QUARRATA_ Ecco il comunicato del Movimento Cinque Stelle di Quarrata a proposito dell'estinzione del mutuo della piscina di Vignole, all'ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale:
La decisone presa dal Sindaco di Quarrata Marco Mazzanti di estinguere anticipatamente il mutuo contratto per la costruzione della piscina di Vignole, immediatamente dopo l’uscita della notizia che Quarrata5stelle ha presentato un esposto alla Corte dei conti, non fa altro che rafforzare le ipotesi della sussistenza di danni erariali a carico dei nostri amministratori.
“Il Comune ha intrapreso questa strada perché sono venuti meno i presupposti tecnico – finanziari” – cita il comunicato stampa del Comune.
Ci domandiamo quali sono i “presupposti tecnici” che sono venuti meno considerato che i progetti sono stati approvati e i lavori addirittura iniziati e ancora quali sono i “presupposti finanziari” che sono venuti meno visto che i soldi sono in parte già stanziati (fondi europei arrivati dalla Regione per 1 milione e 714 mila euro, sponsorizzazioni ottenute dal partner BCC di Vignole per 2 milioni e 800mila euro) ed in parte previsti a carico dell’UISP di Firenze. Del resto basta navigare sul sito del Comune, sotto la voce PIUSS, per accertarsi della veridicità di tal affermazioni…. almeno che non siano menzogne elettorali quelle riportate sul portale.
Ci domandiamo quali sono i “presupposti tecnici” che sono venuti meno considerato che i progetti sono stati approvati e i lavori addirittura iniziati e ancora quali sono i “presupposti finanziari” che sono venuti meno visto che i soldi sono in parte già stanziati (fondi europei arrivati dalla Regione per 1 milione e 714 mila euro, sponsorizzazioni ottenute dal partner BCC di Vignole per 2 milioni e 800mila euro) ed in parte previsti a carico dell’UISP di Firenze. Del resto basta navigare sul sito del Comune, sotto la voce PIUSS, per accertarsi della veridicità di tal affermazioni…. almeno che non siano menzogne elettorali quelle riportate sul portale.
Quindi questa decisione è stata presa per un altro motivo: hanno sperperato i soldi dei cittadini di Quarrata e per la precisione 200mila euro di interessi passivi dalla data di accensione del mutuo.
Pagavano e pagano (poiché l’estinzione non è ancora avvenuta) un costo improduttivo corrispondente alle rate di ammortamento (comprensive non solo di interessi, ma anche della quota capitale) a fronte di realizzazioni pari a zero.
I lavori sono iniziati sotto il governo del Sindaco Gori nell’ottobre 2010 ed è dall’aprile del 2012 che l’amministrazione Comunale retta dal Sindaco Mazzanti, aveva preso contezza dell’impossibilità di proseguire l’opera, quindi se è come dichiarato dall’ufficio stampa perché hanno aspettato tutto questo tempo per intervenire?
Viene da chiedersi se il mutuo contratto non sia stato illegittimamente utilizzato per finanziare spese diverse da quelle di investimento.
L’estinzione dello stesso a partire dal prossimo anno evita solo l’aggravarsi di una situazione che ha del surreale: i cittadini pagano imposte per coprire interessi di un mutuo per un lavoro che non si realizzerà mai.Questa è, ribadiamo, semplicemente un’azione per arginare il problema in attesa dell’ eventuale invito a dedurre da parte Corte dei conti.
I lavori sono iniziati sotto il governo del Sindaco Gori nell’ottobre 2010 ed è dall’aprile del 2012 che l’amministrazione Comunale retta dal Sindaco Mazzanti, aveva preso contezza dell’impossibilità di proseguire l’opera, quindi se è come dichiarato dall’ufficio stampa perché hanno aspettato tutto questo tempo per intervenire?
Viene da chiedersi se il mutuo contratto non sia stato illegittimamente utilizzato per finanziare spese diverse da quelle di investimento.
L’estinzione dello stesso a partire dal prossimo anno evita solo l’aggravarsi di una situazione che ha del surreale: i cittadini pagano imposte per coprire interessi di un mutuo per un lavoro che non si realizzerà mai.Questa è, ribadiamo, semplicemente un’azione per arginare il problema in attesa dell’ eventuale invito a dedurre da parte Corte dei conti.
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