martedì 5 novembre 2013

Alla libreria Lo Spazio la presentazione del libro "Grammatica dell'indignazione" con il giurista Livio Pepino.


PISTOIA. Armare l’indignazione di una cultura politica basilare per consentirle di trasformarsi in azione è l’obiettivo perseguito dai curatori del volume “Grammatica dell’indignazione”, a cura di Livio Pepino e Marco Revelli (collana Le staffette, Edizioni Gruppo Abele, €.16) che sarà presentato giovedì 7 novembre 2013, ore 21:15, presso la libreria Lo Spazio, in via dell’Ospizio.

Nell’occasione Livio Pepino, giurista ed ex magistrato presenta il volume e sarà disponibile ad un confronto con i presenti, "per costruire nuova politica".
L’incontro è promosso dal Forum toscano dei Movimenti per l’acqua e dalla lista civica Per un'altra Pistoia
C’è, nel Paese, – scrivono i curatori nell’introduzione – un’anomalia da interpretare e sciogliere. L’indignazione è maggioranza, schiacciante maggioranza. Basta vedere l’andamento del voto nelle ultime tornate elettorali o sfogliare i sondaggi di tutti gli istituti di ricerca. Ancor più, è sufficiente passeggiare in un mercato e viaggiare su tram o treni (..) Eppure quell’indignazione, almeno ad oggi, non conta nulla a livello istituzionale. Oppure veicola movimenti populisti e pieni di contraddizioni: di contenuti soprattutto, ché le incongruenze tattiche sono, a ben guardare, poca cosa. Così cresce il rischio che l’indignazione si chiuda in se stessa e produca sfiducia e rassegnazione anziché resistenza e progettualità. Sciogliere l’anomalia, superarla, è la sfida (ineludibile) dei prossimi mesi, non anni, ché la misura è colma. Per farlo serve mettere ordine nelle ragioni dell’indignazione e predisporre, settore per settore, una cassetta degli attrezzi utile a guidare il cambiamento (o il rilancio di ciò che va mantenuto e che molti vorrebbero cancellare, dalla Costituzione al welfare). Serve una grammatica, sospesa tra analisi e proposta.”
 “L’indignazione  - si legge inoltre nel volantino dell'iniziativa - è maggioranza nel Paese ma rischia di non contare nulla a livello istituzionale o di veicolare risposte populiste e demagogiche di corto respiro.
Per questo è utile provare a mettere ordine, a trasformare un sentimento diffuso in proposta di cambiamento e allo stesso tempo di conservazione di ciò che, invece, va mantenuto e di cui troppi vorrebbero liberarsi, dalla Costituzione al welfare.
Per costruire la bozza di una grammatica dell’indignazione Livio Pepino e Marco Revelli hanno scelto di partire da alcune parole chiave. Non tutte quelle possibili, ovviamente. E non tutte omogenee, come eterogenei sono i 24 autori del libro Grammatica dell’indignazione. Per la ragione decisiva che l’indignazione è trasversale e che a questa trasversalità occorre dar voce da subito".
Livio Pepino è un magistrato italiano. Già sostituto procuratore generale a Torino e presidente di Magistratura Democratica, dal 2006 al 2010 è stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Direttore della rivista “Questione giustizia”, è co-direttore di “Narcomafie“, mensile redatto in strettissima collaborazione con Libera.

A.B.

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