mercoledì 13 novembre 2013

"Perchè voglio aiutare Matteo Renzi": l'ex coordinatore dell'Idv di Pistoia Michele Parronchi spiega la sua scelta. "Non ci può essere cambiamento se non c'è svecchiamento della classe dirigente".


PISTOIA_ Lunedì scorso ha "rotto gli indugi" con un post sul suo profilo Facebook e subito ha scatenato una serie di commenti pro e contro l'appoggio annunciato a favore di un comitato per Matteo Renzi. Per meglio chiarire la propria posizione Michele Parronchi, ex assessore provinciale nonchè ex coordinatore provinciale dell'Idv ci ha inviato il seguente comunicato che volentieri pubblichiamo. Alla base della sua scelta la condivisione dell'obiettivo politico e cioè la volontà più volte espressa dal sindaco di Firenze di "svecchiare una classe politica logora da vetuste congetture".
 
Non con poco dolore e molta titubanza ho lasciato alla sua storia il partito che ho fondato a Pistoia 13 anni fa.

Un percorso spesso travagliato, ma bello e ricco di esperienze che ora lascio ad altri senza entrare nel merito della mia decisione.
Oggi però sento la necessitá di condividere un altro ed importante obbiettivo, un principio che reputo sostanziale per migliorare le sorti del mio paese.
Ecco perché, da uomo di sinistra quale sono, da persona che ha come personaggio storico e politico di riferimento Sandro Pertini, non posso che appoggiare Matteo Renzi.
Sicuramente qualcuno obbietterá sulla mia scelta, ma dopo qualche anno passato in politica sono arrivato ad una semplice ed inequivocabile conclusione: non ci puó essere cambiamento, non é possibile dare spazio ad una reale socialdemocrazia moderna se non c`é svecchiamento della classe dirigente.
Gli stessi che ora parlano di progetti o programmi di sinistra, in modo anche accattivante e forbito, sono gli stessi che da trent`anni a questa parte hanno fatto di tutto affinché niente si facesse.
Abbiamo ascoltato parole che ci hanno riempito il cuore per poi essere traditi dall`esempio.
Ed allora ben venga Matteo con i suoi eventuali errori ed eventuali sue contraddizioni, ma con uno scopo ben preciso e delineato: il rinnovamento delle idee e delle persone.
Non un fatto anagrafico, ma pura e semplice capacitá di essere nuovi dentro.
Michele Parronchi

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