QUARRATA_ Con il convegno “Design come strumento di competitività delle imprese: quali prospettive” si è aperto a Quarrata il primo percorso espositivo dei settori di eccellenza del territorio creato nel giro di poco più di due mesi da un affiatato gruppo di giovani che fanno parte dell’Incubatore “Abitare l’arte”. Si è voluto partire appositamente da un momento di riflessione sulla difficile situazione economica vissuta anche dalla città di Quarrata per individuare assieme possibili strategie.
L'intervento del sindaco. “Viviamo in un momento – ha esordito il sindaco Marco Mazzanti – in cui siamo abituati a piangerci addosso ma occorre necessariamente guardare al futuro a testa alta e con fiducia. Lo si può fare unendo le forze di tutti, mettendo a disposizione degli altri le rispettive competenze e direttamente sul campo le nostre migliori qualità : imprenditori, addetti ai lavori ma anche rappresentanti delle associazioni di categoria, delle istituzioni e del mondo bancario. L’idea stessa del progetto Contanima vuole mettere in mostra le nostre eccellenze (arredamento, biancheria, arte, florovivaismo, enogastronomia. Oggi del resto il mercato è cambiato e si vuole qualcosa di diverso rispetto al passato e soprattutto si richiede qualità”.
Il contributo di Stefano Morandi (presidente della Camera di Commercio di Pistoia. Stefano Morandi ha ribadito il “determinante” ruolo che potrà assumere per le imprese in fase di costituzione e quelle nuove l’Incubatore Abitare l’Arte per l’intero comparto manufatturiero. “Ma occorrono anche persone in grado di gestirlo e quindi è importante garantire l’inserimento di persone specializzate. Come Camera di Commercio per questo ci stiamo muovendo con corsi di formazione per la gestione di iniziative mirate. Il prossimo appuntamento è in programma il 28 novembre quando si terrà un seminario gratuito presso la nostra sede dove si illustrerà l’impegno nostro per il finanziamento di un nuovo bando per l’erogazione di contributi per le imprese che realizzano progetti sull’arredo casa. Siamo convinti che d’ora in avanti servono strategie condivise”.
In rappresentanza di Federica Fratoni. Per la provincia di Pistoia è intervenuto Moreno Seghi la cui riflessione “è partita da lontano nel tempo”. “Penso al lavoro fatto fin dal 2009 attorno a molteplici punti critici che hanno costituito un terreno di lavoro che hanno portato alla stesura del progetto Contanima . La nostra provincia forse più di altre dal primo semestre del 2008 quando ha ravvisato i primi elementi di crisi sta pagando un prezzo alto tra le realtà toscane ed abbiamo subito contaccolpi forti. Seguendo da vicino i lavori dell’unità di crisi ritengo che ancora esistano elementi di preoccupazione, ancora non superati. Le ricadute della crisi si vedono oggi nel tessile ma anche nel mobile-arredamento. Abbiamo perciò cercato di fare un lavoro assieme che puntasse al rilancio dei settori produttivi attraverso un rilancio del territorio nel suo complesso”. “Un’altra questione a cui abbiamo lavorato è stata quella di far crescere una nuova imprenditorialità. Infine abbiamo ritenuto importante far crescere la cultura imprenditoriale in una ottica di innovazione ma - ha concluso Seghi - ci scontriamo continuamente con il problema dell’accesso al credito che risulta carente quando ci sono imprese che hanno prospettive di lavoro ma non hanno liquidità. Su questo punto quindi dobbiamo interrogarci”.
L'intervento di Alessio Colomeiciuc. La questione legata al sistema delle sovvenzioni, del credito e del mondo bancario è stata affrontata da Alessio Colomeiciuc, presidente della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia. “Contanima - ha detto – è un evento da salutare come una benedizione e lo dico io che partecipo da mesi ad eventi dove si parla quasi esclusivamente di crisi. Bisogna invertire la tendenza e fare uno sforzo collettivo per il futuro. Sono venuto oggi soprattutto ad ascoltare le imprese che devono parlare e dirci i percorsi che possono fare. Nel nostro territorio di competenza che va fino ad Aulla ci sono in tutto ben sette distretti dichiarati ma in realtà sono di più. Tra questi distretti c’è anche Quarrata con una tradizione che si è cercato di archiviare troppo in fretta. A Quarrata infatti esiste ancora una realtà consistente dal punto di vista industriale e la realtà è vegeta e viva. Morandi diceva che si deve accettare gli elementi della sfida e parlava anche della innovazione. Oltre a questi ci sono almeno altri due aspetti da coniugare che sono l’internazionalizzazione (su cui Pistoia è ancora molto indietro rispetto a realtà come Prato e Lucca) e l’aumento della collaborazione tra le imprese. Nella provincia di Pistoia sono attive circa 28 mila imprese. La sfida ci impegna dunque a migliorarne la consistenza ma anche la reciproca collaborazione che può rappresentare più di altri un elemento di recupero rispetto al vuoto dovuto alla debolezza strutturale. Il tema nuovo è che le imprese da sole non bastano”.
Colomeiciuc ha comunicato che entro poche settimane Pistoia ospiterà la prima giornata delle internazionalizzazione dove le aziende saranno chiamate a confrontarsi tra loro. “Il sistema del credito ha una sua consapevolezza sulla gravità che compete al sistema. Faremo la nostra parte e non faremo mancare il nostro aiuto. Forniremo non solo risorse finanziarie ma anche di consulenza ma bisognerà essere franchi e reali. Non è solo questione di volontà. Del resto stiamo gestendo un sistema di inquietudini e si sta fronteggiando 500 milioni di debiti dati in passato che forse non ritorneranno indietro. Si garantirà il credito che serve ma a condizione che il territorio accetti le nuove condizioni del credito”.
La mostra "Contanima" al Polo Tecnologico |
"Il design come strumento di competitività delle imprese-quali prospettive". Dopo l’intervento di Irene Burroni, direttore del Centro Sperimentale del Mobile che è il capofila del Polo di Innovazione sul sistema interni Cento che ha ringraziato gli enti che hanno sostenuto l’Incubatore “Abitare l’arte, struttura ospitata all’interno di villa La Magia e che fornisce servizi materiali e immateriali alle imprese nel loro processo di crescita è stata la volta dei relatori del convegno Giuseppe Lotti (Univesità degli Studi di Firenze) , Biagio Cisotti (designer), Fabio Maroncelli (design management) e Stefano Formasi (video designer e contemporary media art. Da loro sono venute diverse sollecitazioni.
“Il prodotto design – ha detto Lotti – è anche il progetto di come viene comunicato e venduto. Non è solo la forma, l’oggetto in sé, il progetto della forma. E’ una disciplina che si coniuga in tante parti, è uno degli strumenti per la competitività delle imprese ma non l’unico. Se ci soffermiamo sull’aspetto della innovazione del prodotto occorre un approccio multidimensionale, sistemico, non solo formale ma prestazionale, tecnologico, valoriale, più difficilmente copiabile. Ma è anche importante anticipare il progetto dello scenario anticipando l’utilizzo futuro. Conta cioè lo scenario innovativo prefigurato". Biagio Cisotti (che in passato ha lavorato anche alla Poltrarredo) ha dichiarato tra le altre cose che “il prodotto è l’espressione vera di una idea, di un sentimento comune e nasce dentro una storia di ricerca”. Da qui la sollecitazione ai giovani presenti a “fare ricerca” perché è questa che crea le basi per essere davvero per le aziende degli interlocutori “veri”. Sono state presentate anche alcune esperienze nonché un interessante progetto di comunicazione della “The Fake-factory” basato sulla videopromozione al servizio del prodotto.
Il ringraziamento dell'assessore Stefano Lomi. “Questo – ha detto- è l’evento numero zero. Come amministrazione comunale abbiamo creduto fortemente a questo progetto e soprattutto al mettersi insieme perché nessuno rimanga indietro. Speriamo che al termine si respiri davvero la ventata di grande novità portata a Quarrata grazie al lavoro di un gruppo di splendidi giovani. Oggi Quarrata dà concretamenter un segno del fare”.
La mattinata si è conclusa con una visita guidata ad alcuni locali di Villa La Magia e con un Light lunch presso l'agriturismo "La Casa di Rodo" con prodotti di aziende locali che partecipano all'evento.
Andrea Balli
1 commento:
Tutti cercano di fare del loro meglio, chiunque cerca di farlo, ma fino a che non abbassiamo il costo della politica non potremmo avere nessun rilancio, quanti vivono a Roma dietro alla politica? Troppi, per questo il NOSTRO lavoro la nostra manodopera costa troppo, non siamo competitivi con nessun paese al mondo, giovani con cervelli brillanti li mandiamo a lavorare nei call center per 400/500 euro al mese, altri giovani buoni a niente ma amici di alcuni potenti hanno un lavoro con degli stipendi a 3 o4 zeri......non possiamo continuare così, devono capirlo........
Samuele Gallorini (da Facebook)
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