PISTOIA_ Una “Piccola Guida” quale strumento pratico di tutela dei diritti e della dignità dei bambini e ragazzi diversamente abili e uno sportello informativo sulla Inclusione scolastica. A questo risultato sono giunti dopo un lungo lavoro di tre anni ma soprattutto dopo una “battaglia”,fatta all’interno della scuola, due mamme pistoiesi, entrambe accomunate dal fatto di avere figli con disabilità.
Un risultato reso possibile dal contributo dell’associazione pistoiese Il Sole Adp che in occasione del suo decimo anniversario ha deciso, nel maggio scorso, di far proprio il lavoro delle due mamme e di promuovere la realizzazione di una Guida (suddivisa in Asilo Nido e scuola dell’Infanzia; Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado, Scuola Secondaria di II Grado). Si tratta di un importante contributo di conoscenza sugli strumenti messi a disposizione dalla normativa italiana rivolto in particolare a tutti quei genitori che hanno bambini diversamente abili in età scolastica.
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Nella provincia di Pistoia i bambini con problemi di varia gravità sono 1.247. I posti di sostegno necessari sono 817 ma in realtà sono 606.
“ La Piccola Guida – spiega Stefania (che parla anche a nome dell'altra mamma)- è un testo elaborato sul Vademecum del Coordown che è molto tecnico, anche se preciso, e di difficile comprensione se non lavori nel settore. Io ho impiegato 3 anni per riuscire a consultarlo adeguatamente. La nostra idea era di scrivere un testo con un linguaggio popolare, alla portata di tutti. Ad aprile del 2013 abbiamo concluso la Piccola Guida e ci siamo messe a lavorare per cercare il modo di far arrivare a tutte le famiglie interessate il nostro libretto. Ho proposto di appoggiare il nostro progetto a Il Sole adp (associazione down pistoia onlus), dove mio figlio Emanuele è associato. Abbiamo chiesto all’Associazione di stampare la Piccola Guida a spese proprie per la divulgazione gratuita a tutti i genitori della Provincia, senza alcuna distinzione. Un ringraziamento va alla FLC/CGIL Scuola di Pistoia che ha dato a Il Sole un contributo di 300 euro”. Oltre ad accogliere in maniera positiva la proposta l’associazione pistoiese ha invitato le due mamme ad aprire uno sportello informativo sull’inclusione scolastica ed ha formato al suo interno il Settore Informativo Inclusione Scolastica, di cui Stefania attualmente è la referente.
“ La Piccola Guida – spiega Stefania (che parla anche a nome dell'altra mamma)- è un testo elaborato sul Vademecum del Coordown che è molto tecnico, anche se preciso, e di difficile comprensione se non lavori nel settore. Io ho impiegato 3 anni per riuscire a consultarlo adeguatamente. La nostra idea era di scrivere un testo con un linguaggio popolare, alla portata di tutti. Ad aprile del 2013 abbiamo concluso la Piccola Guida e ci siamo messe a lavorare per cercare il modo di far arrivare a tutte le famiglie interessate il nostro libretto. Ho proposto di appoggiare il nostro progetto a Il Sole adp (associazione down pistoia onlus), dove mio figlio Emanuele è associato. Abbiamo chiesto all’Associazione di stampare la Piccola Guida a spese proprie per la divulgazione gratuita a tutti i genitori della Provincia, senza alcuna distinzione. Un ringraziamento va alla FLC/CGIL Scuola di Pistoia che ha dato a Il Sole un contributo di 300 euro”. Oltre ad accogliere in maniera positiva la proposta l’associazione pistoiese ha invitato le due mamme ad aprire uno sportello informativo sull’inclusione scolastica ed ha formato al suo interno il Settore Informativo Inclusione Scolastica, di cui Stefania attualmente è la referente.
Lo sportello informativo è stato aperto a maggio 2013, presso l’ANMIC di Pistoia (in via dei Rossi) , il mercoledì dalle 17,00 alle 18,30 e il sabato dalle 8,30 alle 10,00.
Inoltre Il Sole ha presentato, con accoglimento favorevole, un progetto al Cesvot (partirà a gennaio), per la formazione di volontari da inserire agli sportelli informativi.
” Il progetto – aggiunge Stefania – ha inoltre come partner un’associazione di Agliana ed una della Val di Nievole, con la speranza che si possa così coprire un’ampia fascia della Provincia”.
” Il progetto – aggiunge Stefania – ha inoltre come partner un’associazione di Agliana ed una della Val di Nievole, con la speranza che si possa così coprire un’ampia fascia della Provincia”.
“ Crediamo – ha scritto il presidente dell’associazione Il sole Adp Roberto Barbini - che il nostro territorio, con l’impegno di tutti noi (Enti e Comuni compresi), possa diventare un modello di civiltà, di socializzazione e integrazione autentica, partendo dal presupposto che ognuno di noi rappresenta una risorsa per l’Altro. Le nostre Scuole per prime, hanno una grande responsabilità: far uscire da esse ragazze/i educati alla sensibilità, al prendersi cura di …, al rispetto e all’aiuto reciproco, alla giustizia sociale e civica, al sostegno del più debole. Perché è a questo che educa la presenza viva di ragazze/i con disabilità, all’interno delle classi, a partire dalla Scuola dell’Infanzia. Questo progetto educativo è possibile solo con una presa in carico completa da parte di tutto il Team Docente e dall’Assistente scolastico”.
“ La nostra speranza – tiene a precisare Stefania - è che questo lavoro venga accolto come un reciproco scambio di esperienze tra noi genitori, le nostre Scuole, i nostri Comuni, le nostre A.S.L. Perché qualunque sia il tipo di disabilità e di menomazione, la Persona non perde la sua incommensurabile ed inalienabile Dignità e il Riconoscimento che incondizionatamente le è dovuto. Ci auguriamo che questo possa diventare davvero, come lo è stato per noi, uno Strumento che possa rendere alle nostre Comunità/Realtà territoriali, la Consapevolezza che i nostri Figli sono, ognuno con le loro piccole o grandi possibilità, una Risorsa per tutti”.
Il percorso di diffusione delle tre guide a quanto dichiarato però dai promotori dell’iniziativa sta subendo continui “ostacoli”.
Se c’è da rilevare da una parte l’importante collaborazione avviata con i promotori della mozione relativa al diritto di istruzione degli alunni con disabilità dall’altra parte c'è stato un mancato assenso da parte dei Comuni ai quali era stato chiesto un aiuto per la divulgazione della Piccola Guida alle famiglie. Sarebbe mancata anche la collaborazione da parte dei dirigenti scolastici nel diffondere attraverso i loro canali l’apertura dello sportello informativo. Il 4 ottobre scorso l’assessore Elena Becheri aveva a questo proposito promosso un incontro con i dirigenti delle scuole, i rappresentanti delle cooperative sociali, i referenti dei Comuni, l’Ust di Pistoia ma alla fine si sono presentati un solo dirigente scolastico e un’unica referente di una cooperativa.
“E’ una situazione assurda – conclude la mamma - Il nostro unico obiettivo, come ho scritto anche a Daniela Lastri, è che i genitori possano conoscere le leggi a tutela dell'inclusione, che possano pensare con la loro testa, rendendosi soggetti attivi della vita dei loro figli. Tutto questo nel rispetto delle famiglie che per limiti personali, per "stanchezza", per loro decisione indiscutibile, decidono di affidarsi ed affidare completamente i loro figli ad una comunità scolastica e sociale che comunque dovrebbe tutelare i diritti di queste persone”.
Il percorso di diffusione delle tre guide a quanto dichiarato però dai promotori dell’iniziativa sta subendo continui “ostacoli”.
Se c’è da rilevare da una parte l’importante collaborazione avviata con i promotori della mozione relativa al diritto di istruzione degli alunni con disabilità dall’altra parte c'è stato un mancato assenso da parte dei Comuni ai quali era stato chiesto un aiuto per la divulgazione della Piccola Guida alle famiglie. Sarebbe mancata anche la collaborazione da parte dei dirigenti scolastici nel diffondere attraverso i loro canali l’apertura dello sportello informativo. Il 4 ottobre scorso l’assessore Elena Becheri aveva a questo proposito promosso un incontro con i dirigenti delle scuole, i rappresentanti delle cooperative sociali, i referenti dei Comuni, l’Ust di Pistoia ma alla fine si sono presentati un solo dirigente scolastico e un’unica referente di una cooperativa.
“E’ una situazione assurda – conclude la mamma - Il nostro unico obiettivo, come ho scritto anche a Daniela Lastri, è che i genitori possano conoscere le leggi a tutela dell'inclusione, che possano pensare con la loro testa, rendendosi soggetti attivi della vita dei loro figli. Tutto questo nel rispetto delle famiglie che per limiti personali, per "stanchezza", per loro decisione indiscutibile, decidono di affidarsi ed affidare completamente i loro figli ad una comunità scolastica e sociale che comunque dovrebbe tutelare i diritti di queste persone”.
Andrea Balli
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