domenica 7 ottobre 2012

L'appoggio di Pina Cassaniti Mastrojeni (presidente associazione italiana Familiari e Vittime della strada" alla nuova "battaglia" di Fabiola Innocenti in difesa delle "Sagome". L'appello di Valentina Chericoni (Pozzo di Giacobbe) al sindaco: "La questione non è rimuoverle ma lavorare per tenere sempre viva la loro portata evocativa".


QUARRATA_ Il presidente dell’associazione Italiana Familiari  e Vittime della strada Onlus dottoressa Pina Cassaniti Mastrojeni ha dato la propria disponibilità alla mamma di Sara Cinalli, uccisa nel 2005  in via IV Novembre da un pirata della strada in stato di ebbrezza, per difendere l’iniziativa delle “Sagome” installate ai bordi delle strade comunali ed ora pronte ad essere rimosse come stabilito da una delibera adottata dalla giunta municipale. Pina Cassaiti Mastrojeni alla guida della associazione presente su tutto il territorio nazionale tramite più di 120 sedi locali la pensa come la quarratina Fabiola Innocenti e “data l’importanza del fatto” ha assicurato il suo appoggio alla madre di Sara e ovviamente all’associazione Pozzo di Giacobbe che ha promosso a suo tempo l’iniziativa. "E' disposta a venire anche a Quarrata" fa sapere Innocenti.
Pina Cassaniti Mastrojeni
Alla fine – ha scritto oggi sulla sua pagina Facebook Fabiola Innocenti – dovrò ringraziare il comune di Quarrata perché mi ha svegliato dal torpore in cui ero caduta dal 2010 visti gli scempi alla tomba di Sara e trovandomi sola come sempre ad affrontare la cosa, mi ero sdegnata di tutto, anche delle mie battaglie. Tanto la Sara chi me la rendeva? Ma la battaglia che l’associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ha intrapreso è in ricordo dei morti ma a favore dei vivi. Lo scopo è di evitare il più  possibile la morte sulla strada che in numeri superava quelli di una guerra”.
La presenza dell’Associazione su tutto il territorio, permette un’ampia diffusione della voce delle vittime della strada e dei loro familiari e, nel contempo, ne arricchisce le azioni e le proposte, vagliate od elaborate dal consiglio direttivo e dai suoi gruppi di lavoro.
La circolazione dei propri contenuti è assicurata dalla pubblicazione del Notiziario periodico e dal sito internet www.vittimestrada.org.
Quest’ultimo riassume la storia dell’Associazione, ne riporta le tante iniziative ed è aperto a tendere una mano a chi si trova in difficoltà, sia accogliendo dolorose esperienze e promuovendo condivisione, sia fornendo, tramite il Forum, pareri legali e psicologici. Sul sito si trovano anche i tanti “opuscoli vittime”, diffusi pure in forma cartacea, che costituiscono la carta di presentazione dell’Associazione e motivano al cambiamento: non è infatti giustificabile ed è sommamente incivile che le persone vengano prima uccise sulla strada e poi calpestate nei tribunali.
"Sulle strade – si legge nelle note informative del profilo Facebook dell’associazione - si registrano cifre da guerra: ogni anno più di 6.000 persone uccise, più di 20.000 invalidi gravi, più di 300.000 feriti, altrettante famiglie in condizioni esistenziali, sociali e spesso anche economiche difficili.
Il dolore vissuto non solo in chiave intimistica, come accettazione di un accaduto ormai irreparabile, ma anche nella sua dimensione sociale di non rassegnazione di fronte a ciò che offende i valori, diventa leva per un cambiamento che riguarda l’interesse di tutti e a cui tutti sono chiamati a partecipare: dal dolore la forza della solidarietà, l’impegno per la vita, la cura dell’altro. La testimonianza dell’Associazione è per tutti una proposta: anche tu sei chiamato a partecipare per rafforzare la solidarietà, per dare voce al silenzio, per contribuire a risolvere il grave problema della strage stradale, per difendere i valori e far crescere la civiltà. Noi ci siamo uniti per fermare la strage ed affermare il diritto alla vita ed alla giustizia.”

Sull’argomento ci preme riportare in modo integrale anche la riflessione fatta ieri da Valentina Chericoni, responsabile del centro semiresidenziale del “Pozzo di Giacobbe” con l'appello al sindaco di Quarrata Marco Mazzanti perchè riveda la scelta fatta.
 
Le sagome in ricordo delle vittime di incidenti stradali
 
 “sono deturpate e hanno fatto il loro tempo” così il nostro Sindaco Marco Mazzanti giustifica la decisione, presa con direttiva di giunta (alla faccia della partecipazione), di rimuovere le sagome.
Caro Sindaco, le parole sono importanti, ti sei chiesto cosa possono suscitare in chi ti ascolta? Personalmente mi risuonano così: ricordare le vittime di incedenti stradali è un fatto privato, possibilmente estemporaneo, e poco incisivo rispetto all’educazione stradale.
Spero tanto di essere l’unica ad aver dato questa interpretazione, in caso contrario, posso affermare che con una frase hai gettato al vento tutto il lavoro educativo fatto con l’allora bambini del pozzo (oggi giovani guidatori) che si è concluso con l’istallazione delle sagome.
Con quei bambini siamo stati sulle strade ad osservare i comportamenti degli autisti, abbiamo incontrato i vigili urbani, le forze dell’ordine e i giornalisti per denunciare le numerose infrazioni commesse e di cui eravamo stati testimoni. Con quei bambini abbiamo parlato delle vittime, le abbiamo ricordate.
Quei bambini si sono impegnati per questo progetto perché avevano capito (almeno loro si) che il “ricordo” proprio perché suscita emozioni (spesso forti e non piacevoli) è l’unico strumento per cambiare i comportamenti pericolosi. Perché caro Sindaco, non nascondiamoci dietro ad un dito - anche se a volte “lo vorremo fare”- non sono le regole, o le punizioni a determinare il nostro agire ma la consapevolezza che le nostre azioni hanno delle ripercussioni sugli altri e quindi l’attenzione a che esse non siano offensive. Per far ciò è però necessario riconoscere “l’altro da noi”, accoglierlo, rispettarlo, e quindi ricordarlo.
Ecco l’importanza della memoria, ecco l’importanza delle sagome.
 
 
Caro Sindaco, quindi la questione non è rimuoverle perché hanno fatto il loro corso ma lavorare per tener sempre viva la loro portata evocativa, in questo dovrebbe impegnarsi l’amministrazione, e lo dovrebbe fare insieme a tutti i cittadini.
Sulla iniziativa delle sagome è in rete anche uno spot visibile al seguente indirizzo:
 
Andrea Balli

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