QUARRATA_ Dallo scorso 9 maggio, a seguito della riorganizzazione del servizio di TPL su tutta l’area provinciale, quasi tutte le linee che transitano sul territorio del Comune di Quarrata hanno subito modifiche, tagli o rimodulazioni.A seguito di ciò, in questi giorni sono pervenute alla Amministrazione Comunale numerosissime proteste di cittadini che segnalano come a seguito di questo riassetto, si sono verificati notevoli disagi specialmente per la Linea 51 che garantisce il collegamento fra Quarrata e Firenze.
La problematica maggiormente emersa è che per questa linea vengono utilizzati esclusivamente mezzi tipicamente “urbani” (gli autobus color arancio) benché il tragitto coperto sia essenzialmente extraurbano. Questi mezzi, progettati per tragitti brevi, risultano essere inadatti a un viaggio lungo come quello da Quarrata a Firenze che ha un tempo di percorrenza di circa un ora. Quasi tutti i passeggeri infatti sono costretti a rimanere in piedi per l’intero il tragitto, dato il limitato numero di posti a sedere, e anche quelli che trovano posto hanno non poche difficoltà causate dalle eccessive vibrazioni del mezzo e dall’impossibilità di poter appoggiare la testa durante il tragitto.
L’Amministrazione ha accolto totalmente le proteste presentate dai cittadini, per la maggior parte pendolari e persone anziane, e ha inviato oggi una lettera indirizzata alla Provincia di Pistoia e alla Regione Toscana affinché intervengano presso l’Azienda erogatrice del servizi.
La richiesta di cui il Comune si è fatto carico a nome di tutti i cittadini, è che per la linea 51 venga l’utilizzo dei vecchi autobus blu, più idonei per l’attività extraurbana, almeno limitatamente agli orari di maggior utenza.
Fonte: Ufficio Stampa del Comune di Quarrata
2 commenti:
Non solo, che tengano conto anche dei continui ritardi che ci sono dal 9 maggio quando hanno messo in servizio gli autobus arancioni urbani.
Infatti ieri il bus delle 12.55 a Quarrata è arrivato con 25 minuti di ritardo, al Poggio ne aveva 31 di ritardo, per non parlare dell'orario di arrivo a Firenze e dei ritardi che si accumulano anche sulla tratta di ritorno.
Ieri alcuni hanno chiesto spiegazioni all'autista, anche lui allarmato di fronte a tanto menefreghismo da parte dell'azienda, che ha risposto :
-1- Non ci sono sufficienti autobus autorizzati al servizio, per cui se una corsa arriva in ritardo a Pistoia di consegunza ripartirà in ritardo, a maggior ragione se proviene da un'altra linea.
Ciò anche se dal 9 maggio ci siano molti più autobus soprattutto blu in giacenza al deposito a Pistoia, giorno da quale sulla linea 51 (Pistoia-Quarrata-Fi) hanno tagliato il 50% delle corse nei feriali ed il 66% nei festivi.
-2- Hanno cambiato i turni di lavoro agli autisti, ora con un orario molto più stringente tra i cambi di corsa, per cui se un autista arriva da una certa linea ed ha un ritardo di conseguenza si ripercuoterà anche sulla linea successiva assegnatoli.
-3- Essendo bus urbani a gas che a circa 60 km/h viaggiano già quasi al massimo dei giri con un frastuono infernale e notevoli vibrazioni, mantenendo tale velocità in breve il motore va in ebollizione e di conseguenza si guasta.
Ormai la situazione è al collasso.
Aggiungo io che gli autisti ci mettono del loro per peggiorare la situazione.
Per ben due volte in 8 giorni sono stata costretta a scendere ad Olmi perchè l'autista del bus della linea 51 proveniente da Firenze, si è rifiutato di effettuare il percorso regolamentare via Quarrata-Valenzatico, ed andando invece diritto al semaforo di Olmi verso Pistoia.
L'ultima volta è successo sabato 21 maggio, la corsa partita alle 21.25 da Firenze non ha svoltato a destra al semaforo, ed alle mie rimostranze l'autista è stato anche molto sgarbato.
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