ROMA-PISTOIA_ “Fare chiarezza sul futuro di una importante azienda italiana come la AnsaldoBreda dopo le recenti notizie sulla rescissione del contratto con Belgio e Olanda e le indiscrezioni relative alla volontà di vendere l’azienda e più in generale di dismissione di un settore che cresce del 3,5 per cento a livello globale e che è da ritenersi strategico per la politica industriale in Italia”.
È quanto chiede il gruppo del Pd al presidente del Consiglio e ai ministri dei Trasporti e dello Sviluppo in una interpellanza urgente di cui sono primi firmatari il segretario nazionale Guglielmo Epifani e i deputati Caterina Bini, Edoardo Fanucci e Leonardo Impegno; l’interpellanza è stata firmata anche dai deputati democratici eletti in Toscani e in Campania.
I deputati chiedono al governo di “affrontare la riorganizzazione di Finmeccanica nella quale rientrano le vicende legate all’AnsaldoBreda che rappresenta una delle aziende leader nel campo dei trasporti ferrotranviari la cui competitività è stata dimostrata negli anni. Gli stabilimenti dell’azienda contano oltre 2250 dipendenti che hanno acquisito negli anni un grande patrimonio di competenza. Le numerose indiscrezioni sull’interessamento di Generale Elettric e di Hitachi hanno creato preoccupazione nei lavoratori e nelle rappresentanze istituzionali. A questa situazione di incertezza si sono aggiunte preoccupanti notizie rispetto alla rescissione del contratto da 260 milioni di euro per i treni Fyra V250 con Belgio e Olanda”.
I deputati chiedono al governo di “affrontare la riorganizzazione di Finmeccanica nella quale rientrano le vicende legate all’AnsaldoBreda che rappresenta una delle aziende leader nel campo dei trasporti ferrotranviari la cui competitività è stata dimostrata negli anni. Gli stabilimenti dell’azienda contano oltre 2250 dipendenti che hanno acquisito negli anni un grande patrimonio di competenza. Le numerose indiscrezioni sull’interessamento di Generale Elettric e di Hitachi hanno creato preoccupazione nei lavoratori e nelle rappresentanze istituzionali. A questa situazione di incertezza si sono aggiunte preoccupanti notizie rispetto alla rescissione del contratto da 260 milioni di euro per i treni Fyra V250 con Belgio e Olanda”.
Ecco di seguito il testo della interpellanza:
INTERPELLANZA URGENTE
I Sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dello sviluppo economico
Premesso che,
l’AnsaldoBreda rappresenta una delle aziende leader nel campo dei trasporti ferrotranviari, la cui competitività è stata ampiamente dimostrata negli anni con l'acquisizione di commesse rilevanti anche da parte di diversi paesi europei;
I Sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dello sviluppo economico
Premesso che,
l’AnsaldoBreda rappresenta una delle aziende leader nel campo dei trasporti ferrotranviari, la cui competitività è stata ampiamente dimostrata negli anni con l'acquisizione di commesse rilevanti anche da parte di diversi paesi europei;
da diversi anni ormai, le prospettive dell'azienda Ansaldo Breda sono legate alla necessità di una riorganizzazione complessiva di Finmeccanica, di cui il Governo detiene la golden share;
non è chiaro se il settore civile sia considerato o meno strategico da parte di Finmeccanica e se il governo voglia puntare su una strategia industriale per il Paese centrata sul sistema della mobilità sostenibile, in particolare sul settore ferrotranviario, settore che non è in crisi a livello internazionale e che potrebbe trovare nel nostro Paese un punto di riferimento importante;
la Regione Toscana ha costituito il distretto tecnologico ferroviario per valorizzare una produzione centrale per il proprio territorio, in Regione Campania invece, si è concentrata la manutenzione della flotta TRENITALIA Frecciarossa e nella sede di Napoli l’azienda produce e verifica materiale rotabile e tutta la componentistica con apparecchiature all’avanguardia nel mondo;
Finmeccanica a fine luglio 2011 ha dichiarato di voler dismettere l’azienda, l’unica impresa italiana nelle costruzioni ferroviarie e da quel momento, è iniziata una forte mobilitazione delle Istituzioni regionali e locali e delle forze sindacali;
gli stabilimenti Ansaldobreda, presenti in Campania, Toscana, Calabria e Sicilia contano oltre 2250 dipendenti, senza considerare l'indotto; le maestranze hanno acquisito negli anni un grande patrimonio di conoscenze e di esperienze in termini di ricerca, di know how e innovazione del prodotto, fornendo così un decisivo contributo alla competitività del gruppo sui relativi mercati nazionali ed esteri;
negli ultimi tempi, numerose indiscrezioni sono emerse rispetto alla vendita di Ansaldo Breda, come l’interesse di General Electric ed Hitachi, con conseguente preoccupazione da parte dei lavoratori e delle rappresentanze istituzionali e sindacali;
negli ultimi tempi, alla situazione di incertezza fin qui riportata, si sono aggiunte preoccupanti notizie, rispetto alla rescissione del contratto da 260 milioni di euro per i treni Fyra V250 di Ansaldo Breda, con Belgio e Olanda;
non è chiaro se il settore civile sia considerato o meno strategico da parte di Finmeccanica e se il governo voglia puntare su una strategia industriale per il Paese centrata sul sistema della mobilità sostenibile, in particolare sul settore ferrotranviario, settore che non è in crisi a livello internazionale e che potrebbe trovare nel nostro Paese un punto di riferimento importante;
la Regione Toscana ha costituito il distretto tecnologico ferroviario per valorizzare una produzione centrale per il proprio territorio, in Regione Campania invece, si è concentrata la manutenzione della flotta TRENITALIA Frecciarossa e nella sede di Napoli l’azienda produce e verifica materiale rotabile e tutta la componentistica con apparecchiature all’avanguardia nel mondo;
Finmeccanica a fine luglio 2011 ha dichiarato di voler dismettere l’azienda, l’unica impresa italiana nelle costruzioni ferroviarie e da quel momento, è iniziata una forte mobilitazione delle Istituzioni regionali e locali e delle forze sindacali;
gli stabilimenti Ansaldobreda, presenti in Campania, Toscana, Calabria e Sicilia contano oltre 2250 dipendenti, senza considerare l'indotto; le maestranze hanno acquisito negli anni un grande patrimonio di conoscenze e di esperienze in termini di ricerca, di know how e innovazione del prodotto, fornendo così un decisivo contributo alla competitività del gruppo sui relativi mercati nazionali ed esteri;
negli ultimi tempi, numerose indiscrezioni sono emerse rispetto alla vendita di Ansaldo Breda, come l’interesse di General Electric ed Hitachi, con conseguente preoccupazione da parte dei lavoratori e delle rappresentanze istituzionali e sindacali;
negli ultimi tempi, alla situazione di incertezza fin qui riportata, si sono aggiunte preoccupanti notizie, rispetto alla rescissione del contratto da 260 milioni di euro per i treni Fyra V250 di Ansaldo Breda, con Belgio e Olanda;
a questo si aggiunge la contestuale accusa mossa contro Ansaldo Breda di cause tecniche, alla base della volontà di rompere gli accordi, con conseguente discredito nei confronti dell’azienda, della produzione ferrotranviaria italiana e dell’Italia stessa;
per sapere:
-se il Governo intenda affrontare la questione delle necessaria riorganizzazione di Finmeccanica, e come le vicende legate all’azienda AnsaldoBreda si inseriscano in un quadro complessivo di sviluppo e di crescita per il sistema ferrotranviario italiano;
se rispondano al vero le indiscrezioni relative alla volontà di vendere AnsaldoBreda e, più in generale, alla volontà di dismissione di un settore che cresce del 3,5% nel mondo e che quindi è da ritenersi strategico per la politica industriale del Paese;
in che modo il Governo intende seguire la vicenda della commessa Belgio-Olanda che, rischia di assumere un significato che va ben al di là dei meri rapporti contrattuali fra un’azienda ed i propri committenti, mettendo a repentaglio un settore fondamentale per le prospettive di crescita e sviluppo del nostro Paese.
EPIFANI, BINI, IMPEGNO, FANUCCI, VELO, MANCIULLI, DECARO, PAOLUCCI,
SALVATORE PICCOLO, LOSACCO, PICIERNO, BRESSA, ROSATO, GIACOMELLI,
SERENI, SANI, BOSSA, AMENDOLA, PIERDOMENICO MARTINO, CENNI, ERMINI, CARBONE, LOTTI, PARRINI, FARAONE, FAMIGLIETTI, PICCOLI NARDELLI, MARCO DONATI, BIFFONI, ANZALDI, MELILLI, CUPERLO, BENAMATI, BONIFAZI, GIORGIO PICCOLO
SALVATORE PICCOLO, LOSACCO, PICIERNO, BRESSA, ROSATO, GIACOMELLI,
SERENI, SANI, BOSSA, AMENDOLA, PIERDOMENICO MARTINO, CENNI, ERMINI, CARBONE, LOTTI, PARRINI, FARAONE, FAMIGLIETTI, PICCOLI NARDELLI, MARCO DONATI, BIFFONI, ANZALDI, MELILLI, CUPERLO, BENAMATI, BONIFAZI, GIORGIO PICCOLO
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Fonte: Comunicato Stampa
1 commento:
Su AnsaldoBreda interpellanza urgente al governo con primo firmatario Epifani
"Abbiamo predisposto nei giorni scorsi un'interpellanza urgente sulla questione AnsaldoBreda.
L'interpellanza urgente obbliga il governo a rispondere in aula in tempi rapidi. Per tali ragioni
ogni deputato non ne può sottoscrivere più di una al mese e, per dimostrare l'urgenza, la stessa
interpellanza deve essere sottoscritta da almeno 30 deputati. Abbiamo raccolto 35 firme per lo più
di deputati toscani e campani, ma anche di altre regioni. La vera notizia però è che l'interpellanza
avrà come primo firmatario il Segretario del Pd e Presidente della Commissione Attività Produttive
alla Camera dei Deputati, Guglielmo Epifani. Abbiamo chiesto al segretario di sottoscrivere questo
atto per dare maggior peso politico e consideriamo, quindi, il fatto che abbia accettato un elemento
di grande rilievo, per una questione che interessa così da vicino il nostro territorio." così i deputati
Caterina Bini ed Edoardo Fanucci commentano l'interpellanza su AnsaldoBreda.
L'interpellanza verrà discussa in aula probabilmente la settimana prossima, sarà visibile in diretta
web e sui canali satellitari e vede come primi firmatari, dopo il Segretario nazionale, la deputata
Bini, Impegno (deputato campano) e Fanucci.
Nel testo dell'interpellanza si chiama in causa il governo sulla questione della recente commessa
Belgio Olanda, su quella più generale della presenza del settore ferroviario nella strategia e nella
politica industriale del paese, sul rapporto di Finmeccanica con il settore civile, sulle ipotesi di
dismissione dell'azienda.
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