QUARRATA_ Martedì 2 luglio a Quarrata (ore 21) presso la Villa Medicea La Magia i giovani allievi del corso teatrale attivato dall’associazione culturale “Cervelli in Tempesta”(tenuti da Lorenzo Tarocchi) metteranno in scena uno dei capolavori di W. Shakespeare “Sogno di una notte d’estate”.
"Sono estremamente felice – ci ha detto il regista Lorenzo Tarocchi - di condividere, ogni anno, il lavoro che questi ragazzi fanno. Devo ringraziarli personalmente uno ad uno perchè tutti i giorni mi insegnano qualcosa. il testo, che metteranno in scena è uno dei più belli che W.S. abbia mai scritto."
La notte di mezz’estate è una notte magica e il titolo ne svela immediatamente l’atmosfera onirica, irreale . Tre mondi si contrappongono: il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della corte), il mondo della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla rappresentazione) e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, delle ombre). Ma i sogni alle volte possono trasformarsi in incubi: il dissidio fra Oberon e Titania che rivela a un certo punto un terribile sconvolgimento nel corso stesso delle stagioni, il rapporto tra Teseo e Ippolita, il conquistatore e la sua preda, la brutalità di certi insulti che gli amanti si scambiano sotto l’influsso delle magie di Puck.
“Sogno di una notte di mezza estate”, scritta in occasione di un matrimonio, è come una serie di scatole cinesi. All’esterno dell’opera ci sono la sposa, lo sposo e il pubblico, all’interno le coppie, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon e i quattro innamorati e nell’opera dentro l’opera, i teatranti, la vicenda di Piramo e Tisbe.
In questo mondo stregato domina il capriccio, il dispotismo di Oberon che attraverso Puck gioca con i mortali e con Titania, per imporre il suo dominio.
La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con un suo distinto linguaggio: quello delle fate, quello degli amanti e quello degli artigiani, .Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve. Un richiamo alla malinconia che accompagna tutta la vicenda.
(cit.Riccardo Cavallo).
La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con un suo distinto linguaggio: quello delle fate, quello degli amanti e quello degli artigiani, .Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve. Un richiamo alla malinconia che accompagna tutta la vicenda.
(cit.Riccardo Cavallo).
“Mi preme ricordare- spiega Tarocchi – che tutti i giovani attori hanno iniziato a recitare nell’ambito dei progetti teatrali realizzati nelle scuole.”
Nel campo pedagogico la creatività ha assunto negli ultimi tempi un ruolo predominante ai fini di un migliore sviluppo sia individuale, sia sociale. Diventa pertanto centrale, costruire percorsi didattici che favoriscano lo sviluppo della creatività, al fine di rendere la scuola un ambiente autenticamente produttivo, capace di mobilitare globalmente i singoli individui come soggetti, le loro energie interiori ed i loro talenti personali.
Il teatro, per la sua natura intrinseca di spazio/tempo separato dalla quotidianità, assume in un contesto formativo lo status di luogo protetto dove sviluppare processi di consapevolezza e di trasformazione dell’individuo, utilizzando le tecniche dell’attore, infatti, si affinano quelle capacità fondamentali per un armonioso auto-sviluppo quali: l’immaginazione, la creatività, la competenza emotiva, la capacità di osservazione, l’imitazione, la conoscenza e la gestione del proprio corpo.
Il teatro incontra la pedagogia nel porre in rilievo il ragazzo con la sua personalità e la sua espressività, senza tralasciare però la metodologia di relazione.
Il teatro, per la sua natura intrinseca di spazio/tempo separato dalla quotidianità, assume in un contesto formativo lo status di luogo protetto dove sviluppare processi di consapevolezza e di trasformazione dell’individuo, utilizzando le tecniche dell’attore, infatti, si affinano quelle capacità fondamentali per un armonioso auto-sviluppo quali: l’immaginazione, la creatività, la competenza emotiva, la capacità di osservazione, l’imitazione, la conoscenza e la gestione del proprio corpo.
Il teatro incontra la pedagogia nel porre in rilievo il ragazzo con la sua personalità e la sua espressività, senza tralasciare però la metodologia di relazione.
L’obiettivo è quello di farlo crescere attraverso un percorso individuale inserito in un lavoro di gruppo, questo significa che si stimoleranno anche le competenze relazionali quali la conoscenza reciproca, la condivisione degli spazi, la cooperazione, la valorizzazione dell’eterogeneità.
Per le sue valenze formative, il teatro quindi entra nella scuola a pieno titolo e non come un semplice riempitivo, non si tratta di una mera “spettacolarizzazione”, ma di un’azione che mira alla crescita dei ragazzi e ciò non avviene soltanto quando si alza il sipario, ma tramite un’evoluzione frutto di tutto il lavoro che c’è prima dal piantare chiodi su di una quinta, al ripetere mille volte una battuta.
Spesso si parla di portare il teatro a scuola, ma ciò si riduce altrettanto spesso, al fornire qualche battuta da imparare a memoria, (il cosiddetto copione) ai ragazzi , a fornire loro uno spazio scenico dove potersi esibire davanti a parenti ed amici. Ferma restando l’importanza anche della fase finale di messa in scena, l’interesse andrebbe però soprattutto posto su come rendere il teatro un mezzo di effettivo apprendimento emotivo. (cit. Emanuela Carosi).
Per le sue valenze formative, il teatro quindi entra nella scuola a pieno titolo e non come un semplice riempitivo, non si tratta di una mera “spettacolarizzazione”, ma di un’azione che mira alla crescita dei ragazzi e ciò non avviene soltanto quando si alza il sipario, ma tramite un’evoluzione frutto di tutto il lavoro che c’è prima dal piantare chiodi su di una quinta, al ripetere mille volte una battuta.
Spesso si parla di portare il teatro a scuola, ma ciò si riduce altrettanto spesso, al fornire qualche battuta da imparare a memoria, (il cosiddetto copione) ai ragazzi , a fornire loro uno spazio scenico dove potersi esibire davanti a parenti ed amici. Ferma restando l’importanza anche della fase finale di messa in scena, l’interesse andrebbe però soprattutto posto su come rendere il teatro un mezzo di effettivo apprendimento emotivo. (cit. Emanuela Carosi).
“Vorrei ringraziare – conclude Lorenzo Tarocchi – il sindaco e tutto il Comune di Quarrata per la disponibilità dello spazio di Villa La Magia. E’ attraverso queste iniziative infatti che si cela un esempio concreto per far crescere questo paese”.
Prevendita dei biglietti aperta presso la libreria Fahrenheit 451 in piazza Risorgimento a Quarrata.
A.B.
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