sabato 16 novembre 2013

"Siamo una azienda di idraulici". Il presidente di Publiacqua Vannoni presenta gli investimenti per Quarrata. Streaming e microfoni in sala "a singhiozzo".


QUARRATA_ Il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni insieme ai propri tecnici e ad una rappresentanza dell’azienda Asl 3 di Pistoia sono stati ospiti del consiglio comunale “aperto” convocato per discutere di “Qualità delle acque fornite a Quarrata e piani futuri riguardanti la gestione del servizio idrico “. Giovedì sera non c’ è stato il pienone di altre occasioni (anche perché era stata annunciata la trasmissione in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Quarrata). Purtroppo si sono registrate alcune interruzioni con pause di 10-15 minuti ognuna che non hanno contribuito agli spettatori di cogliere il senso di alcuni interventi.
Ci sono stati anche “guasti” tecnici nel consiglio stesso sempre a livello di audio. Dopo un breve saluto introduttivo da parte del sindaco Marco Mazzanti il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni è entrato nella questione ribadendo l’importanza dell’incontro propedeutico all’approvazione da parte del consiglio stesso del piano triennale degli interventi. A conclusione della serata dopo avere ascoltato gli interventi dei cittadini e dei consiglieri comunali (su cui torneremo eventualmente in un altro post) ha preso tre impegni: analisi della radioattività sull’acqua; una ripartizione a tre tra Comune, Publiacqua e cittadini per risolvere il problema di mancanza di acquedotto di via Pontassio-Passaiole; di rivedersi il prossimo anno per non lasciare i discorsi a mezzo.
“Ho preso l’impegno di visitare tutti i 49 sindaci che fanno parte di Publiacqua per individuare e stabilire le priorità, e le necessità di intervento a garanzia dell’efficacia del servizio.. Le publi-aziende sono fatte in primo luogo di persone ed è attraverso il dialogo che riusciamo a costruire qualcosa. Prima di essere il presidente di Publiacqua sono infatti un cittadino che usufruisce dei servizi". Ha così esordito. Parlando quindi di investimenti ha detto:
"Per Quarrata abbiamo in programma interventi su acquedotto, fognatura e impianti di distribuzione (quale la potabilizzazione e la depurazione). Per quanto riguarda la rete idrica prevediamo di sostituire le reti vetuste di alcune strade come via Montemagno, via Covona, via Vecchia Fiorentina I Tronco, via don Minzioni (acqua e fognatura), via Follonica".
Altra priorità sarà la distrettualizzazione: "Si conta poi di distrettualizzare la rete per un costo che si aggirerà tra i 250 e i 300 mila euro: andremo cioè a suddividere la rete in piccoli tratti chiamati distretti allo scopo di ottenere due risultati: monitorare in tempo reale il funzionamento di ciascun distretto accorgendoci delle perdite; permettere a tutti i distretti di usufrure della stessa qualità nel medesimo arco temporale. Attualmente ci sono sul territorio quarratino alcune strade dove si verificano spesso abbassamenti di pressione: tra questi via Montalbano, via XXV Aprile, via della Madonna, via Galilei, via Cimabue, piazza Giovanni XXIII. La nostra intenzione è di portare queste zone e queste strade ad una pressione in esercizio pari alle altre zone (da un bar e mezzo a 3 Bar) in maniera tale da garantire a tutti dello stesso servizio”.
 
Per quanto riguarda la fognatura due saranno i casi più evidenti: Publiacqua interverrà su via di Seano e via don Minzoni. Previsto anche il rinnovo e il rifacimento del collegamento con l’autostrada dell’acqua.
“L’intervento in fase di progetto esecutivo potenzierà il collegamento. Altri interventi a cascata a vantaggio del territorio quarratino (che da solo non riesce a coprire il proprio fabbisogno di risorse idriche) saranno quelli previsti sull acquedotto pratese con la realizzazione di impianti di fitodepurazione a carbone presso la falda 1. Da Prato arrivano a Quarrata 25 litri al secondo quando il fabbisogno totale è di 44-45 litri al secondo”.



Dal 1 gennaio al 30 ottobre i tecnici di Publiacqua hanno inoltre pulito 4680 caditoie..Sarà fatto inoltre il progetto di ampliamento del depuratore di via Brunelleschi..
All’intervento di Vannoni sono seguiti a ruota quelli dei rappresentanti dell’Asl 3 di Pistoia e dei tecnici di Publiacqua. E’ stata quindi la volta dei consiglieri comunali (Gabriele Giacomelli, Fiorello Gori) e dei cittadini e rappresentanti di associazioni.
Sono intervenuti: Daniele Manetti (ha richiesto un nome-referente a cui rivolgersi ed ha parlato degli effetti della durezza dell'acqua) , Lido Maccanini (pressione dell'acqua in via Torino), Anna Biancalani (qualità dell'acqua), Hugo Murrone (restituzione per scarichi civili non dovuto essendo sprovvisto del servizio), Rosanna Crocini (Acqua bene comune), Donatella Paganelli; Grazia Campani,  Ginevra Lombardi, Rita Biancalani, Valerio Maraviglia (via Pontassio, 22 famiglie senza acquedotto).
Hanno preso la parola anche i consiglieri comunali Giorgio Innocenti e Flavio Berini. “Publiacqua- ha aggiunto Vannoni - è una azienda di idraulici. Abbiamo l’obiettivo di portare l’acqua nelle case e di depurarla. Anche per questo motivo si sta cercando un partner qualificato sulle certificazioni anche per quanto riguarda la gara per la manutenzione delle reti idriche. Siamo la prima azienda italiana del settore idrico ad avere sposato l’innovazione tecnologica e l’irrompere del mobile con la revisione e la modifica di tutti i processi aziendali coinvolti nella pianificazione, gestione e controllo degli interventi sul campo e siamo tra le prime aziende europee a gestire sistemi a rete e ad avere adottato il WFM su tutti i processi operativi, dalla redazione di un preventivo, alla realizzazione dell’allaccio, dalla sostituzione di un contatore, agli interventi per perdite, dalla manutenzione programmata sugli impianti, all’intervento in emergenza per la rottura di una condotta”.
Il risultato è una maggiore efficacia (tempi ridotti, ottimizzazione degli spostamenti), maggiore efficienza (riduzione dei costi) ma anche qualità ambientale (meno macchine che girano sul territorio, risparmio di carta) e trasparenza e certezza dei dati. Ai nostri tecnici ed operai le segnalazioni di guasti, le richieste di intervento, gli ordini di lavori arrivano su dispositivi portatili con le indicazPortare l’acqua qui a Quarrata - ha concluso - ovviamente costerebbe di più ma abbiamo uno spirito mutualistico tra Comuni”.
 
Andrea Balli

3 commenti:

Alessandro Cialdi ha detto...

Publiacqua, per Quarrata ha in programma questi "investimenti": sostituire la rete bucherellata di alcune vie (Montemagno, Covona, Don Minzoni, Folonica), "distrettualizzare" la rete (in qualche anno); termine per indicare che sezioneranno la rete in porzioni più piccole per tenerle meglio sotto controllo. € 300.000,00 per qualche pozzetto e saracinesca che potevano essere usati per portare l'acqua laddove ancora non c'è (vero, abitanti di via Pontassio?). Poi sistemeranno le fogne di Via Seano e Via Don Minzoni (sono 10 anni che in Via Don Minzoni ad un cittadino un anno si e l'altro pure gli rientra il liquame in casa.....e loro lo sanno eccome lo sanno). Dulcis in fundo, PULIRANNO LE CADITOIE STRADALI! Mecojoni, mi viene di dire......credevo fosse manutenzione ordinaria, io...... Ma il top è che nei prossimi TRE anni faranno il progetto dell'ampliamento del depuratore di Via Brunelleschi. Il progetto, non il depuratore. Tre anni per il progetto.....poi il bando di gara......poi l'appalto......poi finisce, nel 2020, la convenzione tra comune e Publiacque e si riparte daccapo. Ci pigliano tutti per il culo. Prosit!

Anonimo ha detto...

Il 40 % del capitale di Publiacqua, inizialmente partita come società pubblica delle istituzioni locali, è in mano privata (Acea e Suez Environnement) dal 2006, a seguito di una vendita effettuata con gara pubblica. Tali soci privati, consorziati insieme (Acque Blu fiorentine), costituiscono il maggior azionista e gestiscono di fatto l’azienda.
Ora una sentenza definitiva del Consiglio di Stato, depositata il 24 settembre, ha stabilito che la vendita ai soci privati non ha rispettato la normativa sulla libera concorrenza. Acea e Suez Environnement dovranno pagare una multa di 11,3 milioni di euro per aver creato un’intesa restrittiva a discapito della concorrenza, denunciata e sanzionata dall’Antitrust.
Questo fa nascere alcuni interrogativi:
1.I soci privati di Publiacqua hanno diritto alla remunerazione degli investimenti fatti e c’è ne siamo accorti con le bollette. La multa che dovranno pagare la considereranno un investimento da recuperare con gli interessi?
2.La gestione privatistica di Publiacqua è palesemente in contrasto con i risultati del referendum del 2011, anche se sembra assai arduo ritornare alla gestione pubblica e sbattere fuori due ospiti così ingombranti, anche se ci fosse la volontà politica. Oggi però possiamo dire che tale gestione sia due volte illegittima, visto che la vendita del 40% della proprietà ai privati si è svolta con l’imbroglio?
3.Infine possiamo dare ragione a chi da anni dice che l’ingresso dei privati nei servizi pubblici non serve a far scendere i prezzi dei servizi e a creare concorrenza, ma invece a costituire monopoli, posizioni dominanti, cartelli, accordi illegali, a scapito non soltanto della concorrenza ma anche dei consumatori?

Roberto Guazzini

rfabbri ha detto...

Roberto, possiamo dire che il sistema toscano della gestione dei servizi, pensato e attuato da una maggioranza inattaccabile e insostituita da decenni, con una classe dirigente che spesso ha ricoperto incarichi per meriti di appartenenza e non per competenze e capacità gestendo imponenti risorse, si sta rivelando un vero fallimento che ricade poi sulle teste e sulle tasche dei cittadini???
Ma al popolo, evidentemente, va bene così.....
Renata Fabbri