PISTOIA-QUARRATA_
Nella rosa dei nomi “pistoiesi” che parteciperanno alla “Primarie a
parlamentare” del Pd per la provincia di Pistoia ci dovrebbe essere con ogni
probabilità anche Stefano Marini, presidente della Spes di Pistoia ed ex
sindaco di Quarrata.
Anche lui come gli altri candidati (Lido Scarpetti,
Caterina Bini, Paolo Magnanensi, Edoardo Fanucci e Beatrice Cheli) avrebbe raccolto le 156 firme che servivano per presentarsi.
L’ufficializzazione
avverrà domani da parte della direzione provinciale del partito. Poi la parola
passerà domenica 30 dicembre (dalle 8 alle 21) all’elettorato che dovrà
scegliere per la provincia di Pistoia tre candidati.
In serata il consigliere comunale Alessio Bartolomei in un suo
intervento ha auspicato che il sindaco di Pistoia “Comune che detiene
significative quote sociali in Toscanaenergia e in Spes” chieda oltre a quelle di Lorenzo Bacattini le
dimissioni di Marini dalla carica “qualora confermi la decisione di candidarsi
alle prossime elezioni primarie del Pd”.
Stefano Marini |
“Mi sembrerebbe – scrive – un gesto
necessario e opportuno prima per la dignità e la credibilità delle società da
costoro presiedute”.
“Mi si può rispondere che i Presidenti in questione sono
liberi cittadini e possono decidere liberamente di esercitare l’elettorato
passivo. Sono d’accordo, ma ciò non conferma che per l’immagine e la
credibilità della società che presiedono sarebbe utile ed opportuno si
dimettessero dalle loro cariche da subito, anche perché, in caso di sconfitta,
confermerebbero la sensazione di società utilizzate da dirigenti politici del
PD (perché tali sono) per le proprie carriere personali e fino a quando quelle
società, con i ricchi compensi percepiti, fanno loro comodo”.
Della “rosa dei nomi” come detto faceva parte anche il renziano Riccardo
Fagioli che in una lettera al segretario provinciale e al presidente dell’assemblea
del Pd di Pistoia e ai sostenitori ed interessati alla sua eventuale
candidatura alle primarie del prossimo 30 dicembre ha spiegato le ragioni della
sua rinuncia che volentieri pubblichiamo:
Comunico che, appreso dai
sostenitori della mia candidatura quanto risultasse ardimentoso proseguire
nella raccolta delle firme di iscritti al Partito Democratico pistoiese, ho
chiesto loro di desistere da qualsiasi ulteriore tentativo in tal senso già dal
giorno venerdì.
L’ho fatto per due semplici
motivi.
Il primo è il pieno rispetto e affetto che nutro nei loro confronti che
mi obbligava a non chiedere oltre al loro impegno e sforzo nei miei confronti.
Il secondo è di ordine politico. A differenza di quanto mi pare sia accaduto
per le altre aree di partito, noi che ci riconosciamo nella linea rinnovatrice
di Matteo Renzi, abbiamo tenuto una riunione unitaria di tutti i comitati
interessati, da me convocata quale coordinatore provinciale, a Casalguidi
martedì scorso. In questa riunione, fatto salvo il fatto che fossero emerse due
candidature, la mia e quella di Edoardo Fanucci con la possibile mediazione di
una terza candidatura nella persona di Luca Bernardi, era stato tuttavia
condiviso un basilare punto di concordia assoluta: non disperdere in nessun
modo il consenso.
Allo stesso modo io ed
Edoardo avevamo preso un impegno politico preciso, reciproco, nel nostro
dialogo personale successivo: non farsi nessuna guerra, non ostacolarci a
vicenda.
Riccardo Fagioli |
Obbedendo a tale principio
la riflessione che ho maturato con i miei sostenitori, una volta
cristallizzantesi la situazione di unica candidatura di Edoardo Fanucci per la Valdinievole , è stata
quella che non fosse giusto, corretto e opportuno che la potenziale forza
elettorale dei “Rottamatori” del Sindaco di Firenze si dividesse in più rivoli.
Una riflessione politica
quindi che vuol dare un segnale di unità nella responsabilità. Un segnale che
non vuole in nessun modo criticare regole e regolamenti di un Partito che, pur
con tutti i propri limiti, rimane l’unica forza veramente democratica che cerca
di coinvolgere iscritti, simpatizzanti ed elettori nelle scelte del proprio
corpo politico.
Certo, non possiamo
nasconderci il fatto che avremmo preferito vi fosse una maggiore capacità di
accogliere le istanze emerse dalle ultime primarie all’interno del Partito
Democratico pistoiese, ma è altresì vero che per poter partecipare pienamente
alla vita di partito è necessario muoversi secondo i costumi, le usanze e le
regole dello stesso.
Il sottoscritto, negli
ultimi tre anni, è stato componente della Commissione di Garanzia del partito e
quindi di vita politica, per oggettivo divieto, non ne ha mai svolta in modo
assiduo e/o qualificante per le dinamiche interne, cioè per quelle che in
questo frangente hanno veramente contato.
Ad ogni buon conto, adesso,
aspettando la rosa dei candidati che si confronteranno per le prossime primarie
pistoiesi, sicuro del loro valore e che le scelte della Direzione Provinciale
saranno animate dalla massima trasparenza ed obiettività, a me non resta che
ribadire che pacta sunt servanda noi
aiuteremo Edoardo Fanucci esprimendo tuttavia un sincero rammarico per il fatto
che Daniele Bettarini, amministratore amato e stimato in tutta la Valdinievole , non
possa dare il proprio contributo in questa tornata elettorale.
Riccardo Fagioli
1 commento:
Sul giornale di oggi c'è un articolo nel quale Stefano Marini dice di essere "Bersaniano" ma non dell'apparato.
Uno che ha fatto il sindaco per tre mandati, dopo è andato al CONSIAG (nomina politica) e quando al Consiag ci dovevano mettere altra gente hanno inventato una società nel quale è, tuttora, presidente e dalla quale percepisce diversi soldini come può far credere alla gente che non è dell'APPARATO????? Forse vuol dire che i politici pensano veramente che tutti coloro che gli gravitano intorno sono un po' rinco....
Barbara Gori
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