SERRAVALLE PISTOIESE_ Durante il consiglio comunale
di Serravalle Pistoiese del 18 dicembre 2012 era in discussione e approvazione il
“Codice etico “ che rispetto al testo licenziato in Commissioni conteneva lievi
modifiche.
La maggioranza ha votato a
favore, solo il consigliere Gianfilippo Catalano per ragioni diverse si è
astenuto pur riconoscendo la validità del lavoro di stesura e dello studio svolto. L’opposizione
di “Serravalle futura” e ” Popolo
delle libertà” hanno votato contro il provvedimento adducendo varie obbiezioni.
" Come presidente della
Commissione II e come consigliere - scrive Roberto Daghini -, oltre ad avere caldeggiato insieme al
sindaco Patrizio Mungai, l’iniziativa ho avuto un ruolo importante nella sua
stesura. Mi addolora il fatto che le
richieste di trasparenza pre-elettorali degli amici dell’ opposizione abbiano
in questa sede per varie ragioni sollevato eccezioni di vario genere. Questo
perché l’introduzione di una pur minima regola non vincolante, ha prodotto
forse una paura non giustificata e a mio parere inconcepibile perchè lo scopo
del Codice era solo divulgativo e non repressivo. Mi viene da pensare che le
critiche molte volte sollevate dall’opposizione, fossero solo di circostanza.
Il giudizio ora va agli elettori e alla storia. Per quanto mi riguarda
personalmente , prima come cittadino e poi come comunista, sarò il primo a dare
seguito alla firma rendendo pubblici i miei redditi e auspico che anche i
consiglieri di maggioranza facciano lo stesso. Sarebbe un ottimo segnale nei
confronti degli elettori anche perchè è risaputo che l’antipolitica di
oggi nasce anche dalla convinzione che
le persone sono stufe delle belle parole e dei buoni intenti dei politici di
turno senza che queste non abbiano avuto
il seguito nei fatti".
Ecco il Codice definitivo:
Codice etico degli
amministratori del Comune di Serravalle Pistoiese
Premessa
Il Comune di Serravalle Pistoiese ha deciso di
predisporre un Codice etico per valorizzare trasparenza, imparzialità,
giustizia e legalità; l’amministratore, scegliendo di attenersi ai
comportamenti che il Codice indica, si impegna, con un atto ufficiale, a
rafforzare la promozione e la difesa di questi principi, durante il suo
mandato.
Sappiamo
che ci sono precise norme e leggi italiane a regolare la condotta degli
amministratori pubblici, tra cui il testo unico degli Enti locali e in
particolare l’art.58 che regolamenta le cause ostative alle candidature a
incarichi pubblici, sul cui mancato rispetto interviene la magistratura, per
questi motivi il Codice Etico interviene su sulla sfera puramente morale; esso,
infatti, indica quali comportamenti il sottoscrivente si impegna ad adottare,
portandolo, allo stesso tempo, a riaffermare il proprio impegno al rispetto, e
nel far rispettare, i principi democratici di legalità e giustizia.
Con
l’adesione al Codice etico, che è libera, l’amministratore ribadisce dunque la
sua osservanza alle norme della nostra Costituzione e alle leggi della
Repubblica e di adempiere alla funzione che gli è stata affidata, con onore e
disciplina. (art. 54 Costituzione Italiana).
Inoltre
si impegna a rispettare le norme più specifiche del Codice, e quindi a evitare
situazioni di conflitto di interesse, di mantenere un comportamento consono
alla carica che riveste e, infine, ad osservare l’articolo che regola la
possibilità di accettare vantaggi personali e omaggi, pratica che potrebbe dare
l’impressione di interferire, o influenzare, il suo pubblico operato.
Le
disposizioni del presente Codice Etico costituiscono quindi specificazioni
degli obblighi generali di diligenza, lealtà, onestà, trasparenza, correttezza
e imparzialità che qualificano l’esercizio delle funzioni di pubblica
responsabilità da parte degli amministratori.
Il Codice Etico, infine, non è inteso come uno
strumento rigido ma uno strumento duttile che potrà essere integrato da nuove
norme che il consiglio comunale riterrà utile inserire.
Articolo
n.1
Il Codice Etico per il pubblico amministratore di Serravalle Pistoiese tiene presente i principi e le leggi della Repubblica Italiana che l’aderente rispetta e che si impegna a tutelare.
L’adesione al Codice Etico è libera e vincola,
moralmente, il sottoscrivente al rispetto delle sue disposizioni.
Possono aderire: sindaco, assessori, consiglieri comunali e gli amministratori alle
società partecipate .
Articolo n.2
a) precisare di essere a piena conoscenza delle
norme del presente Codice.
b) indicare gli enti, le aziende, le
istituzioni, le organizzazioni, le associazioni e i club di cui fa parte,
impegnandosi a dare ogni ulteriore comunicazione entro dieci giorni
dall’eventuale modifica.
c) deve impegnarsi a svolgere con diligenza e
onore le proprie funzioni, nel rispetto dell’articolo 54 della Costituzione
italiana, dando prontamente, puntualmente e pubblicamente giustificazione ogni
volta che sarà assente ai lavori del consiglio comunale.
d) deve altresì impegnarsi al rispetto dei
principi del buon andamento e dell’imparzialità dell’amministrazione pubblica,
non anteponendo mai il suo interesse privato, o altrui particolare, al pubblico
interesse.
Articolo 3
Fermo restando l’obbligo di astensione nei casi
previsti dalla legge, e nei casi in cui sussista un interesse diretto e
personale in merito all’oggetto della decisione, l'amministratore si impegna:
a) ad
utilizzare il diritto di accesso agli atti e alle informazioni conosciute per
ragioni d’ufficio con le cautele necessarie ad evitare che sia ottenuto
indebitamente un vantaggio personale che abbia arrecato un danno a terzi;
b) a garantire una piena trasparenza
patrimoniale fornendo, tramite la pubblicazione sul sito dell’amministrazione,
i dati riguardanti le attività professionali svolte, i redditi percepiti, gli
incarichi ricevuti, nonché ai potenziali conflitti di interesse.
c) si
dimette, oppure si autosospende immediatamente, in caso di richiesta di rinvio
a giudizio per i delitti di stampo mafioso o altra grave imputazione, quando
sussista una misura cautelare, per una pena minima non inferiore ad due anni di
reclusione, qualunque ne sia la natura. Per quanto non contemplato in questa
norma
fanno fede le leggi vigenti, tra le quali anche
l’art. 59 del testo unico degli Enti locali D.igs.n.267/2000.
Articolo 4
a) la sussistenza di interessi personali
dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli
partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o
indiretto;
b) di rapporti di affari, o di lavoro, con
persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle
decisioni cui l’amministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti
non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilità previste dalla
legge o da altre norme;
c) di vincoli di coniugi o, parentela, affinità, entro il quarto grado di parentela oppure l’appartenenza a categorie, associazioni e gruppi, in virtù della quale l’amministratore acquisisca un vantaggio personale da decisioni cui egli partecipa.
Articolo 5
L'amministratore deve astenersi dall'esercizio
delle proprie funzioni o dall’utilizzo delle prerogative legate alla sua carica
nell'interesse particolare di individui o di gruppi, a discapito del bene
comune.
Articolo 6
Nell’esercizio del proprio mandato deve operare
con imparzialità, assumere le decisioni nella massima trasparenza e respingere
qualsiasi pressione indebita rendendola pubblica ed eventualmente, dove si
riscontrino le condizioni, avviando azione penale a tutela della pubblica
amministrazione. Deve osservare e praticare un comportamento consono al proprio
ruolo sia nell’ambito istituzionale sia nell’espletamento del proprio
mandato. Più precisamente:
a) assumere atteggiamenti rispettosi delle idee
e delle opinioni di tutti gli amministratori e i rappresentanti politici, pur
nella normale conflittualità dialettica;
b) favorire la più ampia libertà di
espressione;
c) evitare toni e linguaggio che sottintendano
messaggi di aggressività e di prevaricazione.
Articolo 7
L’amministratore non può accettare per sé,
congiunti, familiari o affini, regali eccedenti il valore usuale dei doni, di
circa 100 euro , scambiati in occasione di ricorrenze o festività da impiegati
negli uffici, nei servizi, nelle società e nelle altre organizzazioni
partecipate, controllate dal comune, ovvero da concessionari dell’ente o da
gestori di pubblici servizi da esso affidati, da privati che hanno rapporti di
natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.), o che
hanno domandato od ottenuto licenze e concessioni da essa nell’ambito di procedimenti nei quali abbia
svolto una funzione decisionale di istruttoria, non accetta alcun tipo di
vantaggio o altra utilità che sia indirettamente riconducibile a prestazioni
erogate da detti uffici, servizi e organizzazioni.
Articolo 8
La sua funzione deve essere intesa come di
indirizzo politico-morale come avviene in gran parte delle amministrazioni
pubbliche e private, dei paesi democratici.
Norma
per la trasparenza dei redditi e
dell’attività politica degli amministratori Serravallini
Entro un
mese dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, i consiglieri
comunali di Serravalle dovrebbero comunicare alla segreteria comunale il
reddito lordo, i beni mobili e immobili dichiarati l’anno precedente. Questi
dati devono essere resi pubblici e
inseriti in una cartella elettronica biografica di ogni singolo consigliere,
ben visibile nella pagina internet del comune di Serravalle. Inoltre per
rendere ancora più trasparente l’attività politica vanno inseriti anche le
presenze in consiglio comunale e commissioni consiliari. L’adesione a ciò deve
avere carattere non vincolante e nel rispetto della normativa sulla legge della privacy. Si
invita l’amministrazione a redigere una scheda biografica di ogni
eletto,corredata di foto, dati
anagrafici, gruppo politico in cui è stato eletto, professione, redditi e
attività politica svolta durante il mandato aggiornata con cadenza semestrale.
Questo per rendere ancora più visibile e trasparente agli elettori la
conoscenza dei consiglieri eletti, come
avviene in gran parte dei comuni italiani.
Fonte: Roberto Daghini - Consigliere comunale “Centro
sinistra per Serravalle” presidente
Commissione II
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