sabato 2 marzo 2013

"Sede Apostolica Vacante 2013": cosa cambia nelle Messe? In una lettera di don Luca Carlesi inviata a parroci, diaconi e fedeli le prescrizioni previste dopo la "rinuncia" di Papa Benedetto XVI. "Nella preghiera eucaristica non si nomini il Papa".



 PISTOIA – “Durante il tempo della Sede Vacante, nella Preghiera Eucaristica, non si nomini il Papa”. 
C’è anche questa prescrizione nella lettera che don Luca Carlesi – direttore dell’Ufficio Liturgico in diocesi di Pistoia – ha indirizzato, non solo ai sacerdoti e ai diaconi ma anche al “popolo di Dio che è in Pistoia”, per fornire indicazioni liturgiche nel particolare periodo che, per la Chiesa Cattolica, si è aperto dalle ore 20 di giovedì scorso 28 febbraio con la rinuncia di Papa Benedetto XVI.
Comunicazioni identiche, ovviamente, sono state inviate in tutte le diocesi del mondo.
Per “Sede Apostolica vacante” – scrive don Luca – si intende “la definizione giuridica del periodo di tempo fra la morte o la rinuncia di un Pontefice e l’elezione del nuovo successore di Pietro durante il quale la sede apostolica di Roma rimane senza titolare”.
 
La lettera è integrale sul sito della diocesi di Pistoia.

Ma cosa cambia nelle formule liturgiche in un periodo così particolare? E cosa, di ulteriore rispetto a situazioni analoghe verificatesi nel passato, questa volta cambia in modo ancora più particolare essendo il Pontefice non defunto ma ancora in vita?
La prima regola è, appunto, che durante la “preghiera eucaristica” recitata dal celebrante (la preghiera centrale in ogni Santa Messa: la preghiera che inizia con il “Prefazio” e che di norma cita non solo il vescovo diocesano ma anche, per nome, il Papa regnante), non si nomini il Papa.
Don Luca Carlesi, evidentemente in base a disposizioni vaticane, indica gli adattamenti da seguire in tutte le diocesi (tranne quella di Roma).

L’Ufficio diocesano Liturgico – prosegue don Luca – informerà su data e ora nella quale il vescovo Bianchi presiederà, in Cattedrale, la Solenne Celebrazione Eucaristica a carattere diocesano chiamata “pro eligendo Romano Pontefice”.
Si raccomanda inoltre che per l’intero periodo della Sede Vacante “tutti i pastori e i fedeli elevino a Dio ferventi orazioni perché illumini le menti degli Elettori e li renda concordi nello svolgimento del loro ufficio, sì che l’elezione del Romano Pontefice sia sollecita, unanime e giovi alla salvezza delle anime e al bene di tutto il popolo di Dio”. 
 
Viene suggerito di invitare le comunità a continuare, in questi giorni, la preghiera per Papa Benedetto XVI e per l’elezione del nuovo Pontefice. Si indicano, a tale proposito, intenzioni ad hoc per le preghiere dei fedeli.
Quando sarà dato l’annuncio dell’elezione del nuovo Papa, anche a Pistoia e in tutta la diocesi le campane dovranno contemporaneamente essere suonate a festa; appena possibile i fedeli dovranno essere radunati per il “Te Deum” e la Messa “per il Papa”.


Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia 

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