mercoledì 4 settembre 2013

Consensi ma anche critiche per i Fuochi d'artificio a Quarrata: belli da vedere ma cattivi da respirare.


QUARRATA_ Lo spettacolo pirotecnico allo stadio comunale "Filippo Raciti" di via Boschetti e Campano ma visibile da ogni parte della piana ed oltre ha chiuso ieri sera poco dopo la mezzanotte i festeggiamenti del martedì della Fiera. Ed è stato come il solito uno spettacolo suggestivo – comunque uno la pensi sulla sua utilità – fatto di colori, giochi di luce, suoni ed emozioni forti.
Lo spettacolo è durato circa mezz’ora ed ha portato allo stadio ma anche nelle zone più alte (alla Magia in particolare, lungo via Asiago, sulla collina adiacente all'asilo Bargellini, ecc..)  moltissime persone.. In tanti utilizzando i social network più diffusi si sono complimentati con il Comune, in primis con il sindaco Marco Mazzanti che ha ripristinato questa tradizione pur attirandosi critiche. Molti cittadini riferendosi al momento di particolare crisi attraversato dalla città hanno criticato la scelta di spendere denaro per la magica pioggia luccicante, per lo spettacolo multicolore.
Tra i tanti commenti pubblicati in risposta a chi ha accusato il Comune di avere speso soldi dei contribuenti quello di Marta Gradi su Facebook ci è sembrato riassumere un po’ il sentire comune.
Nonostante forse in tanti ieri sera assistendo allo spettacolo pirotecnico hanno pensato che la crisi non ci sia e che i soldi vanno spesi in altre cose più necessarie “nei momenti di crisi - scrive - le persone hanno bisogno di sentirsi unite, di sentirsi parte di un qualcosa per cui è giusto darsi da fare … ed un giorno di festa patronale, con tutti i suoi eventi ed un finale pirotecnico può talvolta ridare la carica..”.

Invece di lamentarsi per ciò che manca- ha aggiunto Marta Gradiproviamo a proporre soluzioni, rendiamo bella la nostra città senza aspettare che tutto venga dall’alto.. Basta sentirsi parte di qualcosa che merita. E per me Quarrata merita perché è la mia città e sono felice di averla festeggiata ieri sera”.
 Mentre ieri sera il cielo si illuminava di splendide luci nessuno ha però pensato alle ricadute dannose per la salute.
E’ di questo tono il messaggio inviato al sindaco Marco Mazzanti da Daniele Manetti di Legambiente. “Il sindaco di Quarrata e l’assessore all’ambiente cosa ne pensano dei nostri fuochi sparati il 3 settembre a Quarrata e degli articoli riportati da Focus.it e dal Corriere della Sera per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria da polveri sottili nella nostra Piana? Le polveri metalliche con botti e fuochi d’artificio , secondo quanto riportato, provocano un vertiginoso aumento delle polveri PM 10 in atmosfera”.
Si tratterebbe in effetti di “Ricadute” nel vero senso del termine: tutte le particelle metalliche contenute nel fumo emesso dai fuochi d’artificio, o risultato delle esplosioni che si verificano durante il lancio e l’esplosione dell’oggetto pirotecnico - emerge dalla lettura dei due articoli - raggiungono pian piano il terreno e vengono inalate dalle persone che, con il naso all’insù, assistono estasiate alla magica pioggia luccicante. Più lo spettacolo pirotecnico è multicolore e abbondante di effetti speciali, maggiore sarà la presenza di additivi alla polvere da sparo che si disperderanno nell’atmosfera sotto forma di microscopiche particelle metalliche in grado di raggiungere gli alveoli polmonari. È sufficiente un breve elenco delle sostanze che si riversano nell’aria dopo una ventina di minuti di fuochi d’artificio per capire il reale rischio per l’apparato respiratorio, in particolare di quelle persone che soffrono di malattie come l’asma: stronzio (86 volte più della media accettabile), potassio (26), bario (11), ossido di carbonio (9), piombo (7), rame (5), zinco (4), solo per citare i più importanti.
Recenti studi hanno portato alla luce il mix di sostanze che compongono questi tradizionali esplosivi: tra i metalli usati come propellenti e coloranti troviamo polveri di stronzio (rosso) bario (verde), rame (blu), alluminio e titanio (argento) e ferro (oro).
Una ricerca effettuata a Girona (in Spagna) dopo una festa popolare ha evidenziato come questi veleni rimangano nell'aria a lungo. Due ore di fuochi d'artificio sono sufficienti per far persistere le polveri in atmosfera per quattro giorni.
 
Andrea Balli

1 commento:

Anonimo ha detto...

MOLTO PERICOLOSO ED INSOPPORTABILE E' LO STRONZIO...

IL MANETTI HA SEMPRE RAGIONE....