mercoledì 24 ottobre 2012

"Con la variante 2 confermati progetti concreti e migliorativi". Il sindaco Patrizio Mungai risponde a Gianni Manigrasso. "Ecco cosa è stato votato per quanto riguarda le Rocchine e la Cava Bruni".

 

 
SERRAVALLE PISTOIESE_ Dopo l'approvazione da parte del consiglio comunale e l'intervento di Gianni Manigrasso (Serravalle Futura) sulla Variante 2 registriamo oggi la posizione del sindaco Patrizio Mungai:

“Le scelte politiche dell’attuale amministrazione sono, e saranno, sempre mosse dal preciso intento di migliorare, in maniera ragionevole, e non certo con progetti impraticabili e populisti, il territorio di Serravalle Pistoiese. Per questo, restiamo fermamente convinti nel voler attuare il progetto di riqualificazione degli impianti sportivi, che finanzieremo con la vendita di immobili comunali, che saranno dismessi, ma che metteremo sul mercato immobiliare solo quando la congiuntura economica consentirà di non svenderli" – esordisce così il sindaco Patrizio Mungai in risposta alle dichiarazioni diffuse dal consigliere Manigrasso. 

"Vorrei inoltre precisare alla nostra comunità cosa è stato votato nella Variante 2, per quanto riguarda Rocchine e Cava Bruni”.
“La modifica dell’articolo 28 delinea proprio scenari diversi da quelli prospettati da Manigrasso per “Le Rocchine” perché con essa si vieta, in maniera chiara ed inequivocabile, la possibilità di inserire soppalchi nelle strutture dove il controsoffitto viene rimosso”.
L’integrazione al comma 12 recita, infatti: “Sono inoltre esclusi i volumi delle porzioni di sottotetto aperti a “faccia-vista” per la sola parte eccedente l’altezza minima di legge dei singoli vani, con la precisazione che tali volumi non potranno essere cumulati per dare origine a nuove unità immobiliari oltre quelle stabilite dalla Convenzione Urbanistica, né per realizzare nuove superfici utili, anche per soppalchi, né ad un aumento delle capacità ricettive degli ospiti della struttura.”
“Quindi – riprende il Sindaco Mungai - se fossero inseriti dei soppalchi, ci troveremmo di fronte ad un abuso edilizio. Il progetto de “Le Rocchine” è una scommessa per tutto il territorio: avere una struttura turistica di alto livello, se funzionante anche perché bella, porterà benefici ad altre attività locali e prestigio a tutto il comune”.
“Infine, la Cava Bruni: uno squarcio nella montagna, chiusa da anni. Pericolosa per la possibilità di caduta di massi e dove sono stati rinvenuti anche rifiuti abbandonati. Il nostro intento – sottolinea - è stato anzitutto proprio quello di evitare che degradasse a discarica, quindi esattamente l’opposto da quanto afferma Manigrasso; ma non ci siamo limitati a questo. Abbiamo deciso di recuperarla e per questo ci siamo indirizzati verso un progetto di "rinaturalizzazione". Tutto questo lo si farà con terre e rocce di scavo, anche in previsione di un’eventuale ripresa del progetto del raddoppio della ferrovia. Se questi lavori partissero, senza esserci preoccupati della collocazione delle terre da scavo, la popolazione subirebbe un forte disagio”.
“A differenza di altri – conclude Mungai- noi sappiamo dove stiamo andando e, soprattutto, dove vogliamo portare Serravalle. E questo lo facciamo senza sventolare progetti impraticabili, di facile presa per la gente. Per migliorare la vivibilità, e la bellezza del nostro territorio, siamo disposti anche ad aspettare, ad attendere i tempi giusti, senza svendite e senza paura nel prendere decisioni politiche quando queste ci sembrano giuste per la nostra gente”.
 
Fonte: Ufficio Stampa-Comune di Serravalle Pistoiese

 

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