lunedì 9 settembre 2013

Precisazioni (e aggiunte) sull'Ospedale San Jacopo di Pistoia dopo il reportage fotografico del Movimento Cinque Stelle di Pistoia.


PISTOIA_ Sulla questione della privacy non rispettata, sui problemi di sicurezza e altre "mancanze" del nuovo Ospedale di Pistoia segnalate dal M5S di Pistoia e pubblicate in primis su Quarratanews dell'amico Edoardo Bianchini riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato stampa di Giacomo Del Bino portavoce del M5S di Pistoia

Domenica mattina abbiamo letto sul Tirreno un articolo di Corrado Benzio sullo “spionaggio” compiuto dal M5S all'Ospedale S.Iacopo.
Nel ringraziare il giornalista per il suo pezzo, corretto e puntuale nei nostri confronti, dobbiamo però fare immediate precisazioni su quanto affermato dalla ASL di Pistoia.



Premettendo che il presidio Ospedaliero è luogo pubblico (forse addirittura “il” luogo pubblico per eccellenza), puntualizziamo:

- la nostra presenza era inizialmente dovuta al ricovero del padre di Giorgi, che soffre di una gravissima patologia degenerativa (Corea di Huntington), per la quale è stata riconosciuta invalidità C 2. Da segnalare, di passaggio, le circa sei ore di attesa che il sig. Giorgi ha dovuto sopportare e, in ultimo, il bollettino di 10 Euro che, grazie ai tikets voluti dal signor Presidente della Regione Toscana Rossi, la famiglia deve pagare. Ma questo non è niente e, comunque, non dobbiamo render conto a nessuno di una nostra visita a parenti o amici;

- nessuno ci ha invitato ad allontanarci ed a cessare quanto stavamo facendo;

- nessuno di noi è entrato in zone inibite, ma ci siamo limitati a presidiare e fotografare spazi pubblici. Nessun cartello


di divieto d'accesso, né tantomeno indicante aree riservate esclusivamente al personale sanitario è stato da noi trovato durante il nostro percorso;

- siamo stati noi a chiamare i Carabinieri alle ore 22,15. Impossibilitati a presenziare, essi hanno provveduto ad avvisare una pattuglia della Polizia, che nel giro di pochi minuti è giunta sul posto. Abbiamo chiamato le autorità per denunciare la mancanza di privacy che caratterizza, nello specifico, i locali del Pronto Soccorso, parte dei quali sono ampiamente visibili dall'esterno della struttura, da spazi non inibiti al pubblico.

Altre chicche: i locali del Pronto Soccorso sono più piccoli di quelli del Ceppo e le persone in attesa sono talvolta costrette ad aspettare il loro turno all'esterno dell'Ospedale, in una zona, tra l'altro, che


impedisce o comunque disturba il regolare transito delle ambulanze; la sala mortuaria è, come parte del Pronto Soccorso, visibile dall'esterno: ciò denota scarsa sensibilità e mancanza di rispetto nei confronti di chi si reca a piangere la perdita dei propri cari; non esiste alcun cartello, né alcuna interdizione di alcun genere, che indichi il divieto d'accesso agli spogliatoi dei dipendenti dell'Ospedale. I locali sono facilmente raggiungibili da chiunque e la
porta d'ingresso agli spogliatoi, come si legge in un cartello su di essa attaccato, deve rimanere aperta 24 ore su 24; le rifiniture esterne dell'immobile sono carenti o mancanti e dimostrano scarsa attenzione durante i lavori; il pavimento dello spazio coperto d'ingresso delle ambulanze, in malta cementizia, è già gravemente danneggiato.

La rete elettrosaldata di ripartizione dei carichi è già ben visibile almeno in un punto ed il
cemento è screpolato e sbriciolato in più parti; l'accesso per coloro che sono costretti su sedia a rotelle è attualmente reso estremamente difficoltoso dalla presenza di transenne all'esterno dell'ingresso del Pronto Soccorso; di fronte all'ingresso agli spogliatoi c'è un ambiente utilizzato come magazzino, la cui porta è aperta, contenente materiale elettrico e edile gettato alla rinfusa. In un angolo del magazzino, la grata che funge da pavimento è sollevata, creando pericolo. E' regolare tutto ciò?; ad un pozzetto d'ispezione posizionato all'entrata del Pronto Soccorso è legato un filo di ferro di grosso spessore, che potrebbe creare ferite agli utenti. Ciò dimostra ancora una volta la fretta con la quale è stata aperta questa struttura; la base di una colonna portante la copertura è ricoperta da gomma-piuma. Perchè?


Ricordiamo che l'accesso a questi locali ed a queste zone (quasi tutte esterne) non è assolutamente interdetto, né da cartelli, né da barriere. 
Voci insistenti, inoltre, ci dicono che: in alcuni locali non funziona il sistema d'areazione del microclima e si sentono chiaramente odori biologici; quando piove, i locali sotterranei (ma anche le Sale Operatorie ed altri ambienti!) vengono invasi dall'acqua; sono stati visti topi in Ospedale; sono stati trovati estranei a fare le docce negli spogliatoi dei dipendenti; si sono susseguiti furti in varie zone della struttura; la piattaforma d'atterraggio per gli elicotteri non è agibile, perchè non regge il loro peso. 
Infine una domanda: è vero che il nuovo Ospedale S. Jacopo è ancora privo della strumentazione idonea ad eseguire le risonanze?
Concludo con un amaro ulteriore quesito: con quale diritto i dirigenti della ASL intendono impedire a dei cittadini (nel nostro caso amministratori locali) di controllare e giudicare un'opera fondamentale per la città ed il territorio? (ricordiamo che l'Ospedale S. Jacopo non interessa solo Pistoia, ma una zona ben più vasta, a maggior ragione adesso che ogni Ospedale ha specifiche funzioni, alcune non presenti in altri del territorio); con quale arroganza si minacciano iniziative in conseguenza al nostro dovuto intervento? S'intende davvero chiudere la bocca a coloro che hanno non solo il diritto ma il dovere di capire come vengono spesi i soldi pubblici e come venga garantita la sicurezza e la salute dei cittadini?
O forse abbiamo capito male noi? Forse l'Azienda Sanitaria Locale ha finalmente compreso che sarà il caso di prendere in considerazione le denuncie dei cittadini, ascoltare le lamentele di chi mantiene dirigenti ed alte sfere politiche con le proprie tasse e porre finalmente rimedio a errori progettuali o carenze costruttive. Questo intende, quando afferma di “mettere in atto le azioni conseguenti”? Sarebbe una prova d'umiltà e buon senso molto apprezzabile.

Attendiamo fiduciosi gli eventi.
Attendiamo, ma mai fermi.

Giacomo Del Bino
(portavoce M5S Pistoia)



Le foto sono di Giacomo Del Bino

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