QUARRATA_ “Si sta avvicinando la ricorrenza
annuale del giorno dedicato ai defunti ma, nonostante le molte lamentele dei
residenti” accusa il capogruppo PDL al Comune di Quarrata Ennio Canigiani ”per
il cimitero di Montemagno non sono ancora stati programmati i lavori di
restauro. Da tempo, infatti, il muro di cinta esterno è crollato, travolgendo
quattro tombe che oggi appaiono ancora transennate come due anni fa, impedendo
la visita ai loro familiari”.
Alla denuncia si unisce anche un residente della
frazione, Emanuele Malinconi, il quale ricorda di aver più volte evidenziato la
necessità di un intervento urgente.
“Come se non bastasse” rincara Malinconi
“da circa un anno sono sparite le gronde in rame, trafugate da ignoti e da
qualche tempo l’ossario si è staccato dalla parete alla quale era unito,
diventando un ulteriore pericolo per i visitatori del nostro cimitero. Appare
evidente che i lavori si debbano fare adesso, perché con l’arrivo della
stagione umida” osserva Malinconi “il rischio crolli si accentuerà e tra poche
settimane l’afflusso dei visitatori crescerà con l’arrivo delle ricorrenze
dedicate ai defunti”.
Per questo motivo il PDL ha annunciato la presentazione
di una interrogazione da discutere nel prossimo consiglio comunale allo scopo
di sollecitare gli interventi che la frazione di Montemagno chiede ormai da
tempo e che in campagna elettorale erano stati promessi in tempi brevi.
“Tra
l’altro” aggiunge Malinconi “il vice sindaco Gabriele Romiti ci aveva promesso
che il primo intervento della nuova amministrazione sarebbe stato proprio il
restauro del cimitero ma dopo le elezioni non si è visto più nessuno”.
Commentando
i recenti avvenimenti che hanno interessato la frazione di Montemagno, Ennio
Canigiani conclude chiedendosi se, dopo la minaccia di chiusura dell’ufficio di
Poste Italiane, adesso sia la volta del cimitero comunale.
“Spero che
trattandosi di un cimitero” osserva Canigiani “emerga spontanea anche
nell’amministrazione guidata da Mazzanti la volontà di rispettare i defunti e
farli riposare in un luogo sicuro e decoroso e che questa nostra iniziativa non
diventi, invece, lettera…morta!”.
a.b.
2 commenti:
Lasciate che i morti seppelliscano i morti.Quando siamo morti non rimane più nulla di noi se non il ricordo che si può mantenere nella intimità delle nostre case.
Perché ridurre la morte, ma anche la nascita, a fatto individuale intimo ed esclusivo?
Da sempre questi sono momenti sociali degni di riconoscimento, sono collante vivificante per una comunità che partecipa delle proprie sorti relazionandosi con i propri simili. E il rispetto per i morti, per la loro memoria, e per i vivi, che si sia credenti o meno, passa anche attraverso luoghi pubblici ben curati dove ognuno possa sentirsi come a casa propria. E il cimitero luogo di pietà e memoria, fino a prova contraria, prima o poi, incrocia tutti. Seppelliamo i morti ma la misericordia, la dignità, il cordoglio e la pietas non si ferma lì.
Renata Fabbri
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