SERRAVALLE PISTOIESE_ Da dicembre la
stazione ferroviaria di Masotti-Serravalle Pistoiese (con quella di Borgo a
Buggiano) saranno chiuse.
Lo prevede la rimodulazione del contratto di servizio
stipulato tra la Regione Toscana e Trenitalia.
Saranno anche dimezzate le corse
sulla linea ferroviaria Pistoia- Lucca. La
rimodulazione del servizio – secondo la Regione Toscana - oltre a velocizzare i
treni in transito sulla linea Viareggio-Firenze ed a regolare il traffico
ferroviario (con conseguente riduzione della possibilità di ritardi), porterà
ad un risparmio di 4.100.000 euro all’anno, necessari per mantenere funzionale
la rete dei servizi.
L’assessore regionale Luca Ceccobao nell’annunciare le novità
introdotte dal progetto complessivo di velocizzazione e regolarizzazione della
linea Viareggio-Lucca-Pistoia-Prato-Firenze che partirà con il prossimo cambio
di orario di dicembre, ha ribadito che “quattro nuovi treni veloci” uniranno
Lucca e Firenze in un’ora, ci saranno due collegamenti veloci da Viareggio a
Firenze da un’ora e mezzo ed una nuova relazione veloce la mattina da Pistoia e
Prato verso Firenze.
Resta il fatto che tra le sette piccole stazioni
ferroviarie coinvolte da questa riorganizzazione ci sarà anche quella di
Masotti-Serravalle Pistoiese che insieme a quelle di Borgo a Buggiano,
Montecarlo, Porcari, Tassignano, Nozzano e Massarosa essendo molto vicine tra
loro (4-5 km) erano poco utilizzate (circa dal 2 per cento degli utenti
complessivi della linea) e comunque con un’offerta ferroviaria che si sovrappone
a quella su gomma verso le città vicine e le stazioni maggiori.
I frequentatori della stazione ferroviaria di Masotti-Serravalle Pistoiese (Fonte: Trenitalia)
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“Anche se stiamo parlando di
piccoli numeri, la Regione – ha dichiarato l’assessore - vuole tutelare le esigenze di mobilità di
tutti i cittadini e per ciascuna stazione abbiamo valutato con attenzione
soluzioni dedicate. Tutti avranno servizi sostitutivi via bus o collegamenti
con le stazioni vicine. Quello che è certo è che non possiamo, in un momento di
forte riduzione delle risorse pubbliche, mantenere servizi che non vengono
utilizzati e che finiscono per rendere il percorso dei treni sulla linea più
lento, meno appetibile e meno utile per la mobilità dell’intero territorio”.
L’annuncio della chiusura
delle due stazioni ferroviarie sul territorio provinciale ha scatenato in
queste ore molte reazioni soprattutto nel Partito Democratico.
I primi ad
intervenire oggi sono stati con un comunicato congiunto i consiglieri regionali
Caterina Bini e Gianfranco Venturi che si sono dichiarati “amareggiati e
sconvolti” per l’atteggiamento dell’assessore regionale ai trasporti Ceccobao…
“Ieri – si legge nella nota -
Ceccobao ci ha parlato delle chiusura di alcune stazioni nella tratta
Pistoia-Lucca come di una possibilità che la giunta stava vagliando. Oggi
leggiamo che la decisione è già stata presa, con una delibera approvata il 1°
ottobre scorso. Tutto ciò è davvero sconfortante. Nel merito, perché stiamo
parlando di stazioni come Serravalle e Borgo a Buggiano, solo per fare cenno a
quelle in provincia di Pistoia, che svolgono una funzione importante nel
sistema del pendolarismo per lavoro e studio nella Toscana centrale. Nel
metodo, perché non ci facciamo prendere in giro dall’assessore regionale e con
noi i sindaci e le istituzioni locali che non sono stati nemmeno consultati.
Ancora una volta, come già accaduto nel caso della Porrettana, si prendono
decisioni senza ascoltare il territorio. E’ un atteggiamento irricevibile:
chiediamo alla giunta regionale di tornare indietro e ripristinare il
necessario dialogo con le istituzioni locali, nell’interesse dei cittadini
utenti del servizio ferroviario e per riaffermare un primato della mobilità
ferroviaria nella piana tra Lucca, Pistoia e Firenze. Presto, il Consiglio
regionale discuterà della questione perché insieme ai colleghi dei territori
interessati presenteremo un’interrogazione urgente”.
Sempre dal Pd è
intervenuto il segretario provinciale Marco Niccolai che ha parlato di “un
mancato confronto preventivo da parte dell’assessore competente con chi
rappresenta le comunità locali”.
“ Si dovrebbe inoltre dimostrare- scrive a proposito della
decisione di chiusura delle due stazioni pistoiesi - perchè queste stazioni
debbano essere chiuse. Come pendolare constato giornalmente che non c’è alcun
operatore di biglietteria in queste due stazioni e che, già adesso, non molti
treni vi fermano. Quali sono le ragioni di questo taglio? Sicuramente non il
risparmio del personale di biglietteria. Allo stato questa appare dunque solo
una mera riduzione di servizi ai cittadini, senza alcuna giustificazione
evidente, che disincentiva ancora di più l’utilizzo del servizio ferroviario”. “E’
dunque una decisione incomprensibile e inaccettabile nel metodo e nel merito e
rappresenta un altro segno “meno” nel livello dei servizi resi ai cittadini.
Una decisione che contrasteremo in tutte le sedi”.
”Bizzarra” è stata invece definita dall’Udc la decisione
della soppressione delle stazioni presa
dall’assessore regionale Luca Ceccobao.
Proprio di recente Ceccobao aveva
risposto ad una interrogazione sulla velocizzazione della tratta
Pistoia-Montecatini-Lucca presentata dai consiglieri regionali Giuseppe Del
Carlo e Marco Carraresi assicurando il potenziamento della linea con uno
stanziamento di 44 milioni.
“Questa
decisione – spiega il consigliere comunale Udc di Pieve a Nievole Gino
Giulietti – potrebbe causare disagi ai tanti pendolari che invece si
aspettavano un rinforzamento dei servizi viari su rotaia e che in futuro
potrebbero vedersi costretti a raggiungere le stazioni di Pescia o Pistoia”. "Se
queste sono le promesse dell'assessore - conclude Giulietti - non c'e' da stare
tranquilli anche per quanto riguarda il resto degli interventi annunciati come
per esempio la realizzazione di opere viarie propedeutiche all'eliminazione dei
passaggi a livello".
a.b.
1 commento:
Ma vi pare possibile che un dipendente di Trenitalia (Ceccobao) non appoggi il suo datore di lavoro?
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