PISTOIA– Si è svolta questa mattina presso la sala riunioni della Questura una affollata assemblea con tutti i poliziotti della provincia alla presenza delle massime cariche istituzionali del SAP, il Sindacato Autonomo di Polizia.
Al centro della riunione i problemi relativi al personale in divisa, alla luce dei tagli operati dalla spending review. Anche il Questore Maurizio Manzo ha portato i suoi saluti ai poliziotti che riempivano la sala riunioni.
Nella stessa mattinata, il Segretario Generale del sindacato, Nicola Tanzi, insieme al Portavoce Nazionale Massimo Montebove, al Segretario Regionale per
Queste le dichiarazioni rilasciate dal Segretario Generale del SAP,
Nicola Tanzi:
"Sono venuto a Pistoia per dimostrare vicinanza al personale
sui vari problemi determinati dai tagli alle risorse determinati dalla spendine
review del Governo. Non a caso il 23 ottobre abbiamo manifestato in tutta
Italia, a Roma come a Firenze, e abbiamo incontrato il presidente del consiglio
per avere garanzie circa la tutela della specificità della nostra professione.
Ho incontrato stamani il sindaco di Pistoia e con lui abbiamo condiviso
l'opportunità di portare avanti con forza la battaglia per la nuova Questura, nonostante
i tagli della spending review. Il mio impegno, già nei prossimi giorni, a Roma
sarà quello di valutare tutte le strade possibili per trovare soluzioni concrete".
Queste le dichiarazioni
rilasciate dal Segretario Provinciale del SAP di Pistoia, Andrea Carobbi Corso :
“Continueremo a portare avanti la battaglia per la nuova Questura non escludendo
alcuna strada e forti di una collaborazione con il Comune di Pistoia che su
questa problematica si è dimostrato attento e sensibile. Anche l’incontro che
si è svolto oggi tra una delegazione del primo sindacato di polizia della città
e il sindaco Samuele Bertinelli costituisce la dimostrazione che l’intera
comunità pistoiese non intende tirarsi indietro. Anzi, l’idea comune è che si
possano ricercare soluzioni congiunte e soprattutto praticabili. Siamo
consapevoli delle difficoltà economiche italiane, ma non si possono tagliare ai
cittadini servizi essenziali come la sicurezza, la sanità e la scuola. Per noi
si tratta di tre “S” assolutamente irrinunciabili”.
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