mercoledì 10 ottobre 2012

Tagli sulla linea ferroviaria Viareggio-Lucca-Pistoia-Prato-Firenze. Chiude anche la stazione di Masotti-Serravalle Pistoiese. Dure reazioni da Pd e Udc

SERRAVALLE PISTOIESE_ Da dicembre la stazione ferroviaria di Masotti-Serravalle Pistoiese (con quella di Borgo a Buggiano) saranno chiuse.
Lo prevede la rimodulazione del contratto di servizio stipulato tra la Regione Toscana e Trenitalia.
Saranno anche dimezzate le corse sulla linea ferroviaria Pistoia- Lucca.  La rimodulazione del servizio – secondo la Regione Toscana - oltre a velocizzare i treni in transito sulla linea Viareggio-Firenze ed a regolare il traffico ferroviario (con conseguente riduzione della possibilità di ritardi), porterà ad un risparmio di 4.100.000 euro all’anno, necessari per mantenere funzionale la rete dei servizi.
L’assessore regionale Luca Ceccobao nell’annunciare le novità introdotte dal progetto complessivo di velocizzazione e regolarizzazione della linea Viareggio-Lucca-Pistoia-Prato-Firenze che partirà con il prossimo cambio di orario di dicembre, ha ribadito che “quattro nuovi treni veloci” uniranno Lucca e Firenze in un’ora, ci saranno due collegamenti veloci da Viareggio a Firenze da un’ora e mezzo ed una nuova relazione veloce la mattina da Pistoia e Prato verso Firenze.
Resta il fatto che tra le sette piccole stazioni ferroviarie coinvolte da questa riorganizzazione ci sarà anche quella di Masotti-Serravalle Pistoiese che insieme a quelle di Borgo a Buggiano, Montecarlo, Porcari, Tassignano, Nozzano e Massarosa essendo molto vicine tra loro (4-5 km) erano poco utilizzate (circa dal 2 per cento degli utenti complessivi della linea) e comunque con un’offerta ferroviaria che si sovrappone a quella su gomma verso le città vicine e le stazioni maggiori.
I frequentatori della stazione ferroviaria di Masotti-Serravalle Pistoiese (Fonte: Trenitalia)
Anche se stiamo parlando di piccoli numeri, la Regione – ha dichiarato l’assessore -  vuole tutelare le esigenze di mobilità di tutti i cittadini e per ciascuna stazione abbiamo valutato con attenzione soluzioni dedicate. Tutti avranno servizi sostitutivi via bus o collegamenti con le stazioni vicine. Quello che è certo è che non possiamo, in un momento di forte riduzione delle risorse pubbliche, mantenere servizi che non vengono utilizzati e che finiscono per rendere il percorso dei treni sulla linea più lento, meno appetibile e meno utile per la mobilità dell’intero territorio”.
L’annuncio della chiusura delle due stazioni ferroviarie sul territorio provinciale ha scatenato in queste ore molte reazioni soprattutto nel Partito Democratico.
I primi ad intervenire oggi sono stati con un comunicato congiunto i consiglieri regionali Caterina Bini e Gianfranco Venturi che si sono dichiarati “amareggiati e sconvolti” per l’atteggiamento dell’assessore regionale ai trasporti Ceccobao
“Ieri – si legge nella nota - Ceccobao ci ha parlato delle chiusura di alcune stazioni nella tratta Pistoia-Lucca come di una possibilità che la giunta stava vagliando. Oggi leggiamo che la decisione è già stata presa, con una delibera approvata il 1° ottobre scorso. Tutto ciò è davvero sconfortante. Nel merito, perché stiamo parlando di stazioni come Serravalle e Borgo a Buggiano, solo per fare cenno a quelle in provincia di Pistoia, che svolgono una funzione importante nel sistema del pendolarismo per lavoro e studio nella Toscana centrale. Nel metodo, perché non ci facciamo prendere in giro dall’assessore regionale e con noi i sindaci e le istituzioni locali che non sono stati nemmeno consultati. Ancora una volta, come già accaduto nel caso della Porrettana, si prendono decisioni senza ascoltare il territorio. E’ un atteggiamento irricevibile: chiediamo alla giunta regionale di tornare indietro e ripristinare il necessario dialogo con le istituzioni locali, nell’interesse dei cittadini utenti del servizio ferroviario e per riaffermare un primato della mobilità ferroviaria nella piana tra Lucca, Pistoia e Firenze. Presto, il Consiglio regionale discuterà della questione perché insieme ai colleghi dei territori interessati presenteremo un’interrogazione urgente”.
 
Sempre dal Pd è intervenuto il segretario provinciale Marco Niccolai che ha parlato di “un mancato confronto preventivo da parte dell’assessore competente con chi rappresenta le comunità locali”.
 
Si dovrebbe inoltre dimostrare- scrive a proposito della decisione di chiusura delle due stazioni pistoiesi - perchè queste stazioni debbano essere chiuse. Come pendolare constato giornalmente che non c’è alcun operatore di biglietteria in queste due stazioni e che, già adesso, non molti treni vi fermano. Quali sono le ragioni di questo taglio? Sicuramente non il risparmio del personale di biglietteria. Allo stato questa appare dunque solo una mera riduzione di servizi ai cittadini, senza alcuna giustificazione evidente, che disincentiva ancora di più l’utilizzo del servizio ferroviario”. “E’ dunque una decisione incomprensibile e inaccettabile nel metodo e nel merito e rappresenta un altro segno “meno” nel livello dei servizi resi ai cittadini. Una decisione che contrasteremo in tutte le sedi”.
Bizzarra” è stata invece definita dall’Udc la decisione della soppressione delle stazioni  presa dall’assessore regionale Luca Ceccobao.
Proprio di recente Ceccobao aveva risposto ad una interrogazione sulla velocizzazione della tratta Pistoia-Montecatini-Lucca presentata dai consiglieri regionali Giuseppe Del Carlo e Marco Carraresi assicurando il potenziamento della linea con uno stanziamento di 44 milioni.
Questa decisione – spiega il consigliere comunale Udc di Pieve a Nievole Gino Giulietti – potrebbe causare disagi ai tanti pendolari che invece si aspettavano un rinforzamento dei servizi viari su rotaia e che in futuro potrebbero vedersi costretti a raggiungere le stazioni di Pescia o Pistoia”. "Se queste sono le promesse dell'assessore - conclude Giulietti - non c'e' da stare tranquilli anche per quanto riguarda il resto degli interventi annunciati come per esempio la realizzazione di opere viarie propedeutiche all'eliminazione dei passaggi a livello".
 
a.b.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma vi pare possibile che un dipendente di Trenitalia (Ceccobao) non appoggi il suo datore di lavoro?