sabato 23 novembre 2013

Agricoltura sociale, bilancio positivo per il progetto "Verdura a Km 0". Coinvolto il centro per autistici "Villa Nesti" di Vignole.


QUARRATA-PRATO_ Il progetto pilota per l'agricoltura sociale, finanziato a Prato dalla Regione Toscana, modello di esperienza riuscita, nato sulla base del bando regionale per il sostegno dell’agricoltura sociale pubblicato nel 2012 e rivolto ad enti e associazioni che si occupano di accoglienza di persone con disabilità e svantaggio, sarà rifinanziato.
Tra le associazioni che hanno colto al volo l’opportunità offerta dall’assessorato alla agricoltura della Regione c’è anche la Fondazione Opera Santa Rita di Prato, presieduta da Roberto Macrì, che sul territorio quarratino gestisce il centro per autistici di Villa Nesti in via di Mezzo tra Vignole e Caserana.
Proprio qui nei terreni adiacenti la Villa, residenza per persone con autismo, la Fondazione Opera Santa Rita, grazie ai contributi regionali, ha attivato un progetto che coinvolge cinque persone con autismo medio-grave.
Il progetto è seguito da operatori specializzati nel trattamento dell’autismo. Affiancati da un agronomo. E’ stata pure attivata una progettazione di lavoro specifica che è supportata dall’equipe clinica del centro per autismo Silvio Politano.
Sono nate coltivazioni sia orticole che ornamentali con l’utilizzo di un terreno di oltre mezzo ettaro e di un’ampia serra professionale. Gli ortaggi prodotti vengono commercializzati presso il punto vendita Colto e comprato, aperto tutte le mattine in viale Piave a Prato.


Oltre alla Fondazione Opera Santa Rita il progetto per la verdura a Km zero coinvolge l’azienda agricola Rigoccioli, la Polisportiva Aurora e Di.A.Psi.Gra.
Le associazioni oltre a vincere il bando hanno creato una rete virtuosa tra loro e con gli specialisti dell’Asl 4 di Prato facendo diventare questa esperienza un progetto pilota dove all’inserimento socio-terapeutico si associa anche una attività di studio che valuta criticità, vantaggi e miglioramenti da proporre.
Il punto sul progetto che vede appunto le persone con disabilità al centro di un lavoro di produzione di verdura a km zero “che fa bene a chi la mangia ma anche a chi la coltiva” è stato fatto stamani a palazzo Buonamici a Prato alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Salvadori, del presidente della Provincia Lamberto Gestri e dell’assessore al Sociale del Comune di Prato Dante Modanelli.
Per le associazioni sono intervenuti Fedele Raho dell’Azienda agricola di Rigoccioli, Roberto Macrì per la Fondazione Opera Santa Rita, Claudio Martini della Polisportiva Aurora e Giorgio Cioni dell’Associazione Di.A.Psi.Gra.
Abbiamo fatto un bando per attività agricole che, com’era l’intento ha funzionato egregiamente anche dal punto di vista sociale e umano. Su questa strada dobbiamo proseguire per creare percorsi che siano terapeutici ma si portino a una esperienza di lavoro vero, l’obiettivo è la dignità del lavoro”, ha detto l’assessore Salvadori.
 
A.B.

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