PISTOIA_ Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
La centrale a turbogas della Repower nel bel mezzo dei vivai
pistoiesi è un regalo di Natale che avremmo preferito non ricevere. Di fatto,
seppur in presenza di una Valutazione di Impatto Ambientale giudicata
favorevolmente dalla Giunta Regionale Toscana, per la Coldiretti di Pistoia non
si tratta di una opera che potrà far bene al territorio.
La Coldiretti è entrata diverse volte
nel merito analizzando le documentazioni prodotte dalla Repower e chiedendo al
mondo scientifico libero ed indipendente delle Università toscane di esprimersi
in tal senso approfondendo in modo imparziale i dati e producendo deduzioni e
controdeduzioni in grado di supportare con cognizione di causa le ragioni di un
No alla Repower.
Ma nemmeno questo è bastato a fermare gli interessi economici
legati alla costruzione della Centrale che, se realizzata, produrrà inquinanti
per decine e decine di anni.
La Repower nei suoi documenti ovviamente minimizza
tutti gli impatti inquinanti e li giudica trascurabili, ma come ognuno può ben
immaginare si tratta di valutazioni di parte. Gli aspetti che appaiono trascurati
sono fondamentalmente due: il primo relativo alla salute pubblica già
infatti esistono persone, movimenti, associazioni, che giudicano non idonea la
localizzazione di una centrale da 245 Megawatt a soli 5 km dal centro di
Pistoia. Probabilmente sono le stesse persone che respireranno le polveri
sottili che intaseranno i loro polmoni , che dovranno convivere con l’odore
acre di gas bruciato, e che, come è successo in altri siti in Italia,
solo dopo una ventina di anni ci si renderà conto del potere inquinante:
vedi l’esperienza dell’Ilva di Taranto o di Porto Marghera.
Il secondo motivo è
di carattere economico, legato alle attività vivaistiche pistoiesi, che
vedranno diminuito il proprio appeal a causa della presenza di una fonte
inquinante ed impattante di tale misura, dopo che le stesse aziende avranno
investito, come già stanno facendo, ingenti somme di denaro per avere accesso
alle certificazioni ambientali e di qualità per competere in un mercato sempre
più globalizzato.
Pistoia oggi è un giardino che tiene alla sua immagine;
domani con la Repower non sarà più la stessa cosa. Allora il danno sarà già fatto e coloro che
hanno redatto la Valutazione di Impatto Ambientale saranno lontani ed altrove,
ovvero gli stessi politici che l’ hanno approvata saranno in un buen retiro in
pensione e i nuovi diranno che non è colpa loro, essendo appena arrivati.
E
cosa resterà alle future generazioni? Oggi ne siamo ipotecando il futuro, senza
chieder loro cosa ne pensano.
Un altro sviluppo è ancora possibile, uno
sviluppo che salvaguardi l’ambiente ponendo attenzione a preservare l’uso delle
risorse e del territorio, facendo leva sulle attività che generano esternalità
positive ed abbelliscono il territorio pistoiese, rendendolo unico a tutti
coloro che, per lavoro, necessità o svago, lo visitano.
E’ nostro dovere
sollevare le coscienze, fare appello a tutti coloro che, foss’anche solo per il
principio di precauzione o di cautela, si possano unire, non per mero
campanilismo o antagonismo politico, ma per saggezza e lungimiranza nei
riguardi di una minaccia concreta, un vero attentato all’ambiente, alle
persone, al futuro dei pistoiesi.
Il
Direttore Coldiretti Pistoia
Vincenzo Tropiano
Fonte: Comunicato Stampa-Coldiretti Pistoia
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