mercoledì 26 giugno 2013

Centrali operative 118 di area vasta/ Si del consiglio comunale alla mozione del Pdl per una comune "battaglia trasversale" in difesa degli interessi del territorio. "Il criterio dell'accentramento a tutti i costi della struttura a Firenze provocherebbe una maggiorazione della spesa, una inefficienza dei servizi e un depauperamento dei territori periferici".


SERRAVALLE PISTOIESE_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo: 
Ieri sera, durante la seduta del Consiglio Comunale, la nostra mozione sulle Centrali Operative 118 di area vasta, ha ottenuto voto favorevole all'unanimità. Con nostra grande soddisfazione l'assemblea si è dichiarata disposta ad intraprendere una battaglia trasversale alle varie forze politiche e agli schieramenti per difendere gli interessi del territorio, secondo logica e buon senso. 
Facendo riferimento al nuovo quadro normativo in materia di sanità, costituito dalla Legge Regionale 81/2012 (Misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria) e dalla Delibera GRT n. 1235 del 28 dicembre 2012 (Azioni di riordino dei servizi del Sistema Sanitario Regionale), le quali prevedono la riduzione del numero delle Centrali Operative 118 da 12 a 3 - una per ciascuna area vasta- abbiamo voluto impegnare la Giunta Comunale e in primo luogo il Sindaco, in qualità di garante del diritto alla salute dei cittadini e in qualità di membro della Conferenza dei Sindaci della provincia di Pistoia, a chiedere alla Regione Toscana di riconoscere Pistoia quale soluzione di ubicazione della Centrale Operativa di area vasta Firenze-Prato-Pistoia. Infatti la legge invita non a costruire nuove centrali, ma, in un'ottica di contenimento dei costi, a individuare una tra quelle già esistenti all'interno di ogni area vasta, che naturalmente dovrà essere ampliata e ristrutturata per far fronte al maggiore bacino di utenza. La nostra richiesta non è dettata né da rivalse campanilistiche né da interessi di partito, ma scaturisce dalla lettura di dati oggettivi e incontrovertibili. 
Il primo dato evidente e indiscutibile è che Pistoia costituisce la sede più idonea per la Centrale Operativa di area vasta, sia dal punto di vista qualitativo che da quello economico. La Centrale pistoiese, infatti, rappresenta secondo riconoscimenti unanimi una eccellenza non solo sul piano dell'efficienza e dell'efficacia del servizio offerto, a livello regionale e nazionale, ma anche sul piano dell'arricchimento del territorio. Inoltre è quella che meglio risponde ai parametri e requisiti organizzativo-funzionali richiesti dalla normativa di riferimento: si tratterebbe solo di ampliare e potenziare strumenti già presenti, per una spesa preventivata di circa 300.000 euro, a fronte dei 6 milioni di euro che servirebbero per adeguare la sede di Firenze, che sembrerebbe quella più quotata a livello regionale, secondo una illogica mentalità di accentramento delle strutture e dei servizi.
Un altro importante aspetto da non sottovalutare è lo stretto rapporto di collaborazione venuto a crearsi sul territorio tra la Centrale Operativa di Pistoia e le associazioni di volontariato, come la CRI e la Misericordia, impegnate nel settore del trasporto sanitario, le quali mediante legge sono state inserite a tutti gli effetti, come partners paritetici e insostituibili, all'interno del Sistema Sanitario Regionale. Optando per un'altra soluzione si verrebbe ad interrompere questo proficuo sodalizio, ormai consolidato nel tempo, mortificando di fatto il lavoro e l'impegno gratuito profuso da tante persone generose in questa forma di volontariato.
Il criterio dell'accentramento a tutti i costi, che sembra essere quello predominante in Regione, provocherebbe quindi non solo una maggiorazione della spesa, non solo una inefficienza dei servizi, ma anche un depauperamento dei territori periferici con una loro conseguente e irragionevole discriminazione.

Il Gruppo Consiliare PdL

Roberto Bardelli
Elena Bardelli

 
Fonte: Comunicato Stampa

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