Cari consiglieri
ci apprestiamo a varare la manovra di bilancio per l’esercizio 2013 in una situazione di assoluta incertezza politica e normativa.
La proroga per legge del termine di approvazione del bilancio di previsione prima al 30 giugno 2013 e, soltanto recentemente, al 30 settembre 2013 è sintomatica delle difficoltà e dell’instabilità che gravano sulla finanza degli enti locali.Parlare di quadro normativo mutevole è quasi fare un complimento al legislatore.
Siamo di fronte alla schizofrenia più assoluta, basti pensare all’introduzione dell’IMU in via sperimentale con il d.l. 201/2011, sostanzialmente rivista con la Legge di stabilità per il 2013 ed infine sospesa, relativamente alle abitazioni principali, pertinenze, fabbricati strumentali all’attività agricola e terreni agricoli, fino a settembre prossimo con il d.l. 35/2013; oppure alla TARES, introdotta con il d.l. 201/2011 e ampiamente modificata sempre con il d.l. 35/2013.
La causa di tutta questa schizofrenia è da ricercarsi nell’immobilismo parlamentare il più delle volte bloccato da veti incrociati delle diverse parti politiche che sostengono l’attuale governo.
Tutto questo mentre i dati economici e occupazionali segnano, purtroppo, livelli insostenibili in termini di minor produzione industriale e di disoccupazione soprattutto giovanile.
Tutto questo mentre i dati economici e occupazionali segnano, purtroppo, livelli insostenibili in termini di minor produzione industriale e di disoccupazione soprattutto giovanile.
Nel rispetto dei parametri europei circa il rapporto deficit/pil tutti gli ultimi governi che si sono succeduti dal 2008 in poi hanno tagliato costantemente la spesa sociale, anziché rivolgere l’attenzione ad altri settori magari improduttivi della spesa pubblica (vedi numero e stipendio dei parlamentari).
Il livello di disoccupazione è preoccupante in quanto generatore di nuova povertà e di incertezza sul futuro delle prossime generazioni.
Anche la questione e la gestione successiva da parte del governo degli “esodati” è sintomatica della situazione che stiamo vivendo nel nostro Paese.
Cito alcuni dati economici che ben evidenziano la situazione descritta:
- i fondi destinati al sociale sono passati da 2 mld 526 milioni del 2009 a 224 milioni di euro del 2012 con una riduzione di circa il 90%;
- in particolare, il fondo nazionale per le politiche sociali istituito nel 1997 per garantire risorse aggiuntive agli enti locali per strutturare servizi a supporto di anziani, disabili, infanzia e famiglie in difficoltà, nel 2008 era pari a 924 milioni di euro. Nel 2013 tale fondo ne prevede appena 44 (milioni di euro)!!
Il fondo per la non autosufficienza non è stato addirittura rifinanziato!
Tutto ciò non poteva che aver riflesso anche sui bilanci comunali.
In particolare per il Comune di Quarrata dal raffronto tra il bilancio assestato 2012 e il preventivo 2013 emergono minori entrate pari a complessivi euro 1.528.000, di cui:
Tutto ciò non poteva che aver riflesso anche sui bilanci comunali.
In particolare per il Comune di Quarrata dal raffronto tra il bilancio assestato 2012 e il preventivo 2013 emergono minori entrate pari a complessivi euro 1.528.000, di cui:
- minori entrate per 627.000 euro derivante dal taglio della Spending review;
- minor entrate a titolo di addizionale comunale per 280.000 euro (la causa è da ricercarsi nelle difficoltà occupazionali del territorio che hanno inciso, di conseguenza sui redditi dichiarati);
- minori entrate per 295.000 euro a titolo di accertamenti ICI sulle annualità pregresse a causa della prescrizione delle annualità recuperabili (sono accertabili gli anni dal 2008 in poi) e per il naturale esaurirsi delle situazioni da controllare visto gli ottimi risultati raggiunti fino ad oggi dal Servizio Entrate;
- minori trasferimenti regionali per euro 149,000
- minori trasferimenti regionali per euro 149,000
- minori entrate da sanzioni al CdS per euro 60.000
Non è per niente facile confrontare DIRETTAMENTE i dati 2012 con quelli del 2013, poiché il gettito IMU e il FSR (ora denominato FSC) sono determinati con modalità di calcolo diverse e non equiparabili.
Tuttavia, nel rispetto del principio di invarianza della spesa, per confrontare i dati occorre sommare i dati IMU del gettito base del 2012 (ad aliquote standard) + FSR del 2012 e i dati IMU gettito base (ad aliquote standard) + FSC 2013.
Per intendersi, i 2.000.000 di euro di differenza del gettito 2013 rispetto al 2012, che a prima vista potrebbero ingenerare facili entusiasmi, è interamente compensata dai tagli a valere sul FSC 2013, il quale, come ho già detto, risulta decurtato di ulteriori 627.000 euro.
Non è per niente facile confrontare DIRETTAMENTE i dati 2012 con quelli del 2013, poiché il gettito IMU e il FSR (ora denominato FSC) sono determinati con modalità di calcolo diverse e non equiparabili.
Tuttavia, nel rispetto del principio di invarianza della spesa, per confrontare i dati occorre sommare i dati IMU del gettito base del 2012 (ad aliquote standard) + FSR del 2012 e i dati IMU gettito base (ad aliquote standard) + FSC 2013.
Per intendersi, i 2.000.000 di euro di differenza del gettito 2013 rispetto al 2012, che a prima vista potrebbero ingenerare facili entusiasmi, è interamente compensata dai tagli a valere sul FSC 2013, il quale, come ho già detto, risulta decurtato di ulteriori 627.000 euro.
Quanto alla copertura finanziaria delle minori entrate descritte, questa Amministrazione ha così proceduto:
- PRIMO: la scelta politica fondamentale del bilancio 2013 è stata una sensibile riduzione delle spese, per complessivi euro 1.033,00, come di seguito specificato, PUR NEL MANTENIMENTO DEGLI ATTUALI LIVELLI QUALI-QUANTITATIVI DEI SERVIZI EROGATI AI CITTADINI:
1) – 136.000 euro per ridimensionamento del piano assunzioni del personale: rispetto al piano elaborato per il triennio 2012/2014, per il 2013 sono previste solo due assunzioni di ruolo (n. 1 falegname e n. 1 coordinatore pedagogico) oltre n. 1 disabile. E’ prevista solo n. 1 assunzione a tempo determinato (segretaria del sindaco).
Evidenzio tuttavia come:
- la dotazione organica del personale alla luce della fascia demografica del comune potrebbe avere 1 dipendente ogni 122 abitanti, quindi n. 211 dipendenti
- PRIMO: la scelta politica fondamentale del bilancio 2013 è stata una sensibile riduzione delle spese, per complessivi euro 1.033,00, come di seguito specificato, PUR NEL MANTENIMENTO DEGLI ATTUALI LIVELLI QUALI-QUANTITATIVI DEI SERVIZI EROGATI AI CITTADINI:
1) – 136.000 euro per ridimensionamento del piano assunzioni del personale: rispetto al piano elaborato per il triennio 2012/2014, per il 2013 sono previste solo due assunzioni di ruolo (n. 1 falegname e n. 1 coordinatore pedagogico) oltre n. 1 disabile. E’ prevista solo n. 1 assunzione a tempo determinato (segretaria del sindaco).
Evidenzio tuttavia come:
- la dotazione organica del personale alla luce della fascia demografica del comune potrebbe avere 1 dipendente ogni 122 abitanti, quindi n. 211 dipendenti
- la dotazione organica vigente è stata rideterminata con 157 dipendenti
- I dipendenti in servizio all’1.1.2013 erano n. 141, con un rapporto dipendenti/popolazione di 1/183
- I dipendenti in servizio all’1.1.2013 erano n. 141, con un rapporto dipendenti/popolazione di 1/183
Pertanto, L’AMMINISTRAZIONE non solo NON HA PROBLEMI IN TERMINI DI ECCEDENZA DEL PERSONALE ma anzi il numero di personale in servizio risulta fortemente contenuto.
2) – 49.000 euro per riduzione trasferimenti destinati alla cultura
3) – 8.000 euro per minori trasferimento alle società sportive
4) – 17.000 euro per minori trasferimenti alle società consortili
5) –101.000 di risparmio a seguito di operazioni di razionalizzazione delle spese di funzionamento dell’ente (limitazione gradi caloriferi del riscaldamento; numero e tempo accensione punti di illuminazione pubblica con l’introduzione di riduttori di flusso)
6) Altre riduzioni delle spese di funzionamento dell’ente (cancelleria, riviste, ecc.)
7) Tra le riduzioni di spesa vanno considerati i minori oneri che si verificheranno a seguito della cessione di alcuni veicoli ormai vetusti in possesso dell’Amministrazione comunale
8) - 17/mila riduzione rate mutui per effetto anticipata estinzione del 2012 e non ricorso a nuovi mutui.
Tutto ciò purtroppo non ha impedito la necessità di apportare tagli anche più dolorosi (vedi la manutenzione delle strade e la cura del patrimonio comunale (-145.000 euro) e quelli ai servizi sociali per euro 115.000.
Mi preme ricordare che sono previsti minori stanziamenti di spesa in campo sociale a causa dei tagli dei citati trasferimenti regionali e provinciali.
- SECONDO: solo a seguito dei cospicui tagli sopra elencati, è stato inevitabile agire sulla leva fiscale. Questa amministrazione ha scelto di non indirizzarsi verso l’addizionale comunale all’IRPEF (peraltro già allo 0,7%) ma verso l’IMU, l’imposta che, comunque, anche secondo la riforma federalista, tende a legare il prelievo al territorio, dato anche che i servizi pubblici sono fruiti dai cittadini del comune.
Le minori entrate sopra evidenziate (euro 1.528.000) sono state fronteggiate con la revisione delle aliquote IMU per un maggior gettito EFFETTIVO a titolo di IMU di Euro 495/mila.
2) – 49.000 euro per riduzione trasferimenti destinati alla cultura
3) – 8.000 euro per minori trasferimento alle società sportive
4) – 17.000 euro per minori trasferimenti alle società consortili
5) –101.000 di risparmio a seguito di operazioni di razionalizzazione delle spese di funzionamento dell’ente (limitazione gradi caloriferi del riscaldamento; numero e tempo accensione punti di illuminazione pubblica con l’introduzione di riduttori di flusso)
6) Altre riduzioni delle spese di funzionamento dell’ente (cancelleria, riviste, ecc.)
7) Tra le riduzioni di spesa vanno considerati i minori oneri che si verificheranno a seguito della cessione di alcuni veicoli ormai vetusti in possesso dell’Amministrazione comunale
8) - 17/mila riduzione rate mutui per effetto anticipata estinzione del 2012 e non ricorso a nuovi mutui.
Tutto ciò purtroppo non ha impedito la necessità di apportare tagli anche più dolorosi (vedi la manutenzione delle strade e la cura del patrimonio comunale (-145.000 euro) e quelli ai servizi sociali per euro 115.000.
Mi preme ricordare che sono previsti minori stanziamenti di spesa in campo sociale a causa dei tagli dei citati trasferimenti regionali e provinciali.
- SECONDO: solo a seguito dei cospicui tagli sopra elencati, è stato inevitabile agire sulla leva fiscale. Questa amministrazione ha scelto di non indirizzarsi verso l’addizionale comunale all’IRPEF (peraltro già allo 0,7%) ma verso l’IMU, l’imposta che, comunque, anche secondo la riforma federalista, tende a legare il prelievo al territorio, dato anche che i servizi pubblici sono fruiti dai cittadini del comune.
Le minori entrate sopra evidenziate (euro 1.528.000) sono state fronteggiate con la revisione delle aliquote IMU per un maggior gettito EFFETTIVO a titolo di IMU di Euro 495/mila.
IMU: L’imposta municipale propria sostituisce per la componente immobiliare l’ICI, l’Irpef e le relative addizionali (regionale e comunale) dovute in relazione ai redditi fondiari concernenti i beni non locati.
Per l'anno di imposta 2013 è riservato allo Stato il gettito IMU dei fabbricati di categoria catastale “D” fino a concorrenza dell'aliquota standard dello 0,76 per cento.
Il gettito derivante dall'incremento dell'aliquota standard (per Quarrata pari allo 0,1%, poiché l'aliquota base è dello 0,86%) è di spettanza comunale.
Per il saldo di dicembre i contribuenti dovranno tener conto delle nuove aliquote per l'anno 2013 che sono state così stabilite:
a) aliquota base dello 0,86 per cento;
FATTISPECIE COMPRESE:
GLI IMMOBILI LOCATI A CANONE LIBERO;
IMMOBILI CONCESSI IN USO GRATUITO A PARENTI DI 1° GRADO (COMODATO)
NEGOZI, OPIFICI (CATEGORIA CATASTALE “D”), UFFICI, PERTINENZE IMMOBILI NON LOCATI
AREE EDIFICABILI
TERRENI AGRICOLI
b) aliquota per gli immobili destinati ad abitazione principale e relative pertinenze (nella misura massima di una per ciascuna categoria catastale C2, C6, C7): 0,53 per cento;
c) aliquota per le abitazioni concesse con contratto di locazione concordato e relative pertinenze (nella misura massima di una per ciascuna categoria catastale C/2, C/6, C/7), purchè le stesse siano utilizzate a titolo di abitazione principale dal conduttore: 0,76 per cento;
Per l'anno di imposta 2013 è riservato allo Stato il gettito IMU dei fabbricati di categoria catastale “D” fino a concorrenza dell'aliquota standard dello 0,76 per cento.
Il gettito derivante dall'incremento dell'aliquota standard (per Quarrata pari allo 0,1%, poiché l'aliquota base è dello 0,86%) è di spettanza comunale.
Per il saldo di dicembre i contribuenti dovranno tener conto delle nuove aliquote per l'anno 2013 che sono state così stabilite:
a) aliquota base dello 0,86 per cento;
FATTISPECIE COMPRESE:
GLI IMMOBILI LOCATI A CANONE LIBERO;
IMMOBILI CONCESSI IN USO GRATUITO A PARENTI DI 1° GRADO (COMODATO)
NEGOZI, OPIFICI (CATEGORIA CATASTALE “D”), UFFICI, PERTINENZE IMMOBILI NON LOCATI
AREE EDIFICABILI
TERRENI AGRICOLI
b) aliquota per gli immobili destinati ad abitazione principale e relative pertinenze (nella misura massima di una per ciascuna categoria catastale C2, C6, C7): 0,53 per cento;
c) aliquota per le abitazioni concesse con contratto di locazione concordato e relative pertinenze (nella misura massima di una per ciascuna categoria catastale C/2, C/6, C/7), purchè le stesse siano utilizzate a titolo di abitazione principale dal conduttore: 0,76 per cento;
d) aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale: 0,2 per cento;
e) aliquota per gli immobili ad uso abitativo tenuti a disposizione, di sola categoria catastale “A” (NON LOCATI E CHE NON RIENTRANO NEL PUNTO a) 1,06 per cento;
Si confermano le detrazioni di legge previste per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale come disciplinate dal D.L. n. 201/2011.
E’ considerata adibita ad abitazione principale, e conseguentemente applicando l’aliquota per abitazione principale e la suddetta detrazione, l’abitazione e relative pertinenze possedute a titolo di proprietà e usufrutto da soggetto anziano o disabile che acquisisca la residenza anagrafica presso istituti di cura o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che non sia locata;
e) aliquota per gli immobili ad uso abitativo tenuti a disposizione, di sola categoria catastale “A” (NON LOCATI E CHE NON RIENTRANO NEL PUNTO a) 1,06 per cento;
Si confermano le detrazioni di legge previste per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale come disciplinate dal D.L. n. 201/2011.
E’ considerata adibita ad abitazione principale, e conseguentemente applicando l’aliquota per abitazione principale e la suddetta detrazione, l’abitazione e relative pertinenze possedute a titolo di proprietà e usufrutto da soggetto anziano o disabile che acquisisca la residenza anagrafica presso istituti di cura o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che non sia locata;
Le aliquote e detrazioni descritte decorrono dal 1° gennaio 2013.
E’ importante spiegare perché è stata tolta l’aliquota dello 0,76% ai comodatari di primo grado: l’ottica è quella di una MAGGIORE EQUITA’ POICHE’ I PROPRIETARI GIA’ BENEFICIANO DELLE AGEVOLAZIONI PREVISTE IN TEMA DI IRPEF E ADDIZIONALI (tali beni non sono infatti dichiarati ai fini del reddito personale).
Il quadro d’insieme che questa Amministrazione fronteggia è caratterizzato da una serie di altre problematiche, tra cui una forte limitazione sul lato investimenti (Opere pubbliche e manutenzioni straordinarie ed altri interventi sul territorio) per i vincoli derivanti dall’attuale sistema di funzionamento del patto di stabilità interno.
Nonostante queste difficoltà, comunque, il Comune di Quarrata non ha debiti arretrati da saldare, in virtù anche di una programmazione dei lavori e dei pagamenti volta a non violare le norme sempre più stringenti in materia di rispetto dei tempi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione.
E’ importante spiegare perché è stata tolta l’aliquota dello 0,76% ai comodatari di primo grado: l’ottica è quella di una MAGGIORE EQUITA’ POICHE’ I PROPRIETARI GIA’ BENEFICIANO DELLE AGEVOLAZIONI PREVISTE IN TEMA DI IRPEF E ADDIZIONALI (tali beni non sono infatti dichiarati ai fini del reddito personale).
Il quadro d’insieme che questa Amministrazione fronteggia è caratterizzato da una serie di altre problematiche, tra cui una forte limitazione sul lato investimenti (Opere pubbliche e manutenzioni straordinarie ed altri interventi sul territorio) per i vincoli derivanti dall’attuale sistema di funzionamento del patto di stabilità interno.
Nonostante queste difficoltà, comunque, il Comune di Quarrata non ha debiti arretrati da saldare, in virtù anche di una programmazione dei lavori e dei pagamenti volta a non violare le norme sempre più stringenti in materia di rispetto dei tempi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione.
TARES
- tributo istituito dall'art. 14 del D.L. n. 201/2011 convertito dalla legge n. 214/2011 ha istituito a decorrere dal 01.01.2013, in sostituzione di Tarsu e Tia
- la disciplina è stata oggetto di modifica ad opera del DL 35/2013
- tributo istituito dall'art. 14 del D.L. n. 201/2011 convertito dalla legge n. 214/2011 ha istituito a decorrere dal 01.01.2013, in sostituzione di Tarsu e Tia
- la disciplina è stata oggetto di modifica ad opera del DL 35/2013
- con deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 17.6.2013 è stato approvato il Regolamento della Tares
Lo stesso regolamento prevede che possano essere deliberate ulteriori agevolazioni, non coperte dalla tariffa ma finanziate con fondi di bilancio.
A tal proposito si evidenzia che la nostra Amministrazione ha confermato per il 2013 le agevolazioni previste già per la TIA, stanziando euro 83.000,00 a favore dei cittadini che si trovano in specifiche condizioni economiche e di disagio sociale, secondo i dati ISEE. Per la concessione di questi benefici occorre presentare apposita domanda, in base ad avviso pubblico di prossima pubblicazione.
- con deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 17.6.2013, , è stato approvato il piano finanziario per l’anno 2013, redatto da Cis Srl.
- sulla base dello stesso piano, il C.C. deve approvare le tariffe del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi da applicare alle utenze domestiche e non domestiche per ciascun anno solare, definite nelle due componenti della quota fissa e della quota variabile,
Si propone di:
- con deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 17.6.2013, , è stato approvato il piano finanziario per l’anno 2013, redatto da Cis Srl.
- sulla base dello stesso piano, il C.C. deve approvare le tariffe del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi da applicare alle utenze domestiche e non domestiche per ciascun anno solare, definite nelle due componenti della quota fissa e della quota variabile,
Si propone di:
1) confermare i coefficienti Kb, Kc e Kd di cui al Decreto Presidente della Repubblica n. 158/1999 nella misura già prevista negli anni precedenti relativamente al prelievo della Tariffa di Igiene
2) approvare la ripartizione del costo complessivo del piano finanziario TARES 2013 tra utenze domestiche e utenze non domestiche, rispettivamente nella misura del 55,05% e del 44,95%;
3) approvare il piano tariffario, così come da delibera.
2) approvare la ripartizione del costo complessivo del piano finanziario TARES 2013 tra utenze domestiche e utenze non domestiche, rispettivamente nella misura del 55,05% e del 44,95%;
3) approvare il piano tariffario, così come da delibera.
Si ricorda che, ai sensi delle disposizioni di cui al D.L. 8 aprile 2013, n. 35, per il solo anno 2013, la maggiorazione standard pari a 0,30 euro per metro quadrato è riservata allo Stato, è versata in un’unica soluzione unitamente all’ultima rata del tributo e i comuni non possono aumentare tale maggiorazione standard.
Conclusioni:
La manovra di bilancio 2013 non è esattamente quella che avevamo pensato per la nostra comunità ma è quanto di meglio siamo riusciti a prevedere per non incidere pesantemente in un momento di particolare tensione economica e sociale.
Conclusioni:
La manovra di bilancio 2013 non è esattamente quella che avevamo pensato per la nostra comunità ma è quanto di meglio siamo riusciti a prevedere per non incidere pesantemente in un momento di particolare tensione economica e sociale.
Se gli organi istituzionali a livello nazionale non capiscono che l’obiettivo da raggiungere non deve essere un mero rispetto di parametri numerici, bensì la ricerca di una economia fondata sul lavoro, sui diritti, sulla sostenibilità ambientale e sociale, le conseguenze per tutti saranno ancora più pesanti, anche su base locale.
E’ pertanto necessario un modello di sviluppo economico basato sulla equità sociale e ambientale, diritti dei lavoratori e del welfare e di cittadinanza, e che metta al centro un modello di istruzione e formazione capace di far crescere il Paese in termini qualitativi.
Non si può pensare di uscire dalla crisi economica attuale senza procedere ad una redistribuzione della ricchezza detenuta da meno del 10% della popolazione, andando verso una tassazione più equa che si incentri sulla lotta alle rendite da capitale e ad una vera lotta all’evasione fiscale.
Su quest’ultimo punto mi preme sottolineare come l’Amministrazione di Quarrata, di concerto con Agliana e Montale sta portando avanti un progetto congiunto di lotta all’evasione fiscale finalizzato ad incrementare il controllo di tutte quelle situazioni che potrebbero portare a distorsioni in termini di minore equità sociale tra i cittadini.
Serve pertanto una politica fiscale di favore per il lavoro, i beni comuni, l’ambiente e la produzione di beni e servizi pubblici e sociali.
Non si può pensare di uscire dalla crisi economica attuale senza procedere ad una redistribuzione della ricchezza detenuta da meno del 10% della popolazione, andando verso una tassazione più equa che si incentri sulla lotta alle rendite da capitale e ad una vera lotta all’evasione fiscale.
Su quest’ultimo punto mi preme sottolineare come l’Amministrazione di Quarrata, di concerto con Agliana e Montale sta portando avanti un progetto congiunto di lotta all’evasione fiscale finalizzato ad incrementare il controllo di tutte quelle situazioni che potrebbero portare a distorsioni in termini di minore equità sociale tra i cittadini.
Serve pertanto una politica fiscale di favore per il lavoro, i beni comuni, l’ambiente e la produzione di beni e servizi pubblici e sociali.
Si ringrazia l'assessore Musumeci per la disponibilità mostrata
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