PISTOIA-PRATO-FIRENZE_ Il 30 novembre prossimo (dalle 8 alle 20) si vota per il rinnovo delle cariche del Consorzio di Bonifica n. 3 Medio Valdarno (che sarà chiamato ad operare su un territorio di oltre 351.000 ettari ricadenti nelle provincie di Firenze, Prato, Pistoia, Siena e Pisa) ed ancora non sono state rese note le liste eccezione fatta per “Territorio Agricoltura Ambiente” che è rappresentativa in particolare della realtà pratese e fiorentina.
Le imminenti elezioni consortili interesseranno cinque comprensori di bonifica: il n. 15: attualmente gestito dal Consorzio di Bonifica "Ombrone Pistoiese Bisenzio"; il n. 16: attualmente gestito dal Consorzio di Bonifica “Area Fiorentina”; il n. 21 e n. 22: attualmente gestiti dal Consorzio di Bonifica “Toscana Centrale; il n. 17: attualmente gestito dall'Unione dei Comuni “Valdarno e Val di Sieve”; e il Comprensorio di Bonifica n. 7. attualmente gestito dall'Unione dei Comuni “Val di Bisenzio”.
L’unica voce che sé è levata sul territorio pistoiese quella della Coldiretti che ha solo diramato un comunicato informativo invitando i cittadini contribuenti dell’attuale Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio ad andare a votare.
L’unica voce che sé è levata sul territorio pistoiese quella della Coldiretti che ha solo diramato un comunicato informativo invitando i cittadini contribuenti dell’attuale Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio ad andare a votare.
Siamo quasi a metà del mese e quasi niente trapela sul fronte pistoiese.
Per l’area della Valdinievole da alcuni giorni si sono mossi i sindaci che hanno diramato una presa di posizione con tanto di candidature.
Sul nostro territorio l’idea che ci siamo fatti raccogliendo alcuni pareri è che i pistoiesi giocheranno piuttosto un “torneo rionale” a confronto delle altre aree che hanno preso seriamente a cuore la partita in gioco.
Ci sarebbero stati contenziosi e liti sulle liste visto che non sono state ancora rese note e dietro a tutto sarebbero in corso “interessi politici (tutti interni al Pd) molto forti”.
Pochi i nomi che circolano: sembra che per Quarrata sia in corsa sia Daniele Manetti, l’attivo rappresentante dei Comitati civici e di Legambiente, ma anche l’ex assessore all’ambiente nonché vicesindaco Marco Meoni da tempo ritiratosi “a tempo pieno” all’interno dell’Anpil della Querciola con un ruolo di primo piano nella gestione di quel pezzo di territorio destinato ad ospitare tra l’altro la cassa di espansione per le acque basse.. Pistoia sembrerebbe arroccata su se stessa, sulle proprie visioni “locali”.
Utile sarebbe un incontro pubblico a livello istituzionale per la presentazione delle liste e dei candidati per promuovere le elezioni ormai prossime.
Date le problematiche a livello idraulico e le numerose alluvioni nonché i progetti strutturali in corso ci si aspetterebbe che sia proprio Quarrata a candidarsi come sede di una simile iniziativa.
Diversamente si sta muovendo invece l’area fiorentina con la “Territorio Agricoltura Ambiente” e tre liste collegate delle quali già è stato reso noto il programma elettorale.
“Il prossimo 30 novembre – si legge nella parte introduttiva del programma fornitoci dal dottor Marco Bottino capocordata del progetto - si svolgeranno le elezioni per il rinnovo degli organi dei Consorzi di Bonifica toscani. Ciò avviene all’indomani di una riforma, la L.R. 79/2012, che riduce a 6 gli enti di bonifica operanti nella nostra regione. Un percorso, quello della legge 79/2012, lungo e difficile ma che alla fine concentrerà sui futuri Consorzi di Bonifica quasi tutte le competenze sul vasto e complesso reticolo idraulico della Toscana. Una sfida che la nostra lista intende cogliere appieno lanciando un modello partecipato di governance del Consorzio di Bonifica n. 3 “Medio Valdarno” che veda i Consorziati, singoli, aziende o enti che essi siano, al centro delle politiche decisionali che questo importante ente metterà in campo in materia di difesa del suolo, agricoltura e più in generale di conservazione e regimentazione di un elemento sempre più importante come la risorsa idrica”.
Diversamente si sta muovendo invece l’area fiorentina con la “Territorio Agricoltura Ambiente” e tre liste collegate delle quali già è stato reso noto il programma elettorale.
“Il prossimo 30 novembre – si legge nella parte introduttiva del programma fornitoci dal dottor Marco Bottino capocordata del progetto - si svolgeranno le elezioni per il rinnovo degli organi dei Consorzi di Bonifica toscani. Ciò avviene all’indomani di una riforma, la L.R. 79/2012, che riduce a 6 gli enti di bonifica operanti nella nostra regione. Un percorso, quello della legge 79/2012, lungo e difficile ma che alla fine concentrerà sui futuri Consorzi di Bonifica quasi tutte le competenze sul vasto e complesso reticolo idraulico della Toscana. Una sfida che la nostra lista intende cogliere appieno lanciando un modello partecipato di governance del Consorzio di Bonifica n. 3 “Medio Valdarno” che veda i Consorziati, singoli, aziende o enti che essi siano, al centro delle politiche decisionali che questo importante ente metterà in campo in materia di difesa del suolo, agricoltura e più in generale di conservazione e regimentazione di un elemento sempre più importante come la risorsa idrica”.
“Non a caso – ci ha detto Marco Bottino - le liste, che collegate fra loro, daranno vita al progetto "Territorio, agricoltura, ambiente" nascono dall’adesione e dalla candidatura di soggetti di diversa provenienza, rappresentanti, nel senso più nobile del termine, vari portatori di interesse, pubblico o privato",
Questo il progetto di governo di “Territorio, agricoltura, ambiente”:
Il Consorzio di Bonifica n. 3 “Medio Valdarno” sarà, per dimensioni, il più popoloso della nostra regione e quello che avrà al suo interno 3 fra le città più importanti della nostra regione, Firenze, Prato e Pistoia. Circa 340.000 saranno i Consorziati chiamati al voto, in un territorio che va dal Mugello alla Val di Bisenzio, dal Chianti, alla Val d’Elsa, da Pistoia a Prato, da Scandicci alla Piana fiorentina passando per Firenze.
Crediamo perciò, vista la dimensione geografica, che un serio progetto di governo debba partire fin da subito da un serrato dialogo con i territori, sviluppato sia attraverso gli enti locali e le organizzazioni professionali agricole che con le associazioni economiche, attraverso l’ascolto di cittadini e associazioni ambientaliste, garantendo così una partecipazione vera alla vita dell’ente. “Il consorziato al centro” potrebbe essere lo slogan giusto con il quale affrontare un processo di nascita del nuovo ente, che si preannuncia complesso e delicato.
La riforma infatti consegna al nuovo Consorzio molte competenze in più rispetto ai vecchi enti e un reticolo idraulico più esteso, mettendoci di fronte ad una sfida affascinante ,stimolante, ma anche ardua da sostenere senza un'idea di governo che pensi a rendere questo nuovo ente forte e autorevole dal punto di vista, tecnico, amministrativo e politico, contrastando da una parte quelle dinamiche che vogliono il tributo di bonifica inutile balzello, i risultati del cui pagamento sono sconosciuti a chi lo paga, dall’altra la tentazione di certa politica di considerare, con la riforma, di aver dato vita ad una vera e propria tassa di scopo da spendere indifferentemente su tutti i territori sia per la manutenzione ordinaria che per quella straordinaria.Questo il progetto di governo di “Territorio, agricoltura, ambiente”:
Il Consorzio di Bonifica n. 3 “Medio Valdarno” sarà, per dimensioni, il più popoloso della nostra regione e quello che avrà al suo interno 3 fra le città più importanti della nostra regione, Firenze, Prato e Pistoia. Circa 340.000 saranno i Consorziati chiamati al voto, in un territorio che va dal Mugello alla Val di Bisenzio, dal Chianti, alla Val d’Elsa, da Pistoia a Prato, da Scandicci alla Piana fiorentina passando per Firenze.
Crediamo perciò, vista la dimensione geografica, che un serio progetto di governo debba partire fin da subito da un serrato dialogo con i territori, sviluppato sia attraverso gli enti locali e le organizzazioni professionali agricole che con le associazioni economiche, attraverso l’ascolto di cittadini e associazioni ambientaliste, garantendo così una partecipazione vera alla vita dell’ente. “Il consorziato al centro” potrebbe essere lo slogan giusto con il quale affrontare un processo di nascita del nuovo ente, che si preannuncia complesso e delicato.
Per attuare questo progetto occorrerà ricercare sia durante la campagna elettorale, che soprattutto dopo, quel consenso largo e diffuso su tutti i territori che ci aiuti a comporre un’assemblea consortile forte prima, una Presidenza autorevole poi, e infine a parlare con i territori attraverso i fatti concreti su tutti i temi principali sui quali il Consorzio può incidere: difesa del suolo, agricoltura e ambiente.
In questo aiuterà senz’altro il riuscire a comporre un’assemblea consortile che sia espressione più larga possibile dei territori, dove i consiglieri siano consapevoli, fin dal momento della loro candidatura, di rappresentare il loro territorio riportandone le istanze e le sensibilità, arricchendo di proposte e contributi le varie fasi della vita dell’Ente”.
“ Trasformare il risultato di questa sfida in un’opportunità per il territorio – si legge poi di seguito nel documento - è fondamentale per garantire un futuro stabile a questo Ente. Il nuovo Comprensorio nasce unendo 5 enti che precedentemente hanno ben lavorato in territori di non sempre facile gestione dal punto di vista idraulico. Cogliere questa sfida utilizzando le energie migliori dei singoli enti sarà la prima cosa da fare, avendo come obiettivo quello di facilitare i processi decisionali e operativi, senza inutili e dannose contrapposizioni sia con i soggetti pubblici che privati con i quali interagiremo. L’Italia già soffoca nell’eccessiva burocrazia e crediamo quindi che il Consorzio debba distinguersi nel divenire un Ente efficace ed efficiente che sia in grado di collaborare con tutti gli altri soggetti, a partire dalla Regione Toscana, oltre ai singoli Enti locali, per finire alle associazioni agricole e datoriali.Da questa collaborazione deve nascere una sempre maggiore incisività nei progetti e nelle politiche territoriali. È questa l’opportunità per sviluppare un Ente solido e forte che dia un contributo importante nel garantire un settore vitale come quello dell’agricoltura, ma che sappia anche rendersi protagonista nella lotta ad una fragilità idraulica che coinvolge sempre di più la nostra Regione".
Andrea Balli
4 commenti:
Ma i consorzi sono stati aboliti da molti anni e sono illegali, perchè qui si continua a doverli pagare?
Barbara Casini (da Facebook)
non sono stati aboliti, bensì riformati e di tutti quelli che c'erano ne rimarranno solo 6 per tutta la Toscana. Sfida importante per il governo del territorio sotto l'aspetto del rischio idraulico e gestiranno importi molto significativi, versati dai contribuenti per la manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua. Per le criticità che abbiamo sul territorio e per la vastità che avrà il nuovo Consorzio (Pistoia con esclusione della Valdinievole, Prato e buona parte della provincia di Firenze, fino ai confini con Siena) sarebbe doveroso che i contribuenti, chiamati al voto, avessero l'opportunità d'essere messi in grado di scegliere consapevolmente. La partecipazione è notoriamente bassa per questo tipo di elezioni, ma gli interessi in gioco per i cittadini sono davvero tanti!
Renata Fabbri (da Facebook)
non sono stati aboliti, bensì riformati e di tutti quelli che c'erano ne rimarranno solo 6 per tutta la Toscana. Sfida importante per il governo del territorio sotto l'aspetto del rischio idraulico e gestiranno importi molto significativi, versati dai contribuenti per la manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua. Per le criticità che abbiamo sul territorio e per la vastità che avrà il nuovo Consorzio (Pistoia con esclusione della Valdinievole, Prato e buona parte della provincia di Firenze, fino ai confini con Siena) sarebbe doveroso che i contribuenti, chiamati al voto, avessero l'opportunità d'essere messi in grado di scegliere consapevolmente. La partecipazione è notoriamente bassa per questo tipo di elezioni, ma gli interessi in gioco per i cittadini sono davvero tanti!
Renata Fabbri (da Facebook)
A me la lettera è arrivata oggi, un po' tardi direi, ma nel nostro comune ultimamente le poste lavorano davvero male e comunque se non c'è una comunicazione su chi è votabile diventa un po' difficile
Barbara Casini (da Facebook)
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