QUARRATA-AGLIANA_ E’ stato definito il tema e i relatori della prossima “Marcia per la Giustizia” in programma ad Agliana e Quarrata nel settembre prossimo. L’edizione di questo anno è la ventesima e sarà dedicata al tema “Diritti per tutti”.
Ad organizzarla –come sempre – la Casa della Solidarietà-Rete Radiè Resch di Quarrata .
Alla iniziativa che ogni anno richiama oltre un migliaio di persone da tutta Italia come già noto sarà presente anche il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge. Wuer Kaixi |
Ci sarà anche Benedetta Tobagi, (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica, figlia minore del giornalista Walter Tobagi, assassinato dalla “Brigata XXVIII marzo” il 28 maggio 1980 quando Benedetta aveva poco più di 3 anni) nonché Wuer Kaixi (45 anni), l’attivista cinese, divenuto molto noto a livello internazionale come leader uiguro durante la protesta degli studenti in piazza Tienanmen del 1989, che culminò in una sanguinosa repressione, oggi ancora il ricercato numero due del governo cinese. Editorialista per numerose testate straniere tra le quali il Wall Street Journal è sostenitore della riunificazione cinese sotto la bandiera della democrazia.
La marcia per la giustizia si terrà sabato 14 settembre con ritrovo alle ore 18 in piazza Gramsci ad Agliana ed arrivo alle ore 21 circa in piazza Risorgimento a Quarrata.
“Diritti per tutti – spiega Antonio Vermigli, deux ex machina della marcia - significa principalmente creare una società all'interno della quale tutti possano viverci con dignità, partendo dai diritti essenziali: scuola, salute, lavoro, integrazione, relazione ecc...”.
Benedetta Tobagi |
“Diritti per tutti – spiega Antonio Vermigli, deux ex machina della marcia - significa principalmente creare una società all'interno della quale tutti possano viverci con dignità, partendo dai diritti essenziali: scuola, salute, lavoro, integrazione, relazione ecc...”.
Su questo ed altro interverranno i vari relatori partendo dalla propria esperienza e dai propri vissuti.
“Da cinque anni – si legge nel comunicato stampa diramato dalla Rete Radiè Resch - l'Occidente, e il nostro paese in particolare, sono alle prese con una depressione economica gravissima. Sotto i suoi colpi sono caduti uno dopo l'altro i dogmi liberisti su cui era stato edificato il nuovo ordine mondiale globalizzato. Fondata su questi ultimi, governata da oligarchie ostinatamente arroccate in loro difesa, l'Unione europea è nel marasma. Il suo pilastro, l'euro, traballa, e rischia di essere la causa prima dello sfaldamento dell'Unione. Anche in Italia è aperta la battaglia tra le forze della conservazione e quelle del cambiamento.
Emerse in modo impetuoso nelle recenti elezioni, queste ultime si trovano davanti alla sfida più grande: governare il paese per portarlo fuori dal marasma in cui l'hanno ficcato le classi dirigenti e il loro personale politico.
Ma qual'è l'alternativa al disordine, alla disoccupazione, alla miseria e alla disperazione che afferrano la maggioranza dei cittadini? Quali sono le misure di trasformazione più urgenti? E' possibile superare la crisi? E’ pensabile uscire dal marasma senza riconquistare sovranità politica e monetaria? Eppure, il principio della condivisione dei beni della Terra e dell'equa distribuzione del benessere deve essere fondamento imprescindibile dell'economia. Non deve più accadere che organismi privati, agenzie di rating al servizio degli interessi speculativi di chi costruisce il suo benessere scommettendo sul debito e sulla debolezza altrui, rastrellando ricchezze senza contribuire in nulla al progresso dell'umanità, decidano sulle sorti di interi paesi e sulla vita di centinaia di milioni di esseri umani. Le decisioni essenziali della politica devono avere la più ampia partecipazione, soprattutto quando riguardano la gestione di beni essenziali come il cibo, l'acqua, l'istruzione, la salute, l'energia, l'ambiente e non possono rispondere esclusivamente alle regole del profitto. La gravità dell'attuale situazione che vede intrecciarsi sullo scenario globale una crisi finanziaria, una crisi sociale e una crisi ecologica, richiede una svolta culturale e morale per costruire un futuro migliore.
Emerse in modo impetuoso nelle recenti elezioni, queste ultime si trovano davanti alla sfida più grande: governare il paese per portarlo fuori dal marasma in cui l'hanno ficcato le classi dirigenti e il loro personale politico.
Ma qual'è l'alternativa al disordine, alla disoccupazione, alla miseria e alla disperazione che afferrano la maggioranza dei cittadini? Quali sono le misure di trasformazione più urgenti? E' possibile superare la crisi? E’ pensabile uscire dal marasma senza riconquistare sovranità politica e monetaria? Eppure, il principio della condivisione dei beni della Terra e dell'equa distribuzione del benessere deve essere fondamento imprescindibile dell'economia. Non deve più accadere che organismi privati, agenzie di rating al servizio degli interessi speculativi di chi costruisce il suo benessere scommettendo sul debito e sulla debolezza altrui, rastrellando ricchezze senza contribuire in nulla al progresso dell'umanità, decidano sulle sorti di interi paesi e sulla vita di centinaia di milioni di esseri umani. Le decisioni essenziali della politica devono avere la più ampia partecipazione, soprattutto quando riguardano la gestione di beni essenziali come il cibo, l'acqua, l'istruzione, la salute, l'energia, l'ambiente e non possono rispondere esclusivamente alle regole del profitto. La gravità dell'attuale situazione che vede intrecciarsi sullo scenario globale una crisi finanziaria, una crisi sociale e una crisi ecologica, richiede una svolta culturale e morale per costruire un futuro migliore.
I soldi per una rivoluzione sostenibile ci sono. Sono solo 12 milioni le persone su 7,1 miliardi di abitanti della terra, che hanno una ricchezza pari a 46.200 miliardi di dollari (più della metà del Pil mondiale)”.
“ Anche con la crisi, i super ricchi – prosegue la nota - continuano a non passare di moda. L'uguaglianza è un valore cui pochi, almeno a parole, sarebbero disposti a rinunciare. Eppure lo sappiamo, ci sono alcuni più uguali degli altri. E sono in aumento. I più uguali di tutti hanno ormai raggiunto il ragguardevole numero di 12 milioni di individui: all'incirca, ironia della sorte, la popolazione della Grecia, lo 0,15% della popolazione del mondo.
Ciascuno dei quali ha una disponibilità liquida di almeno 5 milioni di dollari. Non pensi che la "politica", quella vera, non quella della gestione del potere, debba tornare ad avere la regolamentare e gestire la finanza?
Dipende da ognuno di noi.
Diritti per tutti significa principalmente creare una società all'interno della quale tutti possano viverci con dignità, partendo dai diritti essenziali: scuola, salute, lavoro, integrazione, relazione ecc...”.
Ciascuno dei quali ha una disponibilità liquida di almeno 5 milioni di dollari. Non pensi che la "politica", quella vera, non quella della gestione del potere, debba tornare ad avere la regolamentare e gestire la finanza?
Dipende da ognuno di noi.
Diritti per tutti significa principalmente creare una società all'interno della quale tutti possano viverci con dignità, partendo dai diritti essenziali: scuola, salute, lavoro, integrazione, relazione ecc...”.
Da un punto di vista organizzativo grazie alla collaborazione offerta dai due Comuni della Piana sarà organizzato anche un servizio di bus navetta da Quarrata ad Agliana (per portare i manifestanti direttamente alla partenza della marcia) e che garantità al termine della manifestazione ai partecipanti di essere riaccompagnati ad Agliana.
Presso il Palazzetto dello Sport di Quarrata chi è provvisto di sacco a pelo potrà trascorrere la notte.
Per informazioni: Tel. 0573-750539; 339-5910178
Per informazioni: Tel. 0573-750539; 339-5910178
Andrea Balli
4 commenti:
Che si pagano con i soldi della TARES tutti questi invitati.Enrico
POSSO ANCH IO CHIEDERE I MIEI DIRITTI? oppure mi devo trasferire all estero? é una vita che lavoro e che pago tasse su tasse LA MARCIA SUI DIRITTI? facciamo la marcia sui DOVERI .devono pagare TUTTI!!!!!!!!!!!!gli italiani non sono più in condizione di fare assistenzialismo a nessuno!!!!!!!!il nostro governo ci ha derubato anche l impossibile!!!!!! e questo non è RAZZISMO ma é semplicemente........MISERIA ECCO COME CI HA RIDOTTO il GOVERNO!!!!!!!!!!!!!!
Rita Fantechi (da Facebook)
Rispondo a Rita queste organizzazioni SETACOLO le organizzano i nostri comuni per farsi propaganda a spese nostre, in questo caso non è il governo centrale.Maurizio44
la giustizia e i doveri devono essere uguali per tutti
Luciano Bencini (da Facebook)
Posta un commento