PISTOIA. Domani in tutta Italia davanti alle presidenze delle Regioni, le donne e gli uomini in uniforme dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, manifesteranno la propria indignazione per le scelte scellerate del governo Monti che destrutturano ed annullano il diritto dei cittadini italiani ad avere sicurezza, difesa e soccorso pubblico efficienti ed adeguati alle nuove e piu' complicate sfide del futuro.
Il Sap (Sindacato Automomo Polizia) manifesterà insieme ad altre sigle sindacali del comparto(Siulp, Sap, Ugl, Sappe, Uil, Fns Cisl, Sapaf, Fesifo, Conapo) 'anche a nome dei colleghi militari dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito, Marina ed Aereonautica che, per limiti di legge, non possono manifestare direttamente ma condividono ed appoggiano la protesta.
Ecco il comunicato
diramato oggi:
Il Sap è
mobilitato in tutta Italia per la manifestazione del 23 ottobre che costituisce
l’inizio di un forte percorso di protesta e dissenso per salvaguardare, in
primo luogo, la specificità della professione.
Scendiamo in
piazza assieme alla Consulta Sicurezza (SAP-SAPPe-SAPAF-CONAPO) e alla
stragrande maggioranza dei Sindacati della Polizia di Stato, della Polizia
Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco – oltre
all’adesione dei Cocer – per fare capire ai cittadini che la loro sicurezza è
in pericolo senza una netta e chiara inversione di tendenza delle politiche di
tagli indiscriminati attuate in questi anni e portate avanti anche dal Governo
dei ‘professori’.
Uno Stato democratico che si rispetti non tocca le tre “S” (sicurezza, sanità e scuola) che sono fondamentali per garantire il sereno e quieto vivere dei cittadini.
La crisi
economica non può e non deve essere un alibi perenne per giustificare
razionalizzazioni ingiustificate di spesa, per negare diritti acquisiti, per
ridurre le assunzioni e mantenere il personale in servizio fino ad un’età
geriatrica, per poi mandarlo a casa con una pensione non dignitosa.
Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo e lo grideremo forte a Roma, davanti a Montecitorio e a Palazzo Chigi. Lo grideremo forte in tutta Italia, davanti alle Presidenze delle Regioni, enti che più di altri rappresentano oggi il simbolo dello spreco di denaro pubblico.
Noi a questo gioco al massacro non ci stiamo e lo grideremo forte a Roma, davanti a Montecitorio e a Palazzo Chigi. Lo grideremo forte in tutta Italia, davanti alle Presidenze delle Regioni, enti che più di altri rappresentano oggi il simbolo dello spreco di denaro pubblico.
Fonte: Comunicato Stampa-Sap
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