documenti spediti dalla Regione Toscana.

Andrea Balli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma i consiglieri di maggioranza, prima di presentare la mozione, si sono letti il documento sottoscritto, quasi due anni fa, dal Mazzanti - allora assessore all'ambiente - e dai sindaci di Serravalle, Agliana, Montale e Pistoia
http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/QUALITA_ARIA/PM10/DISCIPLINARE%20PT_PIANA.pdf
con il quale il Comune si impegnava a prendere provvedimenti per il mantenimento della qualità dell'aria?
Prima di proporre nuovi studi che saranno fatti (forse e chissà quando), e che cmq non risolvono il problema, non sarebbe stato il caso di invitare il sindaco intanto a fare qualcosa?

Anonimo ha detto...

Per abbonirsi il popolo bue ha molta più risonanza un provvedimento creato, con cui riempirsi la bocca e gratificarsi la coscienza che uno eseguito più o meno valido che sia.
Un atteggiamento questo sfruttato dal mondo politico in generale che risponde ad una norma del codice navale del Regno delle Due Sicilie: "Facite Ammuina" http://www.partitodemocratico.it/doc/249689/art-27-allordine-facite-ammuina.htm

lorenzo