sabato 4 febbraio 2012

Un altro pezzo di storia delle mia famiglia se ne va: il mio personale ricordo di Lidia Wanda Mannori, un "gigante" del corpo docente del "Forteguerri".


QUARRATA_ Un altro pezzo di storia della mia famiglia se ne va. Lidia Wanda Tuci Mannori, per moltissimi anni professoressa di latino e italiano al liceo classico Niccolò Forteguerri di Pistoia è morta l’altra notte dopo una breve malattia.
Aveva 88 anni. Era originaria di Quarrata dove ha vissuto la sua infanzia e dove tuttora vive il fratello Franco Ciofini.
Al commiato tributatogli in queste ore da tanti ex colleghi e da numerosi ex allievi (fra i quali anche quello del sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, ndr) anche il mio personale.
Lidia Wanda era infatti cugina di mio padre. Era considerata l’”acculturata” della famiglia. I nonni di Lidia Wanda- i Vestri  (i miei bisnonni)– vivevano nell’edificio tra via Roma e via delle Cause (poi diventata via della Repubblica) a Quarrata. E’ qui che la Mannori ha vissuto la sua infanzia. Aveva lasciato Quarrata, da giovane, per studi, lavoro e famiglia.
Nel 2005 su “Quarrata, voci dal passato. Storie, tradizioni e personaggi tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento” (edito da Gli Ori) la professoressa ha tracciato un ricordo personale sulla processione delle Rogazioni che si tenevano anche a Quarrata in passato.
Lidia Wanda Tuci Mannori
 L’ultima uscita pubblica di Wanda Mannori a Quarrata risale alla presentazione del libro “La piazza delle piazze” (2007) dove ha tracciato un suo “vivace e personale” ricordo delle piazze  e dei monumenti cittadini a lei cari.  
Alla professoressa Mannori mi lega sopratutto il periodo dei miei studi di scuola superiore. Si era offerta infatti di darmi lezioni in preparazione alla  mia entrata al Ginnasio e per questo negli anni Ottanta ricordo con piacere tutte le volte che ci siamo confrontati.
In motorino partivo da Quarrata per andare in via Valdibrana a Pistoia.  

Erano occasioni per lei per essere aggiornata su quello che accadeva a Quarrata ma anche per leggere alcune delle poesie che scrivevo (poi raccolte nel libro “Semplici Ricordi”, 1988).
Negli anni del liceo la ricordo nei corridoi dello storico edificio di corso Gramsci tra altri “giganti” del corpo docente di allora.
Mai c’è stata una sua intromissione sul mio “percorso” scolastico e di questo ne sono grato.

Pur da lontano poi ha continuato a seguire il mio arduo viaggio.

L’altro aspetto che voglio ricordare è il suo amore per la natura, trasmessogli molto probabilmente dalla mia bisnonna Maddalena nonché la riservatezza che ha sempre ricercato.

Una delle ultime volte che ci siamo incontrati risale a quando insieme a mio padre le feci visita nella casa di campagna  nei pressi del borgo antico di Serravalle Pistoiese“ immersa all’interno di un bosco. Anche in quella abitazione non mancavano i libri !!
Stamani alle cappelle del commiato della Misericordia di Pistoia a tributarle il dovuto saluto anche il presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni che pur non essendo sua allieva ne ha sottolineato la “grande figura”.
Tra i tanti che hanno incontrato i figli Luca, Gianna e Gaddo anche il mio professore di liceo Classico Vasco Gaiffi, legato a Wanda Lidia Mannori da grande amicizia.
Sul blog Quarrata News il professor Edoardo Bianchini (che di Wanda Mannori è stato anche collega..)  ne ha tracciato oggi un suo personale ricordo. Mi piace condividerlo nella parte in cui sottolinea uno degli aspetti che- all’apparenza - la caratterizzavano nonostante la sua minuta conformazione fisica: la durezza.
Scrive Bianchini: “Era dura con se stessa, ferrea, intransigente, come lo sono le grandi persone morali”.
Come tutte le persone importanti, mi mancherà…
Andrea Balli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dispiace. Ogni volta che una persona notevole ci lascia tutti dovremmo sentirci più poveri e fragili.

Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

che palle alferi, devi sempre intervenire da tutte le parti! sei peggio di un prete, sempre a predicare. e dici solo cose scontate e banali. ma stai un po' zitto ogni tanto, che il silenzio fa bene!